Consenso Cookie

Questo sito utilizza servizi di terze parti che richiedono il tuo consenso. Scopri di più

Vai al contenuto
Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (16 dicembre 2025)
Advertisement
  • Il Papa: "La Pasqua ci dice che tutto andrà bene. E questa non è un'illusione"

    "In queste settimane di apprensione per la pandemia che sta facendo soffrire tanto il mondo, tra le tante domande che ci facciamo, possono essercene anche su Dio: che cosa fa davanti al nostro dolore? Dov’è quando va tutto storto? Perché non ci risolve in fretta i problemi?" Sono le domande che tutti noi ci stiamo facendo e che papa Francesco ha pronunciato all'inizio della catechesi di questa mattina, 8 aprile, trasmessa in diretta streaming dalla Biblioteca di Palazzo Apostolico.

    Ad aiutarci nella lettura di questo tempo presente è "il racconto della Passione di Gesù, che ci accompagna in questi giorni santi. Anche lì, infatti, si addensano tanti interrogativi". [...] "Quando Gesù muore, il centurione romano che non era credente, non era ebreo ma era un pagano, che lo aveva visto soffrire in croce e lo aveva sentito perdonare tutti, che aveva toccato con mano il suo amore senza misura, confessa: «Davvero quest’uomo era Figlio di Dio» (Mc 15,39)".

    E dunque qual è il vero volto di Dio oggi? Si chiede Francesco. "Non dimentichiamo, fratelli e sorelle, che la croce è la cattedra di Dio. Ci farà bene stare a guardare il Crocifisso in silenzio e vedere chi è il nostro Signore: è Colui che non punta il dito contro qualcuno, neppure contro coloro che lo stanno crocifiggendo, ma spalanca le braccia a tutti; [...] che non ci tratta da estranei, ma prende su di sé il nostro male, prende su di sé i nostri peccati. E questo, per liberarci dai pregiudizi su Dio, guardiamo il Crocifisso. E poi apriamo il Vangelo. In questi giorni, tutti in quarantena e a casa, chiusi, prendiamo queste due cose in mano: il Crocifisso, guardiamolo; e apriamo il Vangelo. Questa sarà per noi – diciamo così – come una grande liturgia domestica, perché in questi giorni non possiamo andare in chiesa. Crocifisso e Vangelo!".

    "Dio è onnipotente nell’amore - continua Francesco -, e non in altro modo. È la sua natura, perché è fatto così. Egli è l’Amore.

    Tu potresti obiettare: “Che me ne faccio di un Dio così debole, che muore? Preferirei un dio forte, un Dio potente!”. Ma sai, il potere di questo mondo passa, mentre l’amore resta. Solo l’amore custodisce la vita che abbiamo, perché abbraccia le nostre fragilità e le trasforma. È l’amore di Dio che a Pasqua ha guarito il nostro peccato col suo perdono, che ha fatto della morte un passaggio di vita, che ha cambiato la nostra paura in fiducia, la nostra angoscia in speranza. La Pasqua ci dice che Dio può volgere tutto in bene. Che con Lui possiamo davvero confidare che tutto andrà bene. E questa non è un’illusione, perché la morte e resurrezione di Gesù non è un’illusione: è stata una verità! Ecco perché il mattino di Pasqua ci viene detto: «Non abbiate paura!» (cfr Mt 28,5). E le angoscianti domande sul male non svaniscono di colpo, ma trovano nel Risorto il fondamento solido che ci permette di non naufragare".

    "Fratelli e sorelle - ha concluso il Pontefice -, apriamogli tutto il cuore nella preghiera, questa settimana, questi giorni: con il Crocifisso e con il Vangelo. Non dimenticatevi: Crocifisso e Vangelo. La liturgia domestica, sarà questa. Apriamogli tutto il cuore nella preghiera, lasciamo che il suo sguardo si posi su di noi e capiremo che non siamo soli, ma amati, perché il Signore non ci abbandona e non si dimentica di noi, mai".

    A questo link il testo integrale della catechesi di papa Francesco.

    News correlate

    Il Papa: serve conversione ecologica. L'uomo sia custode del Creato, non devastatore

    All’udienza generale, Leone XIV spiega che la speranza cristiana “risponde alle sfide cui oggi l’intera umanità è esposta sostando nel giardino in cui il Crocifisso è stato deposto come un seme, per risorgere e portare frutto”.

    Il Papa: la fraternità non è un sogno impossibile. Ci libera da egoismi, odio e prepotenze

    Leone XIV nella catechesi dell’udienza generale ricorda che la fraternità, grande sfida dell’umanità, non è scontata: guerre, tensioni e odio lo mostrano. Credendo in Cristo risorto si sperimenta la vera fratellanza e si impara a vivere secondo il comandamento dell’amore.

    Il Papa: la Chiesa non tollera l'antisemitismo e lo combatte a motivo del Vangelo

    Leone XIV dedica al dialogo interreligioso la catechesi dell'udienza generale in piazza San Pietro. Rievoca le radici ebraiche del cristianesimo e suggerisce una serie di temi su cui tutte le religioni possono lavorare insieme: ecologia, lotta all’estremismo, Intelligenza Artificiale.

    Il Papa: Cristo guarisce la tristezza, malattia invasiva e diffusa del nostro tempo

    L’esperienza dei discepoli di Emmaus insegna che quando “la desolazione” prende “possesso del cuore”, il Risorto ci fa cambiare “radicalmente la prospettiva, infondendo la speranza”. “La storia ha ancora molto da sperare in bene".

    Il Papa: ruoli e potere non danno felicità, Cristo unica risposta ai desideri del cuore

    Oltre 60mila fedeli oggi in Piazza San Pietro e nelle aree limitrofe per l'udienza generale di Leone XIV che nella sua catechesi indica "Gesù morto e risorto" come Colui che si fa "compagno" di "viaggio" nel "faticoso, doloroso, misterioso" cammino della vita.

    Leone XIV: Dio si fa vicino nelle fatiche quotidiane, nessuna ferita è per sempre

    Durante l’udienza generale dell’8 ottobre, Papa Leone XIV ha offerto una catechesi sulla risurrezione di Cristo, ricordando che Dio cammina al nostro fianco anche nei momenti più difficili. “Nessuna ferita è per sempre”: un invito a riconoscere il Risorto nella vita quotidiana e a pregare per la pace.

    News più lette