Consenso Cookie

Questo sito utilizza servizi di terze parti che richiedono il tuo consenso. Scopri di più

Vai al contenuto
Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (13 dicembre 2025)
Advertisement
  • Rapporto Onu sulla fame nel mondo. Santa Sede: fare di più e crescere in solidarietà

    "L’umanità non ha fatto sufficientemente il suo dovere per i fratelli più poveri”. Con queste parole mons. Fernando Chica Arellano, Osservatore permanete presso l’organizzazione Onu per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), presso il Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (Ifad) e presso il Programma alimentare mondiale (Pam), commenta il rapporto 2019 sullo stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo. Il documento è stato presentato ieri a New York da cinque agenzie delle Nazioni Unite: Fao, Ifad, Unicef (Fondo per l’infanzia), Wfp (Programma alimentare mondiale) e Oms (Organizzazione mondiale della sanità). Il rapporto rientra nel monitoraggio dei progressi verso il secondo obiettivo di sviluppo sostenibile (SDG) – “Fame Zero” – che mira a sconfiggere la fame, promuovere la sicurezza alimentare e porre fine a tutte le forme di malnutrizione entro il 2030.

    I numeri della crudeltà della fame

    Per il terzo anno consecutivo, la fame nel mondo non accenna a calare: nel 2018, circa 820 milioni di persone non hanno avuto cibo a sufficienza, rispetto agli 811 milioni dell’anno precedente. I bambini con basso peso alla nascita sono 20,5 milioni (1 su 7), i piccoli al di sotto dei 5 anni affetti da malnutrizione cronica sono 148,9 milioni e quelli che soffrono di malnutrizione acuta sono 49,5 milioni. La fame, in modo particolare, sta aumentando nei Paesi in cui la crescita economica è in ritardo, soprattutto quelli a medio reddito e quelli dediti prevalentemente al commercio internazionale di materie prime. Il rapporto delle Nazioni Unite evidenzia, inoltre, che nel mondo aumentano sovrappeso e obesità, in particolare tra i bambini in età scolare e gli adulti; e che le probabilità di insicurezza alimentare sono più alte tra le donne rispetto agli uomini in tutti i continenti, con il maggiore divario in America Latina. “Il rapporto – prosegue nell’intervista concessa a Vatican News mons. Fernando Chica Arellano – ci sta dicendo che le persone che stanno dietro a questi numeri non hanno né un presente sereno né un futuro luminoso”. “La comunità internazionale veramente dovrebbe fare di più – rimarca – manca la volontà, soprattutto nel togliere le cause dovute all’uomo, come i conflitti, la crisi economica e i cambiamenti climatici”.

    Continua a leggere su VaticanNews.

    News correlate

    Al Centro di Ecologia integrale di Caritas Ticino, un convegno a 10 anni dall'enciclica "Laudato si’"

    A Sant’Antonino, il 26 settembre, il Centro Laudato si’ di Caritas Ticino convegno per i 10 anni dell’enciclica di Papa Francesco. Due sessioni con esperti e giornalisti per riflettere su ecologia integrale, società e futuro sostenibile. Partecipazione gratuita su iscrizione. Qui interviste di approfondimento.

    Da Medjugorje al mondo, lottando contro la fame. L'antenna ticinese di Mary's meals

    Domani, l'associazione porterà la sua testimonianza alle 9.30 durante la S. Messa a Gerra Piano e alle 17.30, lo stesso giorno, a Cugnasco.

    Locarno: i 100 presepi di don Alberto Ferrara in mostra al Centro Sacra Famiglia

    Il 27 dicembre, l'apertura ufficiale della mostra, che resterà visitabile fino al 30 dicembre. Le offerte andranno a favore dell'associazione di don Alberto "Shalom", attiva a Winterthur a favore di persone in stato di necessità. Le voci dei locarnesi coinvolti nel progetto.

    Dal 18 al 25 gennaio la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani. Gli appuntamenti in Ticino

    Quest’anno, la celebrazione ecumenica cantonale per l’unità dei cristiani, organizzata dalla Comunità di lavoro delle Chiese cristiane nel Canton Ticino, si terrà sabato 22 gennaio alle ore 17.30 nella chiesa prepositurale di S. Stefano a Tesserete.

    Il direttore del Liceo diocesano commenta il Patto educativo

    Lo sguardo di speranza del Papa visto dal professor Alberto Moccetti.

    COMMENTO

    Ezio Aceti, psicologo: il Patto globale inizia dal rapporto con il vicino di casa

    Verso un nuovo umanesimo educandoci al bene reciproco.

    News più lette