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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (20 dicembre 2025)
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  • Il Papa durante un'udienza

    Angelus, Papa dopo attacco a Istanbul: Dio converta violenti. Testo

    All’Angelus Papa Francesco ha lanciato un appello dopo "l’efferato attacco terroristico" compiuto ieri sera all’aeroporto di Istanbul, causando almeno 36 morti e oltre 140 feriti. Il Papa ha esortato a pregare per le vittime e per il popolo turco: “Il Signore - ha detto - converta i cuori dei violenti e sostenga i nostri passi sulla via della pace”. Di seguito pubblichiamo il testo dell’Angelus:

    Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Celebriamo oggi la festa dei santi Apostoli Pietro e Paolo, lodando Dio per la loro predicazione e la loro testimonianza. Sulla fede di questi due Apostoli si fonda la Chiesa di Roma, che da sempre li venera come patroni. Tuttavia, è l’intera Chiesa universale che guarda ad essi con ammirazione, considerandoli due colonne e due grandi luci che brillano non solo nel cielo di Roma, ma nel cuore dei credenti di Oriente e di Occidente.

    Nel racconto della missione degli Apostoli, il Vangelo ci dice che Gesù li inviò a due a due (cfr Mt 10,1; Lc 10,1). In un certo senso anche Pietro e Paolo, dalla Terra Santa, furono mandati fino a Roma per predicare il Vangelo. Erano due uomini molto diversi l’uno dall’altro: Pietro un “umile pescatore”, Paolo “maestro e dottore”, come recita la liturgia odierna. Ma se qui a Roma conosciamo Gesù, e se la fede cristiana è parte viva e fondamentale del patrimonio spirituale e della cultura di questo territorio, lo si deve al coraggio apostolico di questi due figli del Vicino Oriente. Essi, per amore di Cristo, lasciarono la loro patria e, incuranti delle difficoltà del lungo viaggio e dei rischi e delle diffidenze che avrebbero incontrato, approdarono a Roma. Qui si fecero annunciatori e testimoni del Vangelo tra la gente, e suggellarono col martirio la loro missione di fede e di carità.

    Pietro e Paolo oggi ritornano idealmente tra di noi, ripercorrono le strade di questa Città, bussano alla porta delle nostre case, ma soprattutto dei nostri cuori. Vogliono portare ancora una volta Gesù, il suo amore misericordioso, la sua consolazione, la sua pace. Ne abbiamo tanto bisogno di questo. Accogliamo il loro messaggio! Facciamo tesoro della loro testimonianza! La fede schietta e salda di Pietro, il cuore grande e universale di Paolo ci aiuteranno ad essere cristiani gioiosi, fedeli al Vangelo e aperti all’incontro con tutti.

    Durante la Santa Messa nella Basilica di San Pietro, stamani ho benedetto i Palli degli Arcivescovi Metropoliti nominati in quest’ultimo anno, provenienti da diversi Paesi. Rinnovo il mio saluto e il mio augurio a loro, ai familiari e a quanti li hanno accompagnati in questo pellegrinaggio; e li incoraggio a proseguire con gioia la loro missione al servizio del Vangelo, in comunione con tutta la Chiesa e specialmente con la Sede di Pietro, come esprime proprio il segno del Pallio.

    Nella stessa celebrazione ho accolto con gioia e affetto i Membri della Delegazione venuta a Roma a nome del Patriarca Ecumenico, il carissimo fratello Bartolomeo. Anche questa presenza è segno dei fraterni legami esistenti tra le nostre Chiese. Preghiamo perché si rafforzino sempre più i vincoli di comunione e la comune testimonianza.

    Alla Vergine Maria, Salus Populi Romani, affidiamo oggi il mondo intero, e in particolare questa città di Roma, perché possa trovare sempre nei valori spirituali e morali di cui è ricca il fondamento della sua vita sociale e della sua missione in Italia, in Europa e nel mondo.

    DOPO ANGELUS

    Cari fratelli e sorelle, ieri sera, a Istanbul, è stato compiuto un efferato attacco terroristico, che ha ucciso e ferito molte persone. Preghiamo per le vittime, per i familiari e per il caro popolo turco. Il Signore converta i cuori dei violenti e sostenga i nostri passi sulla via della pace. Preghiamo tutti in silenzio. (Dopo un momento di silenzio il Papa e i fedeli recitano l’Ave o Maria).

    Si è da poco conclusa, a Roma, la Conferenza Internazionale sugli investimenti responsabili a impatto sociale, intitolata: “Fare dell’Anno della Misericordia un anno di impatto per i poveri”. Possano gli investimenti privati, unitamente a quelli pubblici, favorire il superamento della povertà di tante persone emarginate.

    Rivolgo un cordiale saluto a tutti voi, famiglie, gruppi parrocchiali, associazioni e singoli fedeli provenienti dall’Italia e da tante parti del mondo, specialmente dalla Spagna, dall’Ucraina e dalla Cina. Saluto gli studenti delle scuole cattoliche di Londra e degli Stati Uniti d’America, e le Suore dell’USMI della Lombardia.

    Il mio saluto oggi va soprattutto ai fedeli di Roma, nella festa dei santi Pietro e Paolo, Patroni della Città! Per tale ricorrenza la “Pro Loco” di Roma ha promosso la tradizionale Infiorata, realizzata da diversi artisti e dai volontari del Servizio Civile. Grazie per questa iniziativa e per le belle rappresentazioni floreali! E desidero ricordare anche lo spettacolo pirotecnico che avrà luogo stasera a Piazza del Popolo, il cui ricavato andrà a sostegno di opere di carità in Terra Santa e nei Paesi del Medio Oriente.

    A tutti voi auguro una buona festa, la festa dei Patroni di Roma. E per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!

    (Da Radio Vaticana)

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