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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (14 dicembre 2025)
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  • Il Segretario di Stato Vaticano, cardinale Parolin

    In programma un vertice on line sulla crisi siriana e irachena

    Domani, giovedì 10 dicembre, il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale promuove una riunione sulla crisi umanitaria siriana e irachena.

    L’incontro, al quale hanno dato la loro adesione una cinquantina di organismi di carità cattolici, rappresentanti degli episcopati locali e delle Istituzioni ecclesiali e Congregazioni religiose che operano in Siria, Iraq e nei Paesi limitrofi, oltre ai Nunzi apostolici dell’area, si terrà in modalità online.

    È prevista una introduzione del Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato. Seguirà una sessione dedicata alla situazione politico-diplomatica, con l’intervento dell’Arcivescovo Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati, e del Cardinale Mario Zenari, Nunzio apostolico in Siria. Seguiranno gli interventi del Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali e del Cardinale Peter K.A. Turkson, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. All’inizio della riunione verrà trasmesso un video-messaggio del Papa.

    Obiettivo dell’incontro, in continuità con il percorso intrapreso negli ultimi anni, è quello di proporsi come un momento di riflessione, di comunione fraterna e di coordinamento tra tutte le Istituzioni ecclesiali coinvolte nelle opere di carità e assistenza a favore delle popolazioni colpite in tutta la regione del Medio Oriente da questa crisi umanitaria, sulla quale più volte il Santo Padre ha richiamato l’attenzione dell’opinione pubblica; tracciare un bilancio del lavoro svolto finora dagli organismi caritativi cattolici nel contesto della crisi in Libano e della pandemia da COVID-19, condividendo le informazioni sulla situazione presente e le risposte della Chiesa; discutere le criticità emerse e individuare le priorità per il futuro; analizzare la situazione delle comunità cristiane residenti nei Paesi colpiti dalla guerra, promuovendo la sinergia tra gli organismi ecclesiali, e la chiesa locale. Una riflessione particolare sarà rivolta quest’anno al tema dello sviluppo integrale, nonché alle prospettive realistiche di un ritorno volontario di sfollati interni e rifugiati nelle comunità di origine.

    Aci Stampa/red

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