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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (12 dicembre 2025)
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  • L'arcivescovo Pizzaballa

    Bimbi ostaggio di Hamas, il patriarca Pizzaballa pronto ad offrirsi in cambio

    Il Patriarca latino di Gerusalemme, cardinale Pizzaballa si dice pronto a offrirsi come eventuale scambio per liberare i bambini ostaggi di Hamas da oltre una settimana: lo ha detto il porporato in una intervista online con un gruppo di giornalisti per aggiornare sulla situazione con la guerra che imperversa e con il timore di una estensione del conflitto con l'eventuale invasione della Striscia di Gaza. «Se sono pronto ad uno scambio? Qualsiasi cosa, se anche questo può portare alla libertà e riportare a casa quei bambini nessun problema. Da parte mia disponibilità assoluta», ha detto il cardinale Pizzaballa davanti alla domanda sulla possibilità di offrirsi per uno scambio atto a liberare i bambini ostaggio di Hamas.

    Parlando delle forti preoccupazioni per il destino della popolazione in Terra Santa – tanto palestinesi quanto israeliani – Pizzaballa sottolinea come i principali timori siano sostanzialmente due: «il primo è, in seguito all’operazione di terra, non so come si chiami, la crisi umanitaria molto più grave che si creerà. Questo è il primo timore, perché senz’altro ci saranno tantissime vittime». L’altro timore invece è che la guerra in Israele diventi un completo conflitto regionale, che comprenda non solo Gaza o la West Bank ma anche il Libano: «poi il mondo islamico si potrebbe accendere, tutti i paesi arabi: non so, è molto difficile prevedere gli sviluppi, ma il timore di un’espansione regionale sono reali, e non lo dico soltanto io».

    Sulla possibile mediazione del Vaticano, il Patriarca ha confermato l’impulso dato da Papa Francesco e dalla diplomazia della Santa Sede già negli scorsi giorni: «abbiamo dato la disponibilità almeno per cercare di far ritornare gli ostaggi, almeno una parte di loro, questo si sta cercando. E’ molto difficile perché per una mediazione bisogna avere degli interlocutori. E in questo momento con Hamas non si riesce a parlare».

    red/agenzie

    Intanto il 17 ottobre si prega in tutte le chiese del mondo per la pace, dopo l'appello lanciato in tal senso dallo stesso Pizzaballa e ripreso dal Papa. leggi anche: iniziative di preghiera in Ticino per la pace

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