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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (13 dicembre 2025)
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  • Nella sede delle Nazioni Unite a Ginevra il Forum mondiale per i rifugiati

    «Veniamo da una decade di migrazioni forzate durante la quale il numero di rifugiati è cresciuto drasticamente» e la priorità, ora e per il prossimo decennio, deve essere quella di «costruire su quanto abbiamo appreso e impegnarci ad agire nel supportare i rifugiati e i paesi e le comunità che li ospitano». Sono le parole con cui Filippo Grandi, Alto commissario dell’Onu per i rifugiati, aprendo oggi il primo forum mondiale per i rifugiati nella sede delle Nazioni Unite a Ginevra.Il vertice — ospitato congiuntamente dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) e dal Governo della Svizzera, e coordinato da Costa Rica, Etiopia, Germania, Pakistan e Turchia — mira a trasformare l’approccio di attori istituzionali, internazionali, privati e civili nel supportare i rifugiati.

    In una nota, l’Unhcr ha ricordato che nel mondo oltre settanta milioni di persone sono costrette a migrare per scappare da guerre, conflitti e persecuzioni. Fra questi, 25 milioni sono rifugiati.
    Il forum, secondo Grandi, è «un’opportunità per dimostrare il nostro impegno collettivo in linea con il Global Compact per i rifugiati e per unirsi nelle ambizioni degli Obiettivi di sviluppo sostenibile senza lasciare nessuno indietro». Il patto globale citato da Grandi, si ricorda, fu approvato un anno fa per fornire agli attori internazionali un quadro di principii e linee guida fondati sulla comune consapevolezza che «senza la cooperazione internazionale, non possono essere realizzate soluzioni sostenibili alle situazioni che coinvolgono i rifugiati».
    In questo quadro, si legge nella nota, l’incontro ginevrino vuole dare aiuto e supporto sotto forma di «assistenza finanziaria, tecnica e materiale, cambiamenti legali e nelle politiche per agevolare una maggiore inclusione dei rifugiati nelle società», oltre a creare luoghi di reinsediamento e possibilità di ritorno sicuro per i rifugiati.

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