Consenso Cookie

Questo sito utilizza servizi di terze parti che richiedono il tuo consenso. Scopri di più

Vai al contenuto
Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (19 dicembre 2025)
Advertisement
  • Papa a Santa Marta: farsi piccoli, per ascoltare voce del Signore

    Il Signore ci ha scelti, si è “immischiato con noi nel cammino della vita” e ha dato “Suo Figlio, e la vita del Suo Figlio, per il nostro amore”. Richiamandosi all’odierna Prima Lettura tratta dal Deuteronomio, in cui Mosè dice che Dio ci ha scelti per essere il suo popolo particolare fra tutti i popoli della terra, Francesco spiega come si lodi Dio perché “nel cuore di Gesù ci dà la grazia di celebrare con gioia i grandi misteri della nostra salvezza, del Suo amore per noi”, celebrando cioè “la nostra fede”. In particolare il Papa si sofferma due parole contenute nel brano: scegliere e piccolezza. Riguardo alla prima, prosegue, non siamo stati noi “a scegliere Lui”, ma è Dio che si è fatto “prigioniero di noi”:

    Si è legato alla nostra vita, non può staccarsi. Ha giocato forte! E rimane fedele in questo atteggiamento. Siamo stati scelti per amore e questa è la nostra identità. ‘Io ho scelto questa religione, ho scelto …’: no, tu non hai scelto. E’ Lui che ha scelto te, ti ha chiamato e si è legato. E questa è la nostra fede. Se noi non crediamo questo, non capiamo cosa sia il messaggio di Cristo, non capiamo il Vangelo”.

    Per la seconda parola, piccolezza, ricorda come Mosè specifichi che il Signore ha scelto il popolo d’Israele perché è “il più piccolo di tutti i popoli”:

    Si è innamorato della nostra piccolezza e per questo ci ha scelti. E Lui sceglie i piccoli: non i grandi, i piccoli. E Lui si rivela ai piccoli: ‘Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli’. Lui si rivela ai piccoli: se tu vuoi capire qualcosa del mistero di Gesù, abbassati: fatti piccolo. Riconosci di essere nulla. E non solo sceglie e si rivela ai piccoli, ma chiama i piccoli: ‘Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi: io vi darò il ristoro’. Voi che siete i più piccoli – per le sofferenze, per la stanchezza … Lui sceglie i piccoli, si rivela ai piccoli e chiama i piccoli. Ma i grandi non li chiama? Il suo cuore è aperto, ma la voce i grandi non riescono a sentirla perché sono pieni di se stessi. Per ascoltare la voce del Signore, bisogna farsi piccoli”.

    Così, dunque, si arriva al mistero del cuore di Cristo, che non è - come “qualcuno dice”, ricorda Francesco - una “immaginetta” per i devoti: il cuore trafitto di Cristo è “il cuore della rivelazione, il cuore della nostra fede perché Lui si è fatto piccolo, ha scelto questa via”. Quella di umiliare se stesso e annientarsi “fino alla morte” sulla Croce: è - sottolinea il Pontefice - “una scelta verso la piccolezza perché la gloria di Dio possa essere manifesta”. Dal corpo di Cristo trafitto dalla lancia del soldato “uscì sangue e acqua”, rammenta il Papa, e “questo è il mistero di Cristo”, nell’odierna celebrazione di un “cuore che ama, che sceglie, che è fedele” e “si lega con noi, si rivela ai piccoli, chiama i piccoli, si fa piccolo”:

    “Crediamo in Dio, sì; sì, anche in Gesù, sì … ‘Gesù è Dio?’ – ‘Sì’. Ma il mistero è questo. Questa è la manifestazione, questa è la gloria di Dio. Fedeltà nel scegliere, nel legarsi e piccolezza anche per se stesso: diventare piccolo, annientarsi. Il problema della fede è il nocciolo della nostra vita: possiamo essere tanto, tanto virtuosi ma con niente o poca fede; dobbiamo incominciare da qui, dal mistero di Gesù Cristo che ci ha salvato con la sua fedeltà”.

    La preghiera finale è perché il Signore ci conceda la grazia di celebrare nel cuore di Gesù Cristo “le grandi gesta, le grandi opere di salvezza, le grandi opere della redenzione”.

    Giada Aquilino (RadioVaticana)

    News correlate

    Papa Francesco a Santa Marta: "Testardi ma non nell'anima"

    Così nella Messa celebrata a Casa Santa Marta prende spunto dalla Lettura odierna che narra la conversione di Paolo sulla via verso Damasco per far comprendere il valore della docilità e dell'apertura del nostro cuore alla voce di Dio.

    Sei anni fa la prima omelia di Papa Francesco a Casa Santa Marta

    Subito dopo l'elezione, Papa Francesco sceglie di risiedere nella Domus Sanctae Marthae nella cui cappellina inizia a celebrare le Messe invitando gruppi di fedeli.

    Papa Francesco: i cristiani non siano ipocriti con l’anima truccata

    Durante la Messa celebrata nella cappella della Casa Santa Marta, il Pontefice commenta la prima Lettura, tratta dal libro del profeta Isaia (Is 58,1-9a), e spiega “la differenza che c’è nella nostra vita fra il reale e il formale”, condannando ogni forma di ipocrisia.

    no_image

    "Sono forse io custode di mio fratello?"

    Nella messa mattutina di Santa Marta, il Papa rivolge ad ognuno di noi le domande che il Signore fece ad Adamo e a Caino. "Dove sei? Dov'è tuo fratello?" Domande scomode e imbarazzanti che non vogliono però "risposte di compromesso".

    Papa Francesco a Santa Marta: con l’Annunciazione “tutto cambia, la storia si capovolge”

    Un passo del Vangelo di Luca (Lc 1,26-38) “difficile da predicare”, in cui il “Dio delle sorprese” muta il destino dell’uomo. Così il Papa ha definito il mistero dell’Annunciazione, al centro dell’omelia della Messa celebrata oggi a Santa Marta.

    Papa Francesco a Santa Marta: no alla lista dei prezzi per i Sacramenti

    Durante la Messa celebrata a Santa Marta, il Pontefice commenta l’episodio evangelico della “purificazione del tempio” e invita tutti a riflettere sullo zelo e il rispetto che riserviamo oggi alle “nostre chiese”.

    News più lette