Consenso Cookie

Questo sito utilizza servizi di terze parti che richiedono il tuo consenso. Scopri di più

Vai al contenuto
Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (13 dicembre 2025)
Advertisement
  • Per la maggior parte degli inquilini, l’abbassamento del tasso ipotecario di riferimento non porta un sollievo tangibile.

    Caritas Svizzera: "Molte famiglie continuano a lottare con i costi elevati degli alloggi"

    La Confederazione ha annunciato oggi, 3 marzo, la riduzione del tasso di riferimento. I costi per l’alloggio restano tuttavia la causa principale per cui le persone si trovano in difficoltà finanziarie o addirittura in povertà. “I problemi relativi all’alloggio sono sempre più al centro dell’attenzione nei nostro consultori sociali”, rivela Caritas Svizzera in un comunicato stampa.

    Chi cerca un nuovo appartamento, deve fare i conti con costi elevati anche in futuro. L’abbassamento del tasso ipotecario di riferimento non ha infatti nessun influsso sui canoni di affitto di mercato. Per i contratti di locazione esistenti, in alcuni casi si ha diritto a una riduzione del canone pari al 3 per cento. La Banca cantonale di Zurigo stima che a beneficiarne sarà però soltanto un terzo degli inquilini e in molti dovranno lottare per ottenerla. Se si considera, inoltre, che il tasso di riferimento nel 2023 è aumentato, in due fasi, dello 0,5 per cento in totale, è evidente che la riduzione odierna di un quarto di punto percentuale non è affatto sufficiente per allentare la tensione sul mercato degli alloggi, come afferma Aline Masé, responsabile Servizio politica sociale di Caritas Svizzera.

     La situazione nei consultori sociali di Caritas Svizzera conferma che la crisi degli alloggi crea sempre più emergenze esistenziali alle persone con un budget limitato. «I problemi legati all’alloggio sono da molto tempo la preoccupazione numero uno dei soggetti indigenti», continua Masé. In alcune regioni, Caritas Svizzera registra un ulteriore aumento delle richieste relative a questo tema.

    In particolare, hanno bisogno di aiuto le persone che hanno ricevuto una disdetta a causa di una ristrutturazione o coloro che devono cercare un nuovo appartamento in seguito all’aumento della pigione. Gli alloggi a prezzi contenuti sono estremamente pochi. Masé: «Per le famiglie nella fascia di reddito basso spesso l’unica possibilità sono abitazioni troppo piccole, umide e danneggiate dalla muffa o rumorose, situate in luoghi periferici.» Alcuni non trovano nulla, restano senza casa e devono cercare rifugio da parenti o amici.

    Durante i colloqui nei consultori Caritas Svizzera emerge anche che gli individui con un budget ristretto molto spesso vivono in appartamenti troppo cari e, di conseguenza, sono costretti a limitare le spese in altri ambiti, per esempio risparmiando sull’alimentazione, sull’abbigliamento o sui costi della salute. Allo stesso tempo, queste famiglie nel 2025 devono affrontare il terzo forte aumento consecutivo dei premi della cassa malati. «Devono decidere quali fatture pagare e quali pagamenti rimandare», conclude Masé. «Alcuni si indebitano per pagare l’affitto.»

    Caritas Svizzera ritiene che sia necessario concedere, rapidamente e in modo non burocratico, la riduzione della pigione in seguito alla diminuzione del tasso di riferimento. In più, urge un sostegno mirato e immediato, sotto forma di sussidi per l’affitto, per tutti coloro che non ne trarranno nessun giovamento e continueranno a soffrire a causa dei costi dell’alloggio. Per far fronte all’emergenza degli affitti sul lungo termine, i Cantoni e i Comuni devono tuttavia investire tempestivamente anche in spazi abitativi convenienti e in una densificazione socialmente sostenibile.

    red

    News correlate

    Caritas svizzera chiede maggior impegno alla lotta alla povertà globale

    L'organizzazione umanitaria cattolica in un comunicato richiama impegno e valori fondamentali in vista del secondo Vertice mondiale per lo sviluppo sociale dell'ONU in programma dal 4 al 6 novembre 2025 in Qatar. Il direttore Peter Lack sarà a Doha. La sua testimonianza raccolta prima di partire.

    Caritas Svizzera: "La nuova impennata dei premi è uno shock per le famiglie povere"

    La presa si posizione dell'associazione che sostiene persone e famiglie in difficoltà sul prospettato nuovo aumento dei premi di cassa malati. Nel 2026 gli assicurati potrebbero pagare oltre il 25 per cento in più per la cassa malati rispetto al 2022.

    Caritas Svizzera pronta a rafforzare gli aiuti in vista di una possibile tregua

    La situazione umanitaria nella Striscia di Gaza è sempre più disastrosa. Urge un cessato il fuoco e la revoca del blocco degli aiuti umanitari. Nel frattempo, le organizzazioni partner di Caritas Svizzera comunicano di adattare i loro progetti di aiuto alle circostanze attuali.

    Blatten non è sola: CRS e Caritas Svizzera al fianco delle vittime della frana

    Dopo la devastante frana nella Lötschental, la solidarietà non si ferma. CRS e Caritas Svizzera hanno raccolto 3,8 milioni per sostenere gli abitanti di Blatten. Dopo i primi aiuti, si prepara ora un piano per coprire le esigenze più urgenti e prevenire nuove situazioni di povertà.

    L'iniziativa per multinazionali responsabili è stata depositata a Berna

    Depositata a Berna con 287’164 firme, la nuova iniziativa per multinazionali responsabili mira a regole vincolanti per i diritti umani e ambientali. Ispirata alla normativa UE, chiede controlli e possibilità di ricorso legale in Svizzera per le vittime.

    Caritas svizzera alla ricerca di volontari per i contadini di montagna

    La vita dei contadini di montagna è dura. Da oltre 40 anni Caritas Impegno Alpestre interviene, inviando volontarie e volontari pronti a offrire il proprio sostegno per almeno una settimana in diverse attività quotidiane. Anche per la prossima estate viene lanciato un appello.

    News più lette