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  • Pasqua, sale l’allerta sicurezza: i cattolici collaborano con la polizia

    Lahore (AsiaNews) – I volontari della Chiesa pakistana collaborano con i funzionari della polizia locale, per mettere a punto speciali misure di sicurezza atte a prevenire eventuali attacchi alla comunità cattolica in occasione della Pasqua. “Siamo all'erta. Consideratevi personale di sicurezza, proteggete voi stessi e gli altri, siate cordiali e collaborate con gli agenti”. È l’appello che il catechista Sarfraz Victor ha rivolto ieri ai fedeli, al termine della messa domenicale nella cattedrale del Sacro Cuore di Lahore.

    L'annuncio è stato fatto a pochi giorni di distanza dalla riunione della squadra di sicurezza della cattedrale con l'ispettore generale della polizia del Punjab. I partecipanti hanno discusso la protezione delle chiese della città, in seguito all'attacco suicida che il 14 marzo ha ucciso 11 persone, tra cui sei poliziotti, nella città di Raiwind, alla periferia di Lahore. L'anno scorso, le autorità hanno rilasciato la 19enne Noreen Leghari che stava pianificando un attacco suicida ad una chiesa di Lahore durante la Pasqua. Il 27 marzo 2016, domenica di Pasqua, 78 persone sono morte ed oltre 340 rimaste ferite in un attentato che ha colpito uno dei più grandi parchi di Lahore.

    William Arif Khan, che dirige 25 volontari della sicurezza nella cattedrale del Sacro Cuore, afferma che quest’anno verranno prese misure straordinarie: “Nessun visitatore sarà autorizzato all’ingresso senza una carta d'identità nazionale; sarà perseguito ogni parrocchiano che porterà alla messa una persona non cristiana; l'uso di smartphone o social media sarà proibito all'interno dei locali della chiesa”. “Durante questa Pasqua, unità d’élite della polizia svolgeranno sopralluoghi nelle chiese”, dichiara Khan ad AsiaNews, aggiungendo che la sua squadra sarà addestrata dalla polizia prima del Venerdì Santo. “I volontari in possesso di armi regolarmente registrate già partecipano armati alle messe – prosegue – Tuttavia, quelli senza licenza non possono fare molto per catturare un terrorista infiltrato. Perciò, abbiamo chiesto alla polizia di rilasciare i permessi al fine di proteggere le chiese”.

    I leader della Chiesa chiedono da tempo l'attuazione della sentenza del 2014 da parte della Corte suprema del Pakistan, che dispone la costituzione di un Consiglio nazionale dei diritti delle minoranze e la formazione di una speciale task force di polizia per proteggere i loro luoghi di culto. Lo scorso 16 marzo, in rappresentanza delle chiese cattoliche nella capitale federale Islamabad, circa 70 persone hanno incontrato l’ispettore generale della polizia locale Azam Taimoori (foto), per discutere la sicurezza degli edifici.

    Samuel Pyara, presidente dell’Implementation Minority Rights Forum (Imrf), dichiara: “Il governo del Punjab deve ancora attuare alcune procedure operative standard, tra cui l'installazione di cancelli e l'invio di cecchini nelle chiese. Sporgeremo denuncia per vilipendio alla Corte, se continueranno ad ignorare il verdetto”. “Alcune delle maggiori preoccupazioni per le chiese di Islamabad – prosegue Pyara – sono rappresentate dalle irregolarità della polizia. La maggior parte degli agenti in servizio invece di proteggere i fedeli, sono occupati con i loro telefoni. Inoltre, gli edifici della Chiesa sono esentati dal progetto che ha disposto l’installazione di telecamere di sicurezza in diversi luoghi della città”.

    Kamran Chaudhry - AsiaNews

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