Consenso Cookie

Questo sito utilizza servizi di terze parti che richiedono il tuo consenso. Scopri di più

Vai al contenuto
Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (12 dicembre 2025)
Advertisement
  • Jacques Delors (1925 - 2023) ad una riunione della Commissione UE

    Con Jacques Delors è morto uno dei padri nobili dell'Europa

    Per molti faceva parte del gruppo di coloro che vennero definiti i padri nobile dell'Europa, per il memorabile ruolo propositivo e d’impulso che ebbe in particolare alla guida della Commissione Ue, nel cruciale decennio 1985-1995: quello degli Accordi di Schengen (1985), della creazione del programma Erasmus (1987) e del Trattato di Maastricht (1992). Lo statista francese Jacques Delors si è spento a 98 anni, il 27 dicembre 2023. Per molti cattolici francesi Delors era un credente impegnato in politica e nel mondo sindacale francese.

    “L’Europa intera piange la scomparsa di uno dei suoi più grandi architetti”. L’Institut Jacques Delors, con le sue équipes di Parigi (sede), Berlino e Bruxelles, ricorda l’ex presidente della Commissione europea (1985-1995). L’Unione europea perde il suo “cittadino onorario”, secondo il titolo che condivide con Jean Monnet e Helmut Kohl, “che aiutò nella riunificazione della Germania”. “Mercato unico, euro, Schengen, allargamenti ed Erasmus, ma anche fondi di coesione, dialogo sociale, aiuti agli indigenti: le più grandi conquiste dell’integrazione europea sono inseparabili dalla chiaroveggenza, dall’audacia, dalle convinzioni, dalla perseveranza e dal duro lavoro che hanno caratterizzato l’azione di Jacques Delors durante i suoi dieci anni alla guida della Commissione europea”. Un’azione articolata secondo il suo trittico: “La concorrenza che stimola, la cooperazione che rafforza e la solidarietà che unisce”.
    Nella nota dell’Institut Jacques Delors si legge ancora: “Fino alla fine si è tenuto attentamente informato sull’andamento del progetto dell’Europa unita, preoccupandosi dei suoi errori, deplorandone gli eccessi ma sperando instancabilmente nella rinascita ritenuta più che mai necessaria”.
    “Al di là del suo contributo storico alla costruzione europea, che lo colloca nella continuità dei padri fondatori, Jacques Delors ha dato all’impegno politico tutta la sua nobiltà”. Deputato europeo eletto nel 1979, poi ministro dell’Economia e delle Finanze all’inizio del primo mandato del presidente francese François Mitterrand, brevemente sindaco di Clichy, “è stato un servitore attivo e devoto degli affari pubblici per i quali si è sempre speso”. “Rifiutando di candidarsi alle elezioni presidenziali francesi del 1995, ha affermato la sua libertà nei confronti del potere e il rigore con cui ne concepiva l’esercizio”.
    “Nella sua azione associativa, sindacale e politica, in particolare nel Partito socialista, questo ‘attivista’, come amava umilmente definirsi, è rimasto fedele e si è nutrito dell’ideale personalista. Uomo di fede, vedeva in ogni persona un essere unico inserito in una rete di legami sociali e credeva nell’impegno nella società per tradurre questo ideale dove ognuno assicura la propria parte del bene comune”. “Attento alle esigenze educative, il suo nome è legato anche alla formazione permanente, da lui avviata in Francia attraverso la legge del 1971 che porta il suo nome”.
    Infine, “a questo grande uomo che abbiamo avuto l’onore di servire e di conoscere, il cui cuore caldo e la cui mente fredda ci hanno toccato e ispirato, vogliamo non solo mostrare la nostra profonda gratitudine, ma anche affermare la nostra volontà di assumerne degnamente l’eredità politica e continuare la sua azione per l’unità degli europei”.

    fonte: sir/red

    News correlate

    Norcia: restituita al culto la basilica di San Benedetto dopo i danni del terremoto

    Il sisma che colpì l'Umbria nel 2016 fece crollare parte della struttura. Dopo anni di lavori, il 30 e 31 ottobre, la chiesa, culla della spiritualità di S. Benedetto, patrono d'Europa, viene solennemente riaperta. L'arcivescovo Boccardo sul senso di questa rinascita per la regione ma anche per l'Europa.

    Abbé Pierre: lo scandalo degli abusi si allarga a macchia d'olio

    Giovedì i media francesi hanno riportato 12 nuovi casi attribuibili al prete dei poveri della periferia francese. Secondo le informazioni disponibili, in 7 di questi casi le vittime erano minorenni. I vescovi francesi e la comunità Emmaus istituiscono un piano di risarcimento alle vittime.

    Forte aumento di battesimi di adulti anche in Belgio e in Gran Bretagna

    Come la Francia che registra nel 2025 cifre record anche in questi due Paesi c'è un forte ritorno alla scelta dei sacramenti cristiani. Nel Regno Unito si registra pure una crescita del numero di partecipanti alle Messe, anche se si resta sotto i dati precedenti la pandemia.

    Francia: cifre record di battesimi di adulti, in forte crescita il numero di giovani

    Nella notte di Pasqua del 2025 saranno battezzati 10.384 adulti e più di 7.400 adolescenti tra gli 11 e i 17 anni. Si tratta delle cifre più alte dal 2002, anno in cui si è iniziato a monitorare il fenomeno. L'aumento dei battesimi di adulti è stato del 45% rispetto al 2024, del 60% in 10 anni.

    Francia, il cardinale Aveline eletto nuovo presidente della Conferenza Episcopale

    L'arcivescovo di Marsiglia è stato eletto ieri, 2 aprile, nel corso dell'Assemblea plenaria di primavera dei vescovi che si sta svolgendo a Lourdes. Il porporato succederà dal 1° luglio al vescovo Éric de Moulins-Beaufort, in carica da sei anni

    Abbé Pierre: accuse di abusi anche in Svizzera

    I risultati di un primo studio dopo le denunce emerse nei mesi scorsi contro il popolare religioso francese deceduto anni fa.

    News più lette