Consenso Cookie

Questo sito utilizza servizi di terze parti che richiedono il tuo consenso. Scopri di più

Vai al contenuto
Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (16 dicembre 2025)
Advertisement
  • Scola: "La politica abbandoni dialettiche sterili e ascolti il popolo"

    "La politica, che il Beato Paolo VI definiva come espressione alta di carità, dovrà abbandonare  formalismi e dialettiche sterili, i troppi ossessivi ricorsi alla tecnocrazia e gli appesantimenti burocratici". Lo ha detto il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, in un passaggio dell'omelia di Pasqua. "È necessario - ha aggiunto Scola - che l'imprescindibile arte di governare la cosa pubblica si ponga sempre più in ascolto del popolo, dell'opinione pubblica in senso forte. Sono questi i luoghi da cui emergono quei segni dei tempi che permettono di edificare il nuovo stile di vita civile".

    Nell'omelia il cardinale Scola ha fatto delle riflessioni rivolte a Milano: "Il contributo di noi figli del Risorto nella società plurale sia la testimonianza di una irriducibile tensione alla verità, alla solidarietà, all'eguaglianza e alla giustizia. Milano, il paese e l'Europa tutta, per svolgere il loro compito nel mondo intero, hanno bisogno di un sistema sociale radicato in un equilibrato ed inscindibile rapporto tra diritti, doveri e leggi. Esso può nascere e crescere solo se ogni cittadino ed ogni corpo sociale vivono l'impegno diretto e deciso a dare contenuto pieno alla propria partecipazione alla vita pubblica. Soprattutto non debbono sottrarsi a questo compito le istituzioni di ogni ordine e grado. Qualunque forma potranno assumere in futuro a causa dei cambiamenti in atto, il loro contributo sarà necessario per un'armoniosa vita civile".

    "La risurrezione di Gesù Cristo - ha concluso Scola - è da secoli nelle nostre terre sorgente di speranza affidabile. Non è il passato. Non siamo, come taluni ripetono, in una fase di 'postcristianesimo'. Siamo affidati al Signore misericordioso che non cessa di accompagnare tutti e ciascuno verso il pieno riscatto, ma la risurrezione, per manifestare i suoi effetti, chiede il tempo della storia perché domanda la libertà di ciascuno di noi. I suoi frutti sono come le gemme di primavera. Temono solo le improvvise gelate del nostro cuore".

    News correlate

    Card. Scola e il mistero della vecchiaia: "Saremo sempre con il Signore"

    Nel suo ultimo libro, il cardinale Angelo Scola riflette con sincerità su vecchiaia, sofferenza e morte, viste non come fine, ma come attesa di un nuovo inizio. Con la prefazione di Papa Francesco, è una profonda testimonianza di fede, speranza e gratitudine nel tempo della fragilità. Guarda anche il video integrale dell'intervista.

    Il Presepe pasquale che parla al cuore: un percorso di fede a Morbio Inferiore

    Il Santuario di Santa Maria dei Miracoli ospita un originale “Presepe pasquale”: 13 scene dipinte da Maurizio Galimberti raccontano la Passione e la Resurrezione di Cristo. Un’opera che unisce arte e fede, invitando i pellegrini alla meditazione fino al 15 giugno.

    Pasqua, mons. de Raemy: "Dalla croce alla Risurrezione, il dolore del mondo non è vano".

    Nel suo messaggio l'Amministratore apostolico riflette sulla sofferenza del mondo alla luce della Pasqua. La Croce di Cristo accoglie ogni dolore e colpa, trasformandoli in amore. Anche nel buio, la fede cristiana professa la Risurrezione come destino ultimo, passando però attraverso il mistero della Croce.

    Domenica di Pasqua. Commenti al Vangelo

    I commenti a cura di don Giuseppe Grampa (calendario ambrosiano) e di Dante Balbo (calendario romano).

    COMMENTO

    Dalla Croce al Cuore: il dono d’amore che ci trasforma

    Una riflessione sul sacrificio di Gesù e sul dono della sua vita per l’umanità di Suor Sandra Künzli. Attraverso parole poetiche, un invito a rispondere all'Amore di Dio con il cuore, confidando nella Sua misericordia. Un cammino pasquale di speranza e comunione.

    Per la Custodia di Terra Santa la Colletta del Venerdì Santo è un aiuto indispensabile

    Anche in Ticino le offerte raccolte nelle chiese il 18 aprile andranno a sostegno dei luoghi e della popolazione in Terra Santa. Il Custode fra Patton ci spiega come.

    News più lette