Consenso Cookie

Questo sito utilizza servizi di terze parti che richiedono il tuo consenso. Scopri di più

Vai al contenuto
Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (13 dicembre 2025)
Advertisement
  • Continua al Centro S. Giuseppe a Lugano la formazione Missio e Cmsi sul volontariato

    Da quasi 30 anni la Conferenza missionaria della Svizzera italiana (CMSI) organizza campi di volontariato, durante il periodo estivo, inizialmente oltre oceano e da qualche anno anche più vicino a noi, in Italia. Nell’ambito dell’ottobre missionario straordinario, indetto l’anno scorso da Papa Francesco, con il motto «battezzati e inviati», è nata in seno alla Conferenza missionaria della Svizzera italiana e a Missio l’idea di un corso di formazione che oggi, sabato 1. febbraio, giunge al terzo incontro. I momenti formativi si svolgono al Centro S. Giuseppe di Lugano dalle 14 alle 16. «Tutti i battezzati – afferma Mauro Clerici, presidente CMSI – sono per natura inviati. Ma inviati non significa che si deve prendere la valigia e andare in terre lontane. La missione è anche qui, o forse soprattutto qui, nel nostro territorio. Vuol dire mettersi in cammino con chi vive delle fragilità, donando un po’ del nostro tempo. C’è un mondo, a volte nascosto, di povertà e di solitudine non lontano da casa nostra». Il corso è aperto a tutti. Attraverso testimonianze e riflessioni gli organizzatori desiderano porre l’accento sul senso del volontariato e su cosa una persona che desidera aiutare può aspettarsi incontrando le situazioni più diverse di disagio. «E’ bello che uno metta a disposizione competenze e capacità – prosegue Clerici – ma altrettanto importante è capire i contesti culturali che possono essere profondamente diversi rispetto alle nostre abitudini. Altrimenti si rischia di commettere errori, anche gravi, seppur in buona fede». Il corso desidera dare risposte concrete anche a chi vuole mettersi maggiormente in gioco, magari partendo per un periodo più lungo, di un anno o più. «Ma è fondamentale comprendere – afferma Clerici – che partire in missione non risolve eventuali problemi personali. Non si può scappare da una realtà con la speranza che il luogo lontano aiuti a risolvere le nostre fragilità. E’ necessaria una solidità interiore per affrontare contesti contraddistinti da degrado e miseria ». Durante l’incontro di oggi pomeriggio porterà la sua testimonianza una mamma ticinese che ha svolto un periodo di servizio, con le suore combo niane, a Betania, piccola città araba nella zona est di Gerusalemme. La conoscenza dell’altro è il primo passo per accogliere chi è in difficoltà. «Ci darà molti spunti di riflessione – conclude Clerici – utili in ogni contesto di missione in patria e all’estero». Il momento di formazione prevede anche una panoramica sui possibili servizi di volontariato in Ticino, nella vicina Italia e in altri continenti. L’appuntamento successivo sarà per sabato 14 marzo. L’incontro si svolgerà a Milano presso il Pontificio istituto missioni estere (PIME), occasione per visitare il loro museo, per conoscere le storie di tanti sacerdoti e laici che hanno dedicato la loro vita ad aiutare i più bisognosi.

    Federico Anzini

    News correlate

    Ponti di Speranza fra il Ticino e le Filippine

    L'esperienza della famiglia Moggi e dell'associazione nata dalla loro esperienza, che sarà presente alla "Fiera della speranza" sabato 4 ottobre a Sant'Antonino.

    Bellinzona e Viganello: raccolta urgente di materiale per l'Ucraina

    L'iniziativa delle associazioni “Giardino dei bambini”-”Gruppo missionario San Michele” e della “Jv rescue”. Il materiale raccolto partirà il 6 ottobre grazie ad alcuni volontari.

    L’esperienza di Misia Cavalli con il «Gruppo Lavoro Africa» di Anita Poncini

    La giovane 23enne di Tegna racconta il suo sosggiorno a Sembé, nel cuore della foresta africana, in aiuto della popolazione locale.

    "Pellegrini di Speranza": a Camperio la colonia che insegna a vivere davvero

    Dal 27 luglio all’8 agosto, la colonia “Piccolo Principe” ha animato Camperio con giochi, laboratori e catechesi ispirate al tema giubilare “Pellegrini di Speranza”. Un cammino educativo che insegna ai più piccoli a non “vivacchiare” ma a vivere pienamente, ancorati alla speranza che è Cristo.

    Volontari ticinesi accanto a chi soffre: un ritiro a Re (Piemonte) per ripartire

    Ritiro spirituale ad inizio estate per l'Associazione Silenziosi Operai della Croce e per i volontari della sofferenza, realtà che stanno accanto a chi soffre seguendo nella Svizzera italiana il carisma del beato Luigi Novarese. Testimonianza e informazioni su questa opera.

    «Toc toc»: è tempo di Grest, porte aperte a grandi avventure

    In Ticino l’estate si apre con i Grest parrocchiali: 2000 bambini coinvolti in attività educative ispirate al tema “Toc toc” e alle “Cronache di Narnia”. Cresce l’impegno degli animatori e dal 2026 arriverà un contributo cantonale del 30% grazie alla nuova legge sulle colonie.

    News più lette