L’emergenza climatica continua a mietere vittime sull’isola caraibica. Dopo oltre un anno di insicurezza, paura, carestia, fame e disperazione, è di queste ultime ore la notizia di alluvioni e frane. Sette dei 10 dipartimenti di Haiti sono stati colpiti duramente dalle forti piogge che hanno costretto migliaia di famiglie a lasciare le loro abitazioni. Le persone che hanno subito danni sono più di 37.000 e sono state allagate quasi 32.000 abitazioni. Secondo quanto riferito, il bilancio sembra destinato ad aggravarsi, migliaia di famiglie hanno urgente bisogno di cibo, acqua potabile e medicine. Ad aggravare ulteriormente la situazione di questa martoriata popolazione si aggiunge un altro terremoto di magnitudo 5.5 registrato nella notte del 6 giugno scorso con un primo bilancio provvisorio che vede 4 morti, numerosi feriti e un'infinità di crolli. Il terremoto del 6 giugno è stato il secondo a colpire la regione in soli due giorni: era stato preceduto il 4 giugno da una scossa di magnitudo 4,4.
I missionari ticinesi dal loro blog
Proprio in queste ore, aggiornando il loro blog, scrivono della situazione ormai drammatica anche i missionari ticinesi, Nadia e Sandro Agustoni, attivi nel progetto promosso dalla Diocesi di Lugano presso la diocesi haitiana di Anse-àVeau-Miragoâne: "Ad Haiti - scrivono - dopo un lungo periodo di forte siccità, che minacciava la vita del bestiame, della vegetazione e la riuscita del lavoro nei campi, la stagione dei cicloni è iniziata con i primi eventi climatici estremi. Le forti piogge delle scorse settimane hanno infatti causato inondazioni, slittamenti di terreno, danni materiali ad abitazioni e coltivazioni, perdite di vite umane e sfollati, già in un contesto di crisi umanitaria".
Sempre sul lavoro dei missionari ticinesi ad Haiti, nonostante le difficoltà da loro stessi raccontati quanto all'instabilità politica del Paese, vedi anche https://www.catt.ch/newsi/il-coraggioso-lavoro-ad-haiti-dei-missionari-ticinesi-nadia-e-sandro-agustoni/.
red
