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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (13 dicembre 2025)
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  • Bergoglio e Ratzinger
COMMENTO

    Bergoglio racconta Ratzinger

    Nelle librerie ticinesi è arrivato da qualche giorno la versione italiana di un libro uscito precedentemente in spagnolo "Il successore. I miei ricordi di Benedetto XVI", papa Francesco in conversazione con il vaticanista spagnolo Javier Martínez-Brocal, edito da Marsilio. Un libro-intervista nel quale Bergoglio mostra tutta la sua stima per papa Ratzinger e l’amicizia che lo ha legato al predecessore. "Quanto c’è di vero a proposito della convivenza apparentemente «tesa» tra i due Papi di cui tanto si è parlato negli ultimi anni? Dove finisce la realtà e dove comincia il mito nella ricostruzione di una vicenda storica senza precedenti, che ha suscitato e continua a suscitare giudizi contrastanti?". Il Papa non si sottrae a nessuna domanda, anche quelle difficili come il governo della Chiesa da parte di papa Ratzinger. «Benedetto – spiega Bergoglio - era un uomo di grande dolcezza. In alcuni casi, alcune persone hanno approfittato di lui, forse senza malizia, e hanno limitato i suoi movimenti. Purtroppo, in un certo senso, lo stavano accerchiando. Era un uomo molto delicato, ma non era debole, era forte. Ma con sé stesso era umile e preferiva non imporsi. Così ha sofferto molto». Riguardo alla relazione dell’Emerito con il successore, Francesco così racconta: «Mi ha lasciato crescere ed è stato paziente. E se non avesse visto bene qualcosa, ci avrebbe pensato tre o quattro volte prima di dirmelo. Mi ha lasciato crescere e mi ha dato la libertà di prendere decisioni». Il Papa racconta il rapporto che per quasi dieci anni di convivenza in Vaticano lo ha legato a Benedetto: «Lasciava libertà, non ha mai interferito. In un’occasione, quando c’è stata una decisione che non ha capito, mi ha chiesto spiegazioni in modo molto naturale. Mi ha detto: “Guarda, non capisco questo, ma la decisione è nelle tue mani”, io gli ho spiegato le ragioni e lui è stato contento». Francesco spiega che il predecessore non si è mai opposto a qualche sua decisione: «Non mi ha mai tolto il suo appoggio. Forse c’era qualcosa che non condivideva, ma non l’ha mai detto». «Il Successore» è un libro che vale la pena leggere perché risponde anche indirettamente alle varie teorie del complotto che tentano di opporre i due pontefici e di gettare ombre sulla rinuncia al governo della Chiesa da parte di papa Ratzinger. di Cristina Vonzun

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