Consenso Cookie

Questo sito utilizza servizi di terze parti che richiedono il tuo consenso. Scopri di più

Vai al contenuto
Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (16 dicembre 2025)
Advertisement
  • Caritas Svizzera chiede al Consiglio federale maggiore attenzione verso la povertà in Svizzera

    Come ha denunciato Caritas Svizzera durante una conferenza stampa a Berna il 27 agosto, malgrado una situazione economica eccellente, il tasso di povertà in Svizzera è in continuo aumento, soprattutto presso i più giovani: ad oggi si conta che esistono sul territorio elvetico almeno 600'000 persone indigenti, cui si aggiungono altre 600'000 persone che vivono in situazioni precarie di poco al di sopra della soglia della povertà. Una situazione che rischia di aggravarsi, tanto più che sta per concludersi il Programma nazionale di prevenzione e di lotta contro la povertà, voluto da diversi agenti e istituzioni svizzere nel 2014. Nello stesso programma si leggere che "Il Consiglio federale continua a pensare che la povertà in Svizzera debba essere combattuta tramite l'aiuto sociale e che è dunque una faccenda di pertinenza dei singoli Cantoni e dei comuni".

    Secondo Caritas Svizzera, "questo punto di vista deve essere assolutamente corretto. L'aiuto sociale non può rispondere a dei problemi strutturali. La politica di lotta contro la povertà dovrebbe prevenirla e investire specificamente per la formazione, la politica dell'infanzia e della famiglia. La Confederazione deve assumere il ruolo di leader in questi campi". Caritas ribadirà questi punti saldi durante la prossima Conferenza nazionale per la lotta alla povertà, che avrà luogo il 7 settembre.

    In primavera, Il Consiglio federale aveva pubblicato un rapporto preciso sullo stato della povertà dei cittadini svizzeri. È dunque incomprensibile per Caritas come "esso abbia nello stesso tempo rinunciato a monitorare regolarmente la povertà. Questo gli permetterebbe di studiare e seguire in modo sistematico l'evoluzione della situazione".

    Dunque, per l'avvenire, il contributo della Confederazione alla lotta contro la povertà, se le cose non cambiano, si aggirerà al massimo attorno ai 500'000 franchi. Hugo Fasel, Direttore di Caritas Svizzera, è fulmineo: "Questo significa dare la sola responsabilità ai Cantone. Si può ben dire che il Consiglio federale stia rifiutando di prendere in considerazione i dati raccolti nel Programma nazionale. Incrocia le braccia e si accontenterà, per il futuro, di osservare la situazione da distante. Politicamente, significa ritornare al punto di partenza".

    Nella sua presa di posizione, Caritas formula anche delle tappe precise. La Confederazione dovrebbe porsi come obiettivo di dimezzare la povertà in Svizzera. Questo è un pensiero che accompagna Caritas già dal 2009, ma ora "bisogna passare ai fatti", anche alla luce del dettato costituzionale, che obbliga Confederazione, cantoni e comunità a fare in modo che le persone nel bisogno siano sempre sostenute.

    Una formazione insufficiente o inadatta al mercato del lavoro è la causa principale, in Svizzera, di povertà. Per Caritas Svizzera, dunque, "bisogna investire nella formazione obbligatoria, quale elemento di prevenzione fondamentale". Inoltre, bisogna permettere alla gente di conciliare più facilmente vita professione e vita famigliare.

    Cath.ch/traduzione red

    News correlate

    COMMENTO

    Papa Leone ci spinge a prenderci cura del prossimo: il doppio

    Don Emanuele Di Marco riprende gli interrogativi di papa Prevost: "Come contribuire ad un mondo che sembra si stia abituando alla povertà e alla miseria?" e offre nella newsletter dell'UIRS una lettura commentata trasversale della prima esortazione apostolica del pontefice.

    Un Giubileo nazionale per le confraternite: incontro di fede e fraternità a Lugano

    Per la prima volta confraternite da tutta la Svizzera si sono riunite a Lugano, domenica 12 ottobre, per il Giubileo nazionale, promosso dall’Unione ticinese con il patronato dei vescovi svizzeri. Un’occasione di preghiera e incontro per rafforzare i legami di fraternità cristiana oltre i confini regionali.

    Fra Martino: "Le povertà diffuse chiedono nuove risposte"

    A due anni dall'inaugurazione del Centro Bethlehem alla Masseria di Cornaredo per persone in difficoltà, incontriamo il cappuccino ticinese tra ascolto, consulenze pratiche e iniziative innovative come il "pasto sospeso", per ridurre isolamento e povertà in Ticino. Porte aperte sabato 4 ottobre per l'anniversario.

    Parrocchie del Bellinzonese: il 6 ottobre apre a Giubiasco lo sportello in aiuto alle persone in difficoltà

    La Rete pastorale Madonna delle Grazie apre un punto informativo che offre un ascolto attivo a chi lo necessita per identificare bisogni imminenti e reali ed indirizzare verso altri servizi caritativi presenti sul territorio. Sabato 27 settembre a Lugano-Besso con mons. De Raemy c'è il Giubileo dei volontari e della carità.

    Gaza: lettera di Caritas Ticino a Ignazio Cassis

    In una lettera al Capo del dipartimento degli Affari esteri da trasmettere al Consiglio federale si esprime la preoccupazione per la situazione, per la tremenda crisi umanitaria ed è chiesto che sia garantita la necessaria assistenza agli svizzeri (tra cui dei ticinesi) in viaggio con la Flotilla che sta portando aiuti via mare a Gaza.

    Il direttore di Caritas Ticino: "L'uomo e l'ambiente siano al centro dell'economia"

    Stefano Frisoli, in intervista a catt.ch e catholica affronta il tema del Tempo del Creato, iniziativa promossa dal patriarca ecumenico Dimitrios I nel 1989 per i cristiani ortodossi. Fatta propria dal consiglio ecumenico delle Chiese successivamente, la Chiesa cattolica con papa Francesco vi ha aderito nel 2015. Il tempo del creato si terrà in tutto il mondo dal 1. settembre al 4 ottobre.

    News più lette