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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (13 dicembre 2025)
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  • Regina Coeli

    Dopo l'Angelus il Papa prega per i nonni e gli anziani, ricorda le vittime delle piogge in Cina e benedice i Giochi Olimpici

    "Abbiamo appena celebrato la Liturgia in occasione della Prima Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani - ha detto Papa Francesco domenica mattina al termine della preghiera dell'Angelus in piazza San Pietro -. Un applauso a tutti i nonni, a tutti! Nonni e nipoti, giovani e anziani insieme hanno manifestato uno dei volti belli della Chiesa e hanno mostrato l’alleanza tra le generazioni. Invito a celebrare questa Giornata in ogni comunità e ad andare a trovare i nonni e gli anziani, quelli che sono più soli, per consegnare loro il mio messaggio, ispirato alla promessa di Gesù: “Io sono con te tutti i giorni”. Chiedo al Signore che questa festa aiuti noi che siamo più avanti negli anni a rispondere alla sua chiamata in questa stagione della vita, e mostri alla società il valore della presenza dei nonni e degli anziani, soprattutto in questa cultura dello scarto. I nonni hanno bisogno dei giovani e i giovani hanno bisogno dei nonni: devono colloquiare, devono incontrarsi! I nonni hanno la linfa della storia che sale e dà forza all’albero che cresce. Mi viene in mente – credo che l’ho citato una volta – quel passo di un poeta: “Tutto quello che l’albero ha di fiorito viene da quello che è sotterrato”. Senza il dialogo tra i giovani e i nonni, la storia non va avanti, la vita non va avanti: c’è bisogno di riprendere questo, è una sfida per la nostra cultura. I nonni hanno diritto a sognare guardando i giovani, e i giovani hanno diritto al coraggio della profezia prendendo la linfa dai nonni. Per favore, fate questo: incontrare nonni e giovani e parlare, colloquiare. E farà felici tutti".

    Le inondazioni in Cina

    La conta delle vittime aumenta di giorno in giorno e mancano all’appello ancora alcune persone che risultano disperse. La televisione di Stato cinese riferisce di oltre 3 milioni di cittadini colpiti dalle piogge torrenziali e di 376mila evacuati. La città in ginocchio è Zhengzhou, capoluogo della provincia dell’Henan, da dove sono arrivate le immagini sconvolgenti di viali trasformati in fiumi che hanno trascinato con furia veicoli e persone, e di vagoni della metropolitana con passeggeri all'interno, semi sommersi dall'acqua. Come aveva fatto già per la Germania, devastata da una catastrofica alluvione nel Nordreno Vestfalia e Renania Palatinato, Francesco all’Angelus non può fare a meno di pregare per questa ennesima catastrofe e per la popolazione che ne paga le conseguenze.

    Nei giorni scorsi, piogge torrenziali hanno colpito la città di Zhengzhou nella provincia dell’Henan, in Cina, causando devastanti inondazioni. Prego per le vittime e le loro famiglie ed esprimo la mia vicinanza e solidarietà a tutti coloro che soffrono per questa calamità.

    Diga Yihetan a rischio crollo

    La città di oltre 10 milioni di abitanti, accanto al fiume Giallo, è praticamente sommersa. Gli esperti parlano di una bomba d'acqua mai vista prima, che ha fatto cadere, tra martedì e mercoledì scorsi, oltre 640 mm di pioggia, ovvero il totale delle precipitazioni che  si registrano in media nell'arco di un anno. A lavoro ci sono 6.000 vigili del fuoco e migliaia di militari e volontari, ma la gente è spaventata. L'esercito cinese ha avvertito che la diga Yihetan a Luoyang, città con sette milioni di persone, è a rischio di crollo "in qualsiasi momento" a causa di una breccia creatasi della lunghezza di venti metri. Il presidente Xi Jinping ha ammesso che "la situazione è estremamente grave" e ha chiesto alle autorità a tutti i livelli di dare la massima priorità alla sicurezza della vita dei cittadini e ai loro beni.

    La benedizione per le Olimpiadi

    Le parole del Papa si caricano invece di speranza, pensando ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 che si sono finalmente aperti venerdì scorso con un anno di ritardo sui piani e nonostante il rischio che potessero essere cancellate, a causa del Covid, anche nella settimana che ha preceduto la cerimonia di inaugurazione.

    In questo tempo di pandemia, questi Giochi siano un segno di speranza, un segno di fratellanza universale all’insegna del sano agonismo. Dio benedica gli organizzatori, gli atleti e tutti coloro che collaborano per questa grande festa dello sport!

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