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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (11 dicembre 2025)
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  • "I migranti non sono criminali" scrive il Papa alla Chiesa negli Stati Uniti

    "La coscienza rettamente formata non può non esprimere un giudizio critico ed esprimere il proprio dissenso verso qualunque provvedimento che identifichi, tacitamente o esplicitamente, la condizione illegale di alcuni migranti con la criminalità”. Lo scrive il Papa, in una lettera – in inglese e spagnolo – inviata ai vescovi degli Stati Uniti, in cui ribadisce la necessità di riconoscere “il diritto di una nazione a difendersi e a mantenere le proprie comunità al sicuro da coloro che hanno commesso crimini violenti o gravi mentre si trovavano nel Paese o prima di arrivarvi”. Ma l’atto della deportazione – il riferimento alle politiche di Trump subito dopo il suo insediamento – si configura come una ferita per la dignità umana, “infinita e trascendente”, donata da un “Dio sempre vicino, incarnato, migrante e profugo”. Ai presuli statunitensi, Francesco ricorda il dovere del “riconoscimento permanente” della dignità di ogni essere umano, “nessuno escluso”. “Tutti i fedeli cristiani e gli uomini di buona volontà sono chiamati a guardare alla legittimità delle norme e delle politiche pubbliche alla luce della dignità della persona e dei suoi diritti fondamentali, e non viceversa”, il monito ai credenti, perché “solo affermando l’infinita dignità di tutti, la nostra propria identità come persone e come comunità giunge a maturazione”. “La persona umana non è un semplice individuo, relativamente espansivo, con qualche sentimento filantropico!”, scrive il Papa: “La persona umana è un soggetto dignitoso che, attraverso la relazione costitutiva con tutti, soprattutto con i più poveri, può maturare gradualmente nella propria identità e vocazione”.

    Poche ore dopo l’intervento del Papa, vi è stata la dura replica di Tom Homan a capo del piano di "deportazione di massa" di undici milioni di illegali, come annunciato da Trump durante la sua campagna elettorale. Secondo Homan il Papa dovrebbe "concentrarsi sulla Chiesa cattolica e lasciare che ci occupiamo noi dei confini". Il Papa "vuole attaccarci perché proteggiamo i nostri confini? Ha un muro attorno al Vaticano, giusto? (...) E noi non possiamo avere un muro attorno agli Stati Uniti", ha proseguito Homan, durante un breve scambio con i giornalisti alla Casa Bianca, dopo le dure critiche del pontefice alle espulsioni dei migranti negli Stati Uniti. 

    Fonte: Agensir/ansa

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