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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (13 dicembre 2025)
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  • I vescovi canadesi contro il nuovo documento sull'eutanasia

    Se la nuova legge venisse approvata, la MAID ("assistenza medica nella morte") verrebbe fornita a persone che non si avvicinano nemmeno alla morte, ma che stanno sperimentando una sofferenza che trovano intollerabile e che non vogliono più vivere. Le disposizioni contenute nel disegno di legge C-7 sull'eutanasia permettono anche di eseguire l'eutanasia senza il consenso esplicito del paziente al momento della procedura in determinate circostanze. Si sono espressi così i vescovi canadesi in un documento presentato questa settimana al Comitato permanente per la giustizia e i diritti umani.

    L'accessibilità alle cure palliative

    Il documento insiste sul fatto che l'unica risposta alla sofferenza dei pazienti è la buona qualità e l'accessibilità delle cure palliative per tutti: "L'esperienza pastorale dei vescovi ha dimostrato che i pazienti sono più propensi a chiedere l'eutanasia / suicidio assistito quando il loro dolore non è adeguatamente gestito da cure palliative di buona qualità, quando la loro dipendenza da altri per fornire assistenza e sostegno non è adeguatamente soddisfatta o quando sono socialmente emarginati". Inoltre, sostengono i vescovi, "le cure palliative offrono la scelta di un'opzione migliore che non è veramente accessibile a tutti i canadesi".

    La cura compassionevole

    Una buona cura palliativa, "affronta la solitudine, la paura, l'angoscia e la disperazione in modo compassionevole attraverso il sostegno della famiglia e della comunità" e "rispetta la dignità della persona e riconosce che la vita umana ha un valore oggettivo e trascendente", viene sottolineato nel documento che fa riferimento alla recente Lettera Samaritanus bonus della Congregazione della Santa Sede per la Dottrina della Fede.

    Ai legislatori, ai cattolici e alle persone di buona volontà

    I vescovi canadesi hanno quindi rinnovato il loro appello ai legislatori canadesi affinché respingano il disegno di legge C-7 e ai "cattolici e a tutte le persone di buona volontà" affinché facciano sentire la loro voce, sottolineando che tali leggi "colpiscono le fondamenta dell'ordine giuridico e feriscono profondamente i rapporti umani e la giustizia e che la legittimazione del suicidio assistito e dell'eutanasia "è un segno del degrado dei sistemi giuridici".

    Vatican News

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