L'esplosione avvenuta il 4 agosto all'interno del porto di Beirut ha colpito un Paese già sull'orlo del collasso sociale ed economico, oltre ad essere nel pieno della pandemia di coronavirus.
Attiva localmente, la Caritas Svizzera ha stanziato un importo di 100.000 franchi a sostegno dle Libano e lancia un appello per le donazioni.
Attualmente si contano 137 morti, diverse centinaia di dispersi e oltre 5.000 feriti. L'onda d'urto ha distrutto o gravemente danneggiato gli edifici nel raggio di un chilometro.
Il Paese, che ha accolto più di un milione e mezzo di rifugiati siriani dall'inizio della guerra in Siria, è sull'orlo della bancarotta. Mentre centinaia di migliaia di rifugiati vivono in campi in condizioni disastrose, anche la popolazione locale è sempre più povera. Si stima che un terzo della popolazione libanese e due terzi dei rifugiati siriani in Libano vivono al di sotto della soglia di povertà. Anche il sistema sanitario soffre fortemente della crisi economica. Decine di persone non hanno accesso alle cure mediche necessarie o insufficienti. La crisi del coronavirus, che ha colpito duramente il Libano, ha peggiorato ulteriormente la situazione.
La popolazione libanese ha bisogno del nostro aiuto
Caritas Svizzera è attiva in Libano dal 2012 nell'ambito dell'aiuto alle vittime della crisi siriana e attualmente gestisce progetti nel campo della formazione e della riduzione della povertà. L'ente benefico è in contatto con le sue organizzazioni partner e cerca di risolvere le esigenze più urgenti delle persone colpite dall'esplosione.
"La Caritas Svizzera stima che le esigenze saranno molte in termini di assistenza medica d'emergenza, ma anche nel restauro di appartamenti e case", riferisce Frederic Wiesenbach, project manager per la Siria e il Libano della Caritas Svizzera, in loco a Beirut.
La popolazione libanese ora più che mai ha bisogno del nostro aiuto: per questo Caritas Svizzera ha stanziato un sostegno di 100 mila franchi. È possibile sostentere tale importo attraverso donazioni sul conto 60-7000-4 o sul sito www.caritas.ch.
cath.ch/red
