Consenso Cookie

Questo sito utilizza servizi di terze parti che richiedono il tuo consenso. Scopri di più

Vai al contenuto
Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (13 dicembre 2025)
Advertisement
  • Il Vescovo di Como all'apertura del Sinodo diocesano: Misericordia, architrave della Chiesa

    Si è aperto ieri, domenica 12 gennaio, «Festa del Battesimo del Signore», l’XI Sinodo della diocesi di Como. Alle 15 l’intera Chiesa di Como si è riunita nella Cattedrale per il solenne rito di apertura dell’XI Sinodo diocesano, attorno al tema «Testimoni e annunciatori della misericordia di Dio».

    Nell'omelia, mons. Oscar Cantoni, Vescovo della diocesi comasca, ha fatto riferimento all'evento come ad un "evento di rigenerazione". Quindi la memoria ai passi che hanno preceduto questo Sinodo:

    "Vorrei fare memoria innanzitutto del tempo che ci distanzia dall’ultimo Sinodo celebrato a Como e promosso da monsignor Felice Bonomini nel 1953. Da allora una vera e propria rivoluzione culturale ha cambiato il volto della nostra società e della Chiesa. Il Concilio Vaticano II ha promosso un radicale cambiamento di paradigma, ha cercato di aprire nuove strade, immersi come siamo in un pluralismo sociale e religioso, con cui in antecedenza il cristianesimo non aveva mai avuto la possibilità di confrontarsi".

    "Non possiamo nemmeno far passare sotto silenzio il tentativo, poi sfumato, di celebrare un nuovo Sinodo nel 2002, durante l’episcopato di monsignor Alessandro Maggiolini. Ricordiamo oggi con affetto e gratitudine questo grande vescovo ed Egli dal Cielo certamente intercede per noi perché offriamo il nostro contributo come un fuoco che si propaga, come un roveto ardente che può contagiare questo nostro tempo".

    Un Sinodo - ha ricordato sempre mons. Cantoni - richiede anche una "santa audacia evangelica":

    "Abbiamo bisogno però di rivestirci innanzitutto di una santa audacia evangelica per fare del nostro Sinodo una pedana di lancio per proseguire avanti, in obbedienza a ciò che ci chiede il Signore e prestando una particolare attenzione ai “segni dei tempi”.

    La via perseguita dalla Diocesi di Como è così in linea con quanto desiderato e auspicato da Papa Francesco per l'intera Chiesa:

    "Abbiamo lavorato secondo uno stile di sinodalità, che, per dirla con papa Francesco, è ciò che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio".

    "La Chiesa sinodale è, innanzitutto, iniziativa dello Spirito Santo, in quanto è Lui l’attore principale del Sinodo, ma è anche il frutto della nostra comunione fraterna, meta a cui tendere costantemente, mediante le armi della pazienza, del confronto, del dialogo, della stima, del rispetto, della fiducia reciproca, della simpatia e del coraggio. Il tutto condito da una buona dose di umiltà, che permette di giungere a una esperienza diffusa e radicale della accoglienza di tutti e del perdono reciproco, senza le quali la vita della Chiesa e la sua opera pastorale si bloccherebbe".

    "Vogliamo essere persone capaci di parlare di Dio agli uomini del nostro tempo in un modo più comprensibile, quindi non con formule astratte e disincarnate, ma con la testimonianza della nostra vita, trasmettendo il fuoco che ci anima e la bellezza della vita cristiana. La misericordia riguarda quindi anche la dimensione pubblica, visibile, storica e strutturale della comunità dei credenti. La misericordia diventa così la parola chiave per orientare la vita, la riforma e la missione della Chiesa, la colonna portante del nostro operare".

    Da ieri, 12 gennaio, si è dunque aperto un nuovo capitolo: ora è il tempo delle assemblee plenarie, in calendario fra Como (presso la chiesa di Sagnino) e Morbegno (presso il complesso San Giuseppe). Il secondo appuntamento delle plenarie è già in calendario e si svolgerà proprio a Morbegno, sabato 8 febbraio.

    Leggi l'intera omelia di mons. Oscar Cantoni e segui gli aggiornamenti su Facebook.

    (red)

    News correlate

    Chiesa in Belgio: meno preti, più laici e parrocchie in rete

    Un rapporto dei vescovi fornisce una panoramica quantitativa e qualitativa della vita della comunità ecclesiale e della sua riorganizzazione. Tutte le diocesi sono al lavoro per creare legami collaborativi tra le parrocchie. Meno i preti, sempre più laici ricevono forme di missione pastorale.

    COMMENTO

    In che modo la Chiesa in Italia risponde all'invito di Francesco "Tutti, tutti, tutti!"

    Una riflessione dell'agenzia dei vescovi italiani su alcuni punti dibattuti nei media del documento finale del sinodo italiano, in particolare per il punto sulle persone omoaffettive. Accogliere non è approvare, ma riconoscere la dignità di ogni vita.

    COMMENTO

    La profezia del Sinodo italiano: farsi prossimi nella diversità

    Il documento “Lievito di pace e di speranza”, frutto di quattro anni di lavori sinodali in Italia, è stato ratificato lo scorso 25 ottobre con più del 95% dei consensi dagli oltre 800 delegati delle diocesi del Paese riuniti a Roma per la terza Assemblea sinodale italiana.

    Assemblea sinodale italiana: approvato il documento finale

    Il 25 ottobre delegate e delegati della Chiesa in Italia si sono espressi. Nel testo, frutto del percorso sinodale, sì all'impegno socio politico, no alle discriminazioni sessuali, più attenzione alle vittime di abusi, sì allo studio del tema del diaconato femminile, sì ad una Chiesa partecipata e plurale.

    In 1270 da Como a Roma per il giubileo diocesano

    Il pensiero del vescovo di Como, il card. Oscar Cantoni, al termine del pellegrinaggio giubilare diocesano a Roma che ha visto la partecipazione di 1.270 fedeli, in rappresentanza di tutto il vasto territorio della Chiesa comense.

    Como: polemica tra il sindaco e don Giusto Della Valle

    Un editoriale del sacerdote impegnato con i migranti pubblicato sul bollettino della comunità pastorale di Rebbio-Camerlata fa reagire il sindaco Alessandro Rapinese, che è arrivato ad affermare dalle colonne del quotidiano locale che sarebbe meglio se don Giusto se ne andasse.

    News più lette