Consenso Cookie

Questo sito utilizza servizi di terze parti che richiedono il tuo consenso. Scopri di più

Vai al contenuto
Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (15 dicembre 2025)
Advertisement
  • Angelus dell'Assunta, il Papa: Maria porti al mondo la gioia di Gesù

    Maria “ci aiuti ad essere santi, per incontrarci con lei, un giorno, in Paradiso”: è la preghiera di Papa Francesco, oggi all’Angelus in Piazza San Pietro, nella solennità dell’Assunzione.

    Commentando il Vangelo odierno, che ci presenta la visita di Maria a Elisabetta per aiutarla negli ultimi mesi della sua prodigiosa gravidanza, il Papa sottolinea che il dono più grande che Maria porta all’anziana cugina – e al mondo intero – è Gesù, che già vive in lei:

    “Nella casa di Elisabetta e di suo marito Zaccaria, dove prima regnava la tristezza per la mancanza di figli, ora c’è la gioia di un bambino in arrivo: un bambino che diventerà il grande Giovanni Battista, precursore del Messia. E quando arriva Maria, la gioia trabocca e prorompe dai cuori, perché la presenza invisibile ma reale di Gesù riempie tutto di senso: la vita, la famiglia, la salvezza del popolo… Tutto!”.

    Questa gioia piena - spiega Francesco – “si esprime con la voce di Maria nella preghiera stupenda che il Vangelo di Luca ci ha trasmesso e che, dalla prima parola latina, si chiamaMagnificat. È un canto di lode a Dio che opera cose grandi attraverso le persone umili, sconosciute al mondo”, perché "l'umiltà è come un vuoto che lascia posto a Dio - ha aggiunto a braccio - L’umile è potente, perché è umile, non perché è forte. E questa è la grandezza dell’umile e dell’umiltà":

    “Il Magnificat canta il Dio misericordioso e fedele, che compie il suo disegno di salvezza con i piccoli e i poveri, con quelli che hanno fede in Lui, che si fidano della sua Parola, come Maria. Ecco l’esclamazione di Elisabetta: «Beata te che hai creduto» (Lc 1,45). In quella casa, la venuta di Gesù attraverso Maria ha creato non solo un clima di gioia e di comunione fraterna, ma anche un clima di fede che porta alla speranza, alla preghiera, alla lode”.

    Di qui l’augurio del Papa:

    “Tutto questo vorremmo avvenisse anche oggi nelle nostre case. Celebrando Maria Santissima Assunta in Cielo, vorremmo che Lei, ancora una volta, por­tasse a noi, alle nostre famiglie, alle nostre comunità, quel dono immenso, quella grazia unica che dobbiamo sempre chiedere per prima e al di sopra delle altre grazie che pure ci stanno a cuore: la grazia che è Gesù Cristo!”.

    Portando Gesù – aggiunge Francesco – “la Madonna porta anche a noi una gioia nuova, piena di significato; ci porta una nuova capacità di attraversare con fede i momenti più dolorosi e difficili; ci porta la capacità di misericordia, per perdonarci, comprenderci, sostenerci gli uni gli altri”.

    Quindi, così conclude la sua catechesi:

    “Maria è modello di virtù e di fede. Nel contemplarla oggi assunta in Cielo, al compimento finale del suo itinerario terreno, la ringraziamo perché sempre ci precede nel pellegrinaggio della vita e della fede. E' la prima discepola. E le chiediamo che ci custodisca e ci sostenga; che possiamo avere una fede forte, gioiosa e misericordiosa”.

    News.va

    News correlate

    Il Papa: i cristiani perseguitati, testimoni di verità, giustizia e speranza

    All'Angelus, il Papa invita a non lasciarsi vincere dalla paura di fronte a conflitti, calamità e persecuzioni. Ricorda che la persecuzione dei cristiani "non accade solo con le armi e i maltrattamenti, ma anche con le parole, cioè attraverso la menzogna e la manipolazione ideologica".

    Il Papa: i morti in guerra si onorano con il cessate il fuoco e con l’impegno per la pace

    Nel giorno della Dedicazione della Basilica Lateranense, il Papa all’Angelus invita ad allargare lo sguardo: da quello artistico a quello spirituale per meglio cogliere il mistero della Chiesa. Al termine dell’Angelus, il Papa ringrazia quanti si spendono per costruire la pace nei Paesi che vivono crescenti ostilità.

    Il Papa all'Angelus nel giorno dei defunti: "Dio non perde nessuno"

    "La preoccupazione di Dio di non perdere nessuno, infatti, la conosciamo dall'interno ogni volta che la morte sembra farci perdere per sempre una voce, un volto, un mondo intero", ha detto Leone. Visitare i cimiteri è un gesto che "interrompe la frenesia del fare". Appelli per Sudan e Tanzania.

    Il Papa: nel mondo che soffre per le guerre diventiamo costruttori di fraternità

    Prima dell'Angelus, Leone XIV ricorda la “grande festa” a cui la famiglia umana è destinata, in contrasto con i drammi sofferti oggi in tutto il mondo e rivolge il suo saluto alla delegazione della Chiesa d’Inghilterra, a Roma per la proclamazione a Dottore della Chiesa di Newman.

    Assunta, il Papa all'Angelus: "Maria, sorella di tutti, anche quando il cammino è stancante". Gaza situazione "gravissima"

    Nel giorno dell'Assunta, il Papa incoraggia i negoziati che possano portare la pace in Medio Oriente. “Non dimentichiamo – aggiunge infine il Pontefice a braccio - la guerra è una sconfitta”.

    Le parole di Papa Francesco nel giorno dell'Assunta: servire Dio come Maria

    Il Papa: “Servire Dio soltanto con il corpo sarebbe un’azione da schiavi; servirlo soltanto con l’anima sarebbe in contrasto con la nostra natura umana”. Quindi un pensiero per Genova.

    News più lette