Consenso Cookie

Questo sito utilizza servizi di terze parti che richiedono il tuo consenso. Scopri di più

Vai al contenuto
Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (13 dicembre 2025)
Advertisement
  • Ecuador: anche grazie alla mediazione della Chiesa cattolica gli ostaggi nelle carceri sono stati liberati

    Sono 11 gli agenti di polizia e 201 i funzionari carcerari liberati in Ecuador in 7 prigioni del Paese dove erano stati presi in ostaggio dai detenuti in rivolta.
    In almeno un caso, quello del penitenziario maschile di Esmeraldas, la mediazione della Chiesa cattolica è riuscita a ottenere il rilascio degli ostaggi senza violenza. Anche in questo caso il carcere è tornato sotto il controllo del governo dopo lo spiegamento di almeno un migliaio di soldati. Gli agenti hanno perquisito tutte le celle e hanno rinvenuto armi da fuoco, esplosivi, coltelli, droga e cellulari La situazione sta tornando alla normalità nelle principali città del Paese, a iniziare da Quito e Guayaquil, teatro di scontri scatenati da diverse bande criminali. L’azione congiunta di polizia ed esercito ha permesso di riprendere il controllo della carceri e di arrestare 1.327 persone accusate delle violenze dei giorni scorsi. Da quando il 9 gennaio è stato dichiarato lo stato di guerra contro le bande le autorità hanno effettuato 12.974 operazioni nell'ambito del cosiddetto Piano Féniz, in cui sono stati uccisi due agenti di polizia e cinque criminali.
    Nello stesso periodo si sono verificati dieci attacchi contro infrastrutture della polizia e tredici attacchi contro infrastrutture pubbliche e private. Il Presidente Daniel Noboa intende mettere fine al controllo delle prigioni ecuadoregne da parte di gruppi criminali. La strategia di Noboa, oltre a recuperare il controllo interno delle carceri, si basa sulla costruzione di due mega prigioni sullo stile di quella fatta costruire dal Presidente di El Salvador Nayib Bukele, con la separazione dei boss dai loro “soldati”. Le due carceri di massima sicurezza saranno costruite a Pastaza (Amazonas) e nella zona costiera di Santa Elena. (fonte: fides)

    leggi anche l'intervista al vescovo Crameri, originario della Svizzera italiana e missionario in Ecuador

    News correlate

    altra prova rss

    Ecco un sommario di prova di rss e sopratutto immagini

    Redweek: anche il parlamento europeo si illuminerà di rosso

    L'evento è durante la Settimana Rossa, che quest'anno si svolge in tutto il mondo dal 15 al 25 novembre 2025, su iniziativa dell'organizzazione cattolica internazionale «Aiuto alla Chiesa che Soffre ACN» per ricordare la persecuzione dei cristiani. Diversi appuntamenti anche in Ticino.

    Gaza: forti piogge e tende allagate. Romanelli: la gente pensa per ora solo a sopravvivere

    Il parroco descrive una popolazione allo stremo, travolta da bombardamenti continui, piogge torrenziali e freddo pungente che hanno allagato tende e rifugi di fortuna, lasciando migliaia di famiglie senza protezione. La parrocchia della Sacra Famiglia è l'unico presidio cattolico della Striscia.

    L’Ecuador sull’orlo di una guerra civile. Mons. Crameri: «Pregate per noi»

    La testimonianza del vescovo ticinese sugli episodi di violenza avvenuti nel Paese dell'America Latina.

    Elezioni in Ecuador: battuta la sinistra. Il nuovo presidente è il giovane Noboa

    L'Ecuador è il Paese ospite della campagna dell'Ottobre missionario di missio svizzera.

    È Beato padre Emilio Moscoso, primo martire ecuadoriano

    Il cielo dell’Ecuador brilla già per tre Santi e una Beata, ma il sacerdote gesuita che sale oggi agli onori degli altari a Riobamba, è il primo martire del Paese. Alla cerimonia, in rappresentanza del Papa, il cardinale Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.

    News più lette