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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (13 dicembre 2025)
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  • Phylis Kamau with her son Simon Kamau in their farm in Ol moron

    Campagna ecumenica 2023: sconfiggere la fame grazie all'agroecologia

    di Federica Mauri*

    Se abbiamo fame, basta aprire il frigorifero di casa, acquistare ciò che desideriamo, o andare al ristorante e questo stimolo sarà ben presto soddisfatto. Ma non è così per tutti.

    Ad oggi, secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) sono 828 milioni le persone sul nostro pianeta che patiscono la fame. Siccità e inondazioni, conflitti armati, crisi economiche e pandemie, mettono a dura prova milioni di donne, uomini e bambini, minacciandone la sopravvivenza stessa.

    La persistente siccità nel Corno d’Africa, dove da anni non piove, e le alluvioni che nel 2022 hanno devastato il Pakistan sono solo due esempi di eventi meteorologici estremi che a seguito del riscaldamento globale non fanno che intensificarsi. I cambiamenti climatici influiscono sulla produzione alimentare perché riducono i raccolti, facendo aumentare i prezzi dei generi alimentari. Ciò si ripercuote sia sui consumatori, sia sulle famiglie contadine che vivono di ciò che coltivano.

    Come garantire quindi che tutti abbiano cibo sano e a sufficienza, prodotto in modo sostenibile? La risposta arriva dall’agroecologia.

    Si tratta di un concetto olistico che tiene conto di quattro dimensioni: sociale, ecologica, politica ed economica. Questo tipo di approccio considera il sistema alimentare nel suo insieme e integra tutti i processi che dal campo portano il cibo nel nostro piatto.

    Risposte locali a problemi globali
    Nell’agroecologia la dimensione ecologica è molto importante. Si tratta di creare terreni fertili, prevenire l’erosione e promuovere la biodiversità. Invece di dannosi pesticidi e fertilizzanti, si ricorre a prodotti naturali. Anche l’uso dell’acqua avviene in modo parsimonioso.
    A livello sociale, si privilegiano le famiglie contadine. La loro conoscenza delle sementi, dei metodi di coltivazione e delle tradizioni locali viene preservata e tramandata. Le donne inoltre svolgono un ruolo centrale nell’agricoltura e nell’alimentazione, poiché sono soprattutto loro ad occuparsi del lavoro nei campi, della cura e della moltiplicazione delle sementi, della preparazione dei pasti e della vendita delle eccedenze del raccolto al mercato. Rafforzando la loro posizione nella società, si rafforza l’intera comunità.
    La dimensione politica comprende nuove condizioni per un'agricoltura e un'alimentazione adattate al clima, regionali e stagionali. La codecisione e la partecipazione politica delle contadine e dei contadini permettono di rivendicare concretamente la sovranità alimentare, il diritto al cibo e l’accesso a risorse come terra, sementi e acqua.
    Dal punto di vista economico, il concetto di agroecologia è utile a tutti perché concentrandosi sulla produzione di alimenti regionali e di stagione per il mercato locale, si rafforza anche l’economia locale.
    Da anni Azione Quaresimale promuove con successo l’agroecologia nei suoi progetti di cooperazione allo sviluppo nei Paesi del Sud globale. Le persone apprendono ad esempio a proteggere il suolo dall’erosione, così è in grado di immagazzinare meglio l’acqua piovana e diventa più fertile. In Kenya, ad esempio, per far fronte alla crescente siccità e produrre cibo a sufficienza, si ricorre alle food forest, foreste commestibili che integrano la coltivazione su più livelli. Alberi da frutto come manghi e frutti della passione convivono accanto a svariati ortaggi quali verze, zucche, patate dolci e manioca, in perfetta armonia e sostenendosi a vicenda, chi offrendo ombra, chi trattenendo l’umidità o chi proteggendo dai parassiti.

    In Ticino
    Un modello facilmente applicabile anche alle nostre latitudini, come dimostra l’esperienza in atto alle scuole elementari di San Nazzaro, dove è nato un giardino commestibile grazie all’iniziativa di alcuni docenti. Dapprima, con l’intervento dell’associazione «Ortoascuola», è nato un orto scolastico che ha prodotto diversi tipi di insalate e verdure invernali per la soddisfazione di tutti i bambini e insegnanti. In seguito l’approccio si è ampliato. Grazie alla consulenza di Stephanie Rauer, esperta di permacultura, fra pochi giorni prenderà avvio la seconda parte del progetto, con la messa a dimora di alcune piante da frutta. Alberi, rampicanti, cespugli, erbe aromatiche e ortaggi daranno vita a una mini food forest.

    Tema, materiali, incontri
    La Campagna 2023 con esempi e riflessioni presenta un’agricoltura etica, solidale, ecostostenibile chiedendo un impegno concreto anche alla Svizzera. Purtroppo infatti la promessa dell’agroindustria di sfamare il mondo contribuisce soltanto a poco meno di un terzo del cibo mondiale, ma ha bisogno di tre quarti della terra agricola disponibile. L’industrializzazione dell’agricoltura ha raddoppiato le emissioni di gas serra in questo settore dal 1990. Amare e custodire il creato significa promuovere forme come l’agroecologia. Su vedere-e-agire.ch i materiali per la campagna ecumenica. Un incontro è previsto il 4 marzo a Mendrisio, Presenza Sud dalle 9 alle 13.

    *Azione Quaresimale

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