Consenso Cookie

Questo sito utilizza servizi di terze parti che richiedono il tuo consenso. Scopri di più

Vai al contenuto
Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (13 dicembre 2025)
Advertisement
  • Il Papa all'Angelus: cessino le violenze in Medio Oriente, avanti con i negoziati, si rilascino gli ostaggi

    Nuovo accorato appello di Papa Francesco per la pace in Medio Oriente. Terminata la preghiera dell’Angelus, il Pontefice chiede che si fermino le armi e che si giunga ad un accordo che ponga fine alle ostilità.

    Cessi il conflitto in Palestina e Israele, cessino le violenze, cessino gli odi, si rilascino gli ostaggi, continuino i negoziati e si trovino soluzioni di pace.

    Il pensiero del Pontefice va, soprattutto, alle migliaia di “vittime innocenti” e ai tanti giovani morti sul campo.

    Penso alle mamme che hanno perso figli in guerra. Quante giovani vite stroncate.

    Addolorato, Francesco ricorda, in particolare Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, “trovato morto il 10 settembre insieme ad altri cinque ostaggi a Gaza”. Il 22 novembre scorso, il Pontefice, aveva incontrato la madre del giovane, Rachel, insieme a una delegazione di parenti degli ostaggi, e la donna fu quella che lo intrattenne più a lungo.

    Mi ha colpito per la sua umanità. L’accompagno in questo momento. Prego per le vittime e continuo ad essere vicino a tutte le famiglie degli ostaggi.

    Con voce rattristata il Papa invita anche a non dimenticare “le guerre che insanguinano il mondo” e ancora la “martoriata Ucraina” e il Mynamar. Sul fronte dell’Europa dell’Est prosegue il lancio di droni tra Mosca e Kyiv, ma ieri c’è stato uno scambio di prigionieri di guerra, in un accordo mediato dagli Emirati Arabi Uniti. Russia e Ucraina hanno rilasciato ognuna 103 persone. I russi liberati erano stati catturati durante l'incursione ucraina nella regione di Kursk, ha detto Mosca, mentre alcuni degli ucraini ora liberi erano prigionieri da quando le forze russe hanno sequestrato l'impianto siderurgico Azovstal nel maggio 2022.

    Vaticannews

    News correlate

    Il Papa: i cristiani perseguitati, testimoni di verità, giustizia e speranza

    All'Angelus, il Papa invita a non lasciarsi vincere dalla paura di fronte a conflitti, calamità e persecuzioni. Ricorda che la persecuzione dei cristiani "non accade solo con le armi e i maltrattamenti, ma anche con le parole, cioè attraverso la menzogna e la manipolazione ideologica".

    Il Papa: i morti in guerra si onorano con il cessate il fuoco e con l’impegno per la pace

    Nel giorno della Dedicazione della Basilica Lateranense, il Papa all’Angelus invita ad allargare lo sguardo: da quello artistico a quello spirituale per meglio cogliere il mistero della Chiesa. Al termine dell’Angelus, il Papa ringrazia quanti si spendono per costruire la pace nei Paesi che vivono crescenti ostilità.

    Il Papa all'Angelus nel giorno dei defunti: "Dio non perde nessuno"

    "La preoccupazione di Dio di non perdere nessuno, infatti, la conosciamo dall'interno ogni volta che la morte sembra farci perdere per sempre una voce, un volto, un mondo intero", ha detto Leone. Visitare i cimiteri è un gesto che "interrompe la frenesia del fare". Appelli per Sudan e Tanzania.

    Il Papa: nel mondo che soffre per le guerre diventiamo costruttori di fraternità

    Prima dell'Angelus, Leone XIV ricorda la “grande festa” a cui la famiglia umana è destinata, in contrasto con i drammi sofferti oggi in tutto il mondo e rivolge il suo saluto alla delegazione della Chiesa d’Inghilterra, a Roma per la proclamazione a Dottore della Chiesa di Newman.

    Leone XIV: "Solo la pace è santa. Basta guerre con i loro cumuli di morti, basta!"

    Il Papa al Colosseo conclude l'evento "Osare la pace", l'Incontro internazionale organizzato dalla Comunità di Sant'Egidio alla presenza dei leader religiosi di tutto il mondo. Tra testimonianze, canti, meditazioni, il Pontefice esorta a pregare uniti: "Chi non prega abusa della religione, persino per uccidere".

    Il Papa all'Angelus prega per le zone di guerra: "Ci si impegni nel dialogo e nel negoziato"

    Medio Oriente, Palestina, Israele, la martoriata Ucraina, il Myanmar: sono le regioni che il Papa all'Angelus ricorda con particolare apprensione. Torna a chiedere fiducia nella diplomazia "astenendosi da azioni e reazioni violente".

    News più lette