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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (20 dicembre 2025)
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  • Papa: Regno di Dio cresce con la docilità, non con gli organigrammi

    Perché il Regno di Dio cresca, il Signore richiede a tutti la docilità. E’ l’esortazione che Papa Francesco ha rivolto ai fedeli nella Messa mattutina a Casa Santa Marta. Il Pontefice ha quindi messo in guardia dal concentrarsi troppo sulle strutture e gli organigrammi. Il Regno di Dio, ha ammonito, non è fisso ma in cammino. Il servizio di Alessandro Gisotti:

    Beati coloro che “camminano nella Legge del Signore”. Papa Francesco ha iniziato la sua omelia sottolineando che la Legge non è solo per studiarla, ma per “camminarla”.

    Il Regno di Dio non è una struttura fissa, è sempre in cammino

    La Legge, ha aggiunto, “è per la vita, è per aiutare a fare il Regno, a fare la vita”. Oggi, ha soggiunto il Papa, il Signore “ci dice che anche il Regno è in cammino”:

    “Cosa è il Regno di Dio? Eh, forse il Regno di Dio è una struttura tutta ben fatta, tutto in ordine, organigrammi ben fatti, tutto … e quello che non entra lì, non è nel Regno di Dio. No. Con il Regno di Dio accade lo stesso che può accadere con la Legge: il ‘fissismo’, la rigidità … La legge è per camminarla, il Regno di Dio è in cammino. Non è fermo. Di più: il Regno di Dio ‘si fa’ tutti i giorni’”.

    Gesù, ha ripreso il Papa, parla nelle sue parabole di “cose della vita quotidiana”: il lievito che “non rimane lievito”, perché alla fine “si mescola con la farina”, è quindi “in cammino e fa il pane”. E poi il seme che “non rimane seme” perché “muore e dà vita all’albero”. “Lievito e seme – ha osservato Francesco – sono in cammino per fare qualcosa”, ma per fare questo “muoiono”. “Non è un problema di piccolezza, è piccolo, è poca cosa, o cosa grande. E’ un problema – ha rilevato il Pontefice – di cammino, e nel cammino succede la trasformazione”.

    Perché il Regno di Dio cresca, dobbiamo essere docili allo Spirito Santo

    Uno che vede la Legge e non cammina, ha avvertito, ha un atteggiamento fisso, “un atteggiamento di rigidità”:

    “Qual è l’atteggiamento che il Signore chiede da noi, perché il Regno di Dio cresca e sia pane per tutti e abitazione, anche, per tutti? La docilità. Il Regno di Dio cresce con la docilità alla forza dello Spirito Santo. La farina lascia di essere farina e diventa pane, perché è docile alla forza del lievito, e il lievito si lascia impastare con la farina … non so, la farina non ha sentimenti, ma lasciarsi impastare si può pensare che c’è qualche sofferenza lì, no? E poi, si lascia cucinare, no? Ma, anche il Regno … ma il Regno cresce così, e poi alla fine è pasto per tutti”.

    “La farina è docile al lievito”, cresce e il Regno di Dio “è così”. “L’uomo e la donna docili allo Spirito Santo – ha affermato il Papa – crescono e sono dono per tutti. Anche il seme è docile per essere fecondo, e perde la sua entità di seme e diventa un’altra cosa, molto più grande: si trasforma”. Così è il Regno di Dio: “in cammino”. In cammino “verso la speranza”, “in cammino verso la pienezza”.

    Il rigido ha solo padroni, ma non ha un padre

    Il Regno di Dio, ha detto ancora, “si fa tutti i giorni, con la docilità allo Spirito Santo, che è quello che unisce il nostro piccolo lievito o il piccolo seme alla forza, e li trasforma per far crescere”. Se invece non camminiamo, diventiamo rigidi e “la rigidità ci fa orfani, senza Padre”:

    “Il rigido soltanto ha padroni, non un padre. Il Regno di Dio è come una madre che cresce e feconda, si dona se stessa perché i figli abbiano pasto e abitazione, secondo l’esempio del Signore. Oggi è un giorno per chiedere la grazia della docilità allo Spirito Santo. Tante volte noi siamo docili ai nostri capricci, ai nostri giudizi. ‘Ma, io faccio quello che voglio …’ … Così non cresce il Regno, non cresciamo noi. Sarà la docilità allo Spirito Santo che ci farà crescere e trasformare come il lievito e il seme. Che il Signore ci dia a tutti la grazia di questa docilità”.

    (Da Radio Vaticana)

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