Consenso Cookie

Questo sito utilizza servizi di terze parti che richiedono il tuo consenso. Scopri di più

Vai al contenuto
Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (13 dicembre 2025)
Advertisement
  • In 280 al Forum di Caritas Svizzera (foto Nique Nager)

    A Berna oltre 280 esperti per il forum di Caritas Svizzera sulla disuguaglianza sociale

    In occasione del forum di Caritas conclusosi in queste ore a Berna, circa 280 esperti hanno discusso delle varie forme di disuguaglianza e delle loro interazioni con la povertà. Fattori correnti come la crisi climatica, l’utilizzo incontrollato degli algoritmi, i problemi strutturali e le lacune a livello formativo rafforzano o consolidano ulteriormente l’esclusione e la discriminazione delle persone indigenti. Durante l’evento sono state analizzate le diverse problematiche e presentate delle soluzioni.

    La disuguaglianza sociale sta crescendo in tutto il mondo come anche in Svizzera. Un fenomeno alimentato dal forte aumento della ricchezza delle persone più facoltose, dalla stagnazione dei salari e attualmente soprattutto dall’inflazione. Particolarmente colpiti sono i soggetti più indigenti e il ceto medio-basso. Una politica familiare efficace potrebbe contribuire a combattere dal basso la disuguaglianza nel medio termine. Il ricercatore sociale Oliver Hümbelin ha sviluppato insieme a Caritas un monitoraggio della povertà, che è già stato introdotto o è in fase di sperimentazione in diversi Cantoni, e in occasione del forum di Caritas Svizzera conclusosi ieri a Berna ha presentato le proprie riflessioni in merito. Altri contributi hanno trattato la disparità di genere e l’esclusione dalle istituzioni delle persone colpite dalla povertà.

    «Il Green Deal deve essere anche un Social Deal»

    Angela Müller, Sarah Schilliger e Carlo Knöpfel si sono invece chinati sulle disuguaglianze strutturali e sulle nuove forme di discriminazione attraverso comportamenti intimidatori. «Il Green Deal deve essere anche un Social Deal», chiosa Knöpfel, sociologo, nonché docente ed esperto di lotta alla povertà presso la Scuola universitaria professionale della Svizzera nordoccidentale, che ha evidenziato gli effetti della crisi climatica sulle diverse classi sociali in Svizzera. Le persone e le famiglie con un reddito più basso generano una quantità nettamente inferiore di emissioni di CO2 rispetto a quelle più benestanti, ma sono colpite in misura molto maggiore dagli effetti del riscaldamento globale nel campo del lavoro, del consumo, della mobilità e della salute rispetto alle persone e alle famiglie con un reddito medio e più elevato. La politica climatica e la politica sociale devono quindi andare di pari passo se si vuole evitare una precarizzazione dei soggetti che subiscono le conseguenze del riscaldamento terrestre.

    I potenziali effetti discriminatori degli algoritmi

    Angela Müller di AlgorithmWatch Svizzera ha affrontato la tematica inerente all’utilizzo degli algoritmi nelle istituzioni pubbliche e nelle aziende. Müller ritiene che si discuta poco dei grandi potenziali effetti discriminatori derivanti dall’impiego di sistemi decisionali automatizzati da parte della polizia, ma anche nell’ambito delle attività dei servizi sociali. Per la relatrice è fondamentale disporre di un registro pubblico che documenti l’uso di tali sistemi. Altrimenti vi è il rischio che i processi decisionali automatizzati e apparentemente neutrali gettino nell’ombra del sospetto indiscriminato i soggetti o i gruppi già svantaggiati.

    La sociologa Sarah Schilliger ha presentato la City Card come soluzione all’esclusione strutturale delle persone con uno statuto di dimora precario. Le città e i Comuni possono farsi promotori in tal senso combinando le offerte per contrastare la povertà con l’inclusione alla vita sociale per tutti gli interessati. Così facendo vengono affrontati i problemi concreti nelle aree urbane causati a livello nazionale dal legame tra il diritto sociale e quello migratorio.

    Monika Maire-Hefti, presidente di Caritas Svizzera, e Peter Lack, direttore di Caritas Svizzera, hanno illustrato delle soluzioni per combattere l’indigenza e la disuguaglianza sociale in Svizzera nel breve e medio periodo.

    In concomitanza con il forum, Caritas Svizzera ha pubblicato l’Almanacco sociale «Disuguaglianza in Svizzera», disponibile in tedesco e francese, che può essere ordinato sul sito: https://www.caritas.ch/de/sozialalmanach-2023/ o tramite e-mail all’indirizzo: fsaner@caritas.ch

    News correlate

    Caritas svizzera chiede maggior impegno alla lotta alla povertà globale

    L'organizzazione umanitaria cattolica in un comunicato richiama impegno e valori fondamentali in vista del secondo Vertice mondiale per lo sviluppo sociale dell'ONU in programma dal 4 al 6 novembre 2025 in Qatar. Il direttore Peter Lack sarà a Doha. La sua testimonianza raccolta prima di partire.

    Caritas Svizzera: "La nuova impennata dei premi è uno shock per le famiglie povere"

    La presa si posizione dell'associazione che sostiene persone e famiglie in difficoltà sul prospettato nuovo aumento dei premi di cassa malati. Nel 2026 gli assicurati potrebbero pagare oltre il 25 per cento in più per la cassa malati rispetto al 2022.

    Caritas Svizzera pronta a rafforzare gli aiuti in vista di una possibile tregua

    La situazione umanitaria nella Striscia di Gaza è sempre più disastrosa. Urge un cessato il fuoco e la revoca del blocco degli aiuti umanitari. Nel frattempo, le organizzazioni partner di Caritas Svizzera comunicano di adattare i loro progetti di aiuto alle circostanze attuali.

    Blatten non è sola: CRS e Caritas Svizzera al fianco delle vittime della frana

    Dopo la devastante frana nella Lötschental, la solidarietà non si ferma. CRS e Caritas Svizzera hanno raccolto 3,8 milioni per sostenere gli abitanti di Blatten. Dopo i primi aiuti, si prepara ora un piano per coprire le esigenze più urgenti e prevenire nuove situazioni di povertà.

    Nel 2024 quasi 3 milioni di persone nei Paesi del Sud hanno beneficiato del lavoro di Azione Quaresimale

    In stretta collaborazione con le organizzazioni partner in Africa, Asia e America Latina, è stato garantito l’accesso al cibo e alle sementi per le popolazioni più povere. Ora Azione Quaresimale si appresta ad affrontare il 2025 con una nuova strategia per rispondere alle sfide crescenti.

    L'iniziativa per multinazionali responsabili è stata depositata a Berna

    Depositata a Berna con 287’164 firme, la nuova iniziativa per multinazionali responsabili mira a regole vincolanti per i diritti umani e ambientali. Ispirata alla normativa UE, chiede controlli e possibilità di ricorso legale in Svizzera per le vittime.

    News più lette