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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (14 dicembre 2025)
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  • La missione della Chiesa in Cina passa dal dialogo

    Chierici, laici o religiosi che siano: tutti i discepoli di Cristo hanno la missione, ovunque e in ogni epoca, di essere luce, sale e lievito in mezzo ai popoli, perché vedendo le loro buone opere tutti diano gloria al Padre che è nei cieli. Può essere diversa la missione della Chiesa in Cina?

    Infatti, alcuni osservatori colgono, in tempi recenti, segnali di una certa chiusura della Cina specialmente verso il mondo occidentale, piuttosto che di sereno confronto. Altri si domandano come possa la Santa Sede continuare a fidarsi del dialogo e dei negoziati, invece di adottare un atteggiamento di biasimo e di più aperta critica.

    Da quanto si può evincere dai numerosi interventi della Santa Sede in ambito internazionale, soprattutto nei contesti di conflitto e di crisi, la ragione risiede nella consapevolezza che proprio dove c’è maggiore distanza e rischio di incomprensione, lì il dialogo non solo è opportuno, ma diventa un’opzione necessaria. Oltre a tutto ciò, si deve tener presente che la Chiesa ha una responsabilità di cura specialissima dei propri fedeli, particolarmente quando si trovano in condizione di più acuta sofferenza. Infatti, ciò che per altre istituzioni potrebbe essere interpretato come un segno di “accondiscendenza” o addirittura di “cedimento”, per la Chiesa è un dovere morale ed un segno di forza spirituale, che evidentemente risponde alle esigenze del Vangelo.

    Per compiere questa missione in Cina, la Chiesa non ha bisogno di chiedere privilegi alla politica: ha solo bisogno di essere se stessa in maniera autentica. Infatti, perfino in condizioni eccezionali ed estreme, come quelle nelle quali viene a mancare la necessaria libertà, la Chiesa può trovare il modo di portare avanti la sua missione evangelica.

    D’altronde, in nessuna epoca e in nessun luogo del mondo per la Chiesa sono mancate le difficoltà e le croci. Anzi, si deve constatare che, anche oggi, condizioni ideali non sembrano sussistere neppure nei Paesi democraticamente più avanzati.

    Continua a leggere la riflessione su VaticanNews.

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