Consenso Cookie

Questo sito utilizza servizi di terze parti che richiedono il tuo consenso. Scopri di più

Vai al contenuto
Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (14 dicembre 2025)
Advertisement
  • Udienza generale: Colombia, ha futuro un popolo che mostra i bambini con orgoglio

    “Con la mia visita ho voluto benedire lo sforzo” del popolo colombiano nel processo di riconciliazione per uscire da mezzo secolo di conflitto interno, che ha seminato ferite difficili da rimarginare. Stamani nella catechesi all’udienza generale, Papa Francesco spiega il significato del suo viaggio in Colombia appena concluso. Non a caso il motto era “Demos el primer paso”, “Facciamo il primo passo”. Un cammino ormai avviato con l’aiuto di Dio, sottolinea.

    Francesco ringrazia il presidente, le autorità, i vescovi e soprattutto il popolo della Colombia dicendosi colpito dalla gioia della gente pur tra tante sofferenze. Ma anche un viaggio per ricevere la testimonianza di questo popolo, “una ricchezza per tutta la Chiesa”, esclama. Un popolo della speranza, dunque, fotografato nell'immagine, molto cara al Papa,  dei papà e delle mamme che alzavano i bambini perché il Papa li benedicesse, “ma anche con orgoglio facevano vedere i propri bambini come a dire: ‘Questo è il nostro orgoglio! Questa è la nostra speranza’. Io ho pensato: un popolo capace di fare bambini e capace di farli vedere con orgoglio, come speranza: questo popolo ha futuro. E mi è piaciuto tanto”.

    La Colombia, prosegue, è un Paese dove sono fortissime le radici cristiane e se questo da un lato rende ancora più acuto il dolore per la tragedia, dall’altro costituisce “la garanzia per la pace”. Nonostante il Maligno “abbia voluto dividere il popolo”, è evidente che l’amore di Cristo è più forte della morte.

    E con la sua visita, Francesco ha voluto “portare la benedizione di Cristo” su quel desiderio di pace, che traspariva dagli occhi delle migliaia e migliaia di bambini e giovani, che hanno riempito la piazza di Bogotá, prima tappa del suo viaggio. Una forza della vita proclamata anche dall’esuberanza della natura. “La Colombia è il secondo Paese al mondo per la biodiversità”, evidenzia. Qui ha incontrato tutti i vescovi del Paese e il Comitato Direttivo della Conferenza episcopale latinoamericana.

    Il tema della riconciliazione, momento culminante della visita, è stato il grande protagonista nella tappa di Villavicencio. La mattina, la Messa per la beatificazione del vescovo Jesús Emilio Jaramillo Monsalve e del sacerdote Pedro María Ramírez Ramos. Sul sangue di questi martiri veri e propri, uccisi per la fede, e di tanti testimoni della giustizia, si fonda la pace, ricorda. Per il Papa, “ascoltare le loro biografie è stato commovente fino alle lacrime”, lacrime di dolore e gioia insieme. E davanti alle loro reliquie, il popolo di Dio ha sentito forte la propria identità, “con dolore” - sottolinea - per le “tante, troppe vittime, e con gioia, per la misericordia di Dio”.

    “Misericordia e verità s’incontreranno”: il versetto del Salmo proclamato all’udienza contiene la profezia di quello che è avvenuto dopo, sempre a Villavicencio, cioè il grande incontro per la Riconciliazione nazionale, al quale hanno partecipato vittime della violenza di una guerra decennale, militari e agenti di polizia, ma pure ex guerriglieri delle Farc. “Parole profetiche”, dunque, incarnate nelle storie di tanti testimoni “che hanno parlato a nome di tanti e tanti, che a partire dalle loro ferite, con la grazia di Cristo” si sono aperti al perdono e alla riconciliazione.

    La vita cristiana come discepolato, cioè vocazione e missione, ha scandito, il giorno dopo, la tappa di Medellín: quando i cristiani diventano “sale, luce e lievito”, infatti, i frutti sono abbondanti come gli Hogares, le Case dove i bambini feriti dalla vita possono trovare una nuova famiglia e sono amati, come lui ha visto visitando l’Hogar de San José di Medellín. Altri frutti sono le vocazioni incoraggiate nell’indimenticabile incontro con i consacrati.

    Infine, Cartagena, la città di san Pietro Claver, l’apostolo degli schiavi neri che qui furono deportati. Il focus è stata la “promozione della persona umana e dei suoi diritti fondamentali”. San Pietro Claver e Santa Maria Bernarda Bütler hanno mostrato, appunto, “la via della vera rivoluzione, quella evangelica, non ideologica, che libera veramente le persone e le società dalle schiavitù di ieri e, purtroppo, anche di oggi”. In questo senso, “fare il primo passo” – il motto del viaggio -  significa toccare la carne del fratello ferito, con “il Signore divenuto schiavo per noi”. Ciascun colombiano possa fare il primo passo ogni giorno, con l’aiuto di Nostra Signora di Chiquinquirá, per costruire la pace. Questo l’auspicio di un viaggio in continuità con i due Papi che hanno visitato prima di lui la Colombia, il beato Paolo VI e San Giovanni Paolo II.

    Debora Donnini - RadioVaticana

    News correlate

    COMMENTO

    Leone XIV: catechesi che parlano al cuore

    A due mesi dall'elezione uno sguardo agli interventi maggiormente "popolari" del Papa: le catechesi alle udienze generali del mercoledì, appuntamenti che in questi giorni sono in pausa estiva. Alcune osservazioni da una nostra condivisione di frammenti di questi testi in chat.

    COMMENTO

    Impressioni dalla Colombia: concretizzare il sogno di uno sviluppo umano in armonia con l’ambiente

    La seconda puntata del resoconto del viaggio di Daria Lepori in Colombia, alla scoperta delle ONG partner di progetto di Azione Quaresimale.

    Francesco all'udienza: "La pace va cercata sempre e comunque"

    "È dedicata alla settima beatitudine, quella degli “operatori di pace”, che vengono proclamati figli di Dio" l'udienza generale di mercoledì 15 aprile, svoltasi nella Biblioteca del Palazzo Apostolico Vaticano.

    I delegati della Rete mondiale di preghiera ricevuti dal Papa

    “Possiamo fare tante cose ma senza preghiera la cosa non va”. La preghiera è, infatti, il cuore della missione della Chiesa. Lo ricorda stamani Papa Francesco alle circa 6mila persone festanti riunite, fin dalla prima mattina, in Aula Paolo VI, che incoraggia a proseguire nella loro strada. Appartengono a 52 delegazioni dei cinque continenti della Rete Mondiale di Preghiera del Papa, giunti a Roma per celebrare il 175.mo anniversario della nascita e il 10.mo della rifondazione, approvata nel 2014 da Papa Francesco.

    Il Papa: "In Romania l'unità dei cristiani è firmata col sangue"

    L’incontro con il patriarca Daniel, le tre celebrazioni eucaristiche, la visita alla comunità rom a Blaj: ecco il sintesi i tre giorni di Papa Francesco in Romania. Di questo recente viaggio è tornato a parlare durante 'udienza generale. Si è soffermato, inoltre, sui sette martiri greco cattolici beatificati a Blaj.

    no_image

    Denis Mukwege, Premio Nobel per la Pace, oggi all'udienza generale

    Presente in Piazza san Pietro oggi tra i fedeli, il Nobel per la Pace 2018, Denis Mukwege, medico e attivista congolese che, a fine udienza, Papa Francesco ha salutato al “baciamano”. Si impegna in difesa delle donne che nella Repubblica Democratica del Congo sono vittime di stupro.

    News più lette