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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (9 dicembre 2025)
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  • Il papa incontra i partecipanti al Giubileo delle equipe sinodali

    Il Papa:"Donne nella Chiesa e nella società: superare pregiudizi e ostacoli culturali"

    In Aula Paolo VI, Leone XIV dialoga a braccio con i partecipanti al Giubileo delle équipe sinodali e degli organismi di partecipazione, tra i quali anche una trentina di svizzeri, rispondendo a sette domande dei delegati di tutti i continenti. Esalta la vocazione missionaria della Chiesa, che deve “ascoltare il grido della terra”, e adoperarsi perché i carismi di tutti e tutte siano rispettati. Ma anche essere “ponte tra culture e religioni” e costruire pace e comunione. Dall'Asia e dall'Africa, ricorda, abbiamo molto da imparare

    La Chiesa come «voce coraggiosa» contro la crisi globale

    Papa Leone XIV ha posto l'accento sulle urgenti sfide che il mondo deve affrontare. Ha sottolineato che la Chiesa non deve rimanere passiva, ma deve assumere un ruolo attivo nella società. Alla domanda sul ruolo crescente di realtà ecclesiali, come le conferenze episcopali continentali, ha risposto affermativamente. Si aspetta che questi gruppi continuino a crescere come espressione della comunione, al fine di far fruttare i doni ricevuti attraverso il processo sinodale.

    Dobbiamo tutti prendere sul serio l'appello di Papa Francesco ad ascoltare il grido della terra e a dare una risposta di fede a ciò che sta accadendo nel mondo.

    Il Papa ha sottolineato l'urgenza con un esempio concreto di un vescovo di una regione che, a causa dei cambiamenti climatici, potrebbe “scomparire in meno di 50 anni”. I partecipanti non si sono riuniti in Vaticano solo per riflettere su questioni teologiche, ma anche per rispondere alle “urla urgenti dei popoli” contro la povertà, l'ingiustizia e i cambiamenti climatici. La Chiesa deve assumere una posizione forte:

    La Chiesa deve essere una voce coraggiosa per rendere il mondo un posto migliore.

    La sinodalità come atteggiamento

    Il Papa ha affrontato apertamente le preoccupazioni dei sacerdoti e dei vescovi che temono che la sinodalità possa minare la loro autorità. Ha attribuito queste resistenze alla «paura e alla mancanza di conoscenza» e ha ribadito la necessità della formazione a tutti i livelli: nei seminari, nella formazione degli adulti per i laici e nella formazione continua.

    Spesso le resistenze derivano dalla paura e dalla mancanza di conoscenza.

    Ha esortato i fedeli a invitare i sacerdoti a partecipare ai processi. Soprattutto in Nord America, le strutture esistenti (come i consigli pastorali) offrono un grande potenziale per trasformarle in “esperienze più inclusive” al fine di promuovere la corresponsabilità, la responsabilità e la trasparenza.

    In una conversazione con un partecipante africano, il Papa ha sottolineato che il processo sinodale deve servire innanzitutto al compito primario della Chiesa: essere missionaria.

    Il processo sinodale, come Papa Francesco ci ha ricordato in numerose occasioni, dovrebbe aiutare la Chiesa a svolgere il suo ruolo principale nel mondo: essere missionaria.

    Ha chiarito che la sinodalità non è una struttura imposta: «[La sinodalità] non è una campagna. È un modo di essere Chiesa e un modo di essere missionari». Ha messo in guardia dal cercare di emulare o imporre modelli uniformi. La sinodalità inizia con l'atteggiamento dell'ascolto: ascoltare la Parola di Dio, ascoltarsi l'un l'altro e anche coloro che cercano al di fuori della Chiesa.

    Prendendo ad esempio il cammino sinodale latinoamericano, il Papa ha sottolineato che la vera ispirazione proviene dai fedeli impegnati, non dai processi burocratici.

    Personalmente, nella mia vita mi sono raramente sentito ispirato da un processo. Mi sento ispirato dalle persone che vivono con entusiasmo la loro fede.

    Segni di speranza ed ecumenismo in Medio Oriente

    In un particolare omaggio alle Chiese orientali, il Papa ha definito il Medio Oriente un luogo che ha urgente bisogno di segni di speranza. Ha sottolineato il dono della fede dei cristiani della diaspora che, nonostante la perdita di tutto, dimostrano «forza, perseveranza e coraggio».

    L'atteggiamento sinodale richiede qui anche il rispetto delle differenze tra la Chiesa latina e le Chiese orientali. Papa Leone XIV ha sottolineato che la sinodalità è un «cammino spirituale» caratterizzato dalla preghiera, dal perdono e dalla riconciliazione, al fine di creare unità in mezzo alla distruzione causata dall'odio e dalla guerra.

    Il giubileo è un invito alla conversione e alla riscoperta della spiritualità evangelica della comunità. La Chiesa deve vivere questa convinzione per invogliare altri al cammino comune.

    Il ruolo delle donne e le barriere culturali

    Riguardo al ruolo delle donne in una Chiesa sinodale, Papa Leone XIV ha condiviso due aneddoti personali, tra cui quello di sua madre, che si definiva “già migliore” degli uomini, e quello delle suore in Perù, che coraggiosamente assumono compiti missionari, compresi i battesimi e le testimonianze matrimoniali.

    Ha sottolineato che la sfida non risiede nella mancanza di opportunità, ma negli ostacoli culturali:

    Penso che il problema non sia la mancanza di opportunità, ma gli ostacoli culturali. E questo bisogna riconoscerlo.

    Il Papa ha esortato la Chiesa e la società a promuovere una cultura in cui siano rispettati i diritti di tutti e siano eliminate le discriminazioni, sia di genere che di rango sociale. Ha osservato che la forma di fede vissuta è spesso determinata più dalla cultura che dai valori evangelici e ha invitato alla conversione.

    Purtroppo, il modo in cui viviamo la fede è spesso determinato più dalla nostra cultura che dai nostri valori evangelici.

    Un lavoro immenso

    Il Papa ha espresso la sua gratitudine e le sue congratulazioni alla Chiesa in Asia, dove il cristianesimo – ad eccezione delle Filippine – rappresenta per lo più una minoranza. Ha lodato l'immenso lavoro svolto nonostante le difficoltà linguistiche, culturali e geografiche. Ha sottolineato che le Chiese asiatiche offrono un “senso del mistero e della comprensione del divino” che rappresenta un tesoro per tutta la Chiesa e può approfondire l'aspetto mistico e contemplativo della sinodalità.

    fonte: vaticannews / Mario Galgano, traduzione e adattamento catt.ch

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