Consenso Cookie

Questo sito utilizza servizi di terze parti che richiedono il tuo consenso. Scopri di più

Vai al contenuto
Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (18 dicembre 2025)
Advertisement
  • Custode di Terra Santa: in Siria sta tornando la speranza

    Ancora scontri in Siria: più di 130 civili sono stati uccisi nelle ultime 24 ore nella parte orientale del Paese, durante in raid aerei russi e governativi. Lo riferisce  la Tv al Jazira del Qatar, che cita fonti locali nella regione di Dayr az Zor, controllata parzialmente  dall'Isis. Appena rientrato dal Paese mediorientale è il Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton che parla di segnali di miglioramento. Antonella Palermo lo ha intervistato:

    R. - Ho visto un miglioramento della situazione: i nostri cristiani sono più sereni in questo momento perché sentono che, probabilmente, il conflitto sta finendo; sperano e pregano che finisca il più in fretta possibile. Alcuni segnali positivi sono questi: ad esempio, ora l’elettricità comincia ad esserci con maggiore continuità, si vede che c’è anche voglia di cominciare a ricostruire, qualche famiglia – mi segnalano i parroci - comincia anche a rientrare. Penso che noi dobbiamo continuare ad appoggiare tutte le possibili iniziative di pace e penso che, come cristiani, prima di tutto, dobbiamo impegnarci a pregare costantemente.

    D. - Qualche incontro particolarmente toccante che ci vuole testimoniare?

    R. - Direi due incontri molto belli vissuti a Damasco. Uno, con l’apertura di una piccola scuola materna che è stata risistemata. Si trova proprio presso il Santuario della Conversione di San Paolo. Vedere questo centinaio di bambini che facevano festa perché gli ambienti dove loro ogni giorno vengono accolti erano stati risistemanti, ridipinti e poter fare anche un po’ di festa con loro, vederli cantare, vederli pregare insieme, è qualcosa di toccante, perché quelli che sono ora al nido, alla scuola materna, sono tutti bambini nati durante questi anni di guerra naturalmente. E l’altro incontro con la parrocchia dedicata alla Conversione di San Paolo a Bab Touma: vedere la chiesa piena di bambini, ragazzi e giovani e non solo di persone di età adulta o anziana come succede spesso quando si celebra invece in Italia, mi ha fatto toccare con mano che ci sono segni di speranza. In una comunità ridotta ci sono ancora bambini, giovani e anche adulti che desiderano far parte della Chiesa, desiderano impegnarsi nella Chiesa. Una presenza che deve essere sale e luce perché quando si è in pochi chiaramente bisogna essere estremamente significativi.

    D.  - Tra l’altro anche Papa Francesco nell’udienza di mercoledì a braccio ha voluto esprimere parole di grande solidarietà per i cristiani in Medio Oriente, ha elogiato coloro che non abbandonano il loro popolo, la loro realtà, sebbene difficile...

    R. - Certamente la speranza è anche che qualcuno possa ritornare nelle nostre comunità per ravvivarle e per mantenere la continuità anche storica con le prime comunità cristiane perché le comunità cristiane che vivono in Israele e Palestina e Siria sono di fatto le comunità cristiane più antiche. Poi le comunità cristiane della Siria, non dimentichiamolo, sono quelle dalle quali è partita l’evangelizzazione dell’Europa.

    D.  - Papa Francesco ha continuato a invocare lo ius pacis, il diritto alla pace…

    R.  - E’ importante che il diritto alla pace venga ribadito un po’ in tutte le aree problematiche non solo del Medio Oriente ma del mondo. Sappiamo però che per lo ius pacis ci vogliono sicuramente uomini di buona volontà nei posti di massima responsabilità.

    News correlate

    Siria, attentato suicida in una chiesa a Damasco

    Un uomo si è fatto esplodere tra i fedeli nella chiesa di Sant'Elia, nel quartiere di Dwelaa, mentre era in corso la Messa. Nessun bilancio ufficiale al momento ma dalle prime ricostruzioni si parla di 30 tra feriti e morti, tra cui minori.

    COMMENTO

    Medio Oriente: ma non sarebbe solo un morto tra tanti altri?

    Una riflessione sulla morte e le morti nella regione dopo la falsa notizia che annunciava nei giorni scorsi il ritrovamento del corpo di padre Dall'Oglio, il gesuita scomparso a Raqqa, nel Nord della Siria, nel 2013.

    Siria: smentita la notizia del ritrovamento del corpo di padre Dall'Oglio

    Secondo Syria Justice and Accountability Centre, organizzazione non governativa finanziata da Germania e Stati Uniti, che si occupa di rintracciare le persone scomparse dallo scoppio della guerra in Siria nel 2011, non è avvenuta alcuna esumazione di cadaveri in fosse comuni vicino a Raqqa.

    Unicef: oltre il 75% dei bambini siriani è nato in guerra

    In 14 anni di conflitto si stima siano nati oltre 8,7 milioni bambini (il 75% dei 10.5 milioni totali del Paese).

    «Incertezza e paura a Damasco e in tutto il Paese»

    Siria: le voci di una volontaria dal Ticino e del Direttore di Caritas Svizzera. «Ci sono anche sacerdoti cristiani tra le vittime delle fazioni jihadiste affiliate al nuovo governo. Qui non risparmiano nessuno: ogni minoranza è ora in pericolo».

    Siria, il Natale dei francescani con i bambini abbandonati di Aleppo

    Padre Firas Lufti racconta i progetti nella città che torna faticosamente alla normalità a favore di minori traumatizzati dal conflitto o nati da stupri dei jihadisti .

    News più lette