Consenso Cookie

Questo sito utilizza servizi di terze parti che richiedono il tuo consenso. Scopri di più

Vai al contenuto
Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (13 dicembre 2025)
Advertisement
  • Svizzera: la fiducia nelle Chiese diminuisce

    Il fenomeno della secolarizzazione continua ad accentuarsi anche in Svizzera, come rivela una nuova inchiesta condotta dall’Istituto di sociologia pastorale (SPI), istituzione situata a San Gallo e finanziata dalla Chiesa cattolica in Svizzera.

    Parallelamente, diminuisce la fiducia nelle Chiese tradizionali e aumenta la richiesta di uscirne e non più farne parte. Un trend ormai accentuato da diverso tempo e che porta statisticamente all’aumento di coloro che, invece, dicono di non riconoscersi in nessuna confessione religiosa in particolare. Quest’ultimi sarebbero, in totale, il 34,8 per cento della popolazione. Vi si aggiungono il 30,8 per cento di persone, residenti in Svizzera, che invece continuano a considerarsi cattoliche; il 24,1 per cento, invece, è legato alla Chiesa evangelica riformata. Le altre confessioni religiose sono invece rappresentate dal 5 per cento della popolazione: l’islam per il 2, 9 per cento, l’ebraismo per lo 0,2 per cento e altre forme di religiosità il 2,3 per cento.

    Cambia, rivela lo studio, anche il modo di definire la propria esperienza: non più un attaccamento alla propria fede in senso “religioso”, bensì un’esperienza che viene generalmente definita come “spirituale”.

    Lo studio, inoltre, ha prestato un’attenzione particolare alla dimensione famigliare, concludendo che l’appartenenza religiosa, così come il non riconoscersi in nessuna confessione religiosa, sarebbe un’attitudine che si trasmette principalmente in seno alla famiglia in cui si cresce.

    Infine, lo sguardo dei sociologi al rapporto tra religione e politica. A questo proposito, è chiaro come “l’orientamento religioso si riflette sulle scelte politiche della popolazione”. Tuttavia, “l’interesse del mondo politico per la religione è suscitato soprattutto dai nuovi conflitti politici concernenti temi religiosi e l’identità sociale della gente”. È, in poche parole, dibattendo su temi di attualità che emerge lo schieramento della popolazione per una confessione religiosa o un’altra.

    Cath.ch/red

    News correlate

    Svizzera: le Chiese nazionali vanno verso il fuori gioco?

    Urs Brosi, segretario generale della Conferenza cattolica romana della Svizzera (RKZ), è intervenuto all'Uni di Lucerna nell'ambito del ciclo "La religione è ancora rilevante?" delineando le principali linee della crisi della Chiesa cattolica in Svizzera.

    Chiese in Svizzera: nel 2024 meno uscite di fedeli ma prosegue un lento declino di adesioni

    L'Istituto di sociologia pastorale di San Gallo ha esposto i dati per il 2024. Le uscite formali dalla Chiesa cattolica e riformata sono in nettissimo calo rispetto al 2023 anche se il numero complessivo di fedeli continua a diminuire. Sempre meno i Battesimi e i matrimoni religiosi.

    Festa a Mariastein per il nuovo abate, padre Ziegerer. La fotogallery

    La solenne S. Messa e la benedizione sono state presiedute da mons. Felix Gmür, vescovo di Basilea. Presenti anche diverse autorità politiche, riconoscendo l'importanza dello storico luogo di pellegrinaggio per il Cantone e la Svizzera.

    La carica dei 5'000: chierichetti da tutta la Svizzera in festa a San Gallo

    Oltre 5.000 giovani chierichetti, provenienti da tutta la Svizzera, hanno festeggiato domenica scorsa, dopo 7 anni dall’ultima edizione, lo “Swiss Minifest” di San Gallo, la Festa loro dedicata dall'Ufficio di lingua tedesca per la cura pastorale dei ministranti (Damp).

    Quale futuro per abbazie e monasteri svizzeri: se ne è parlato in una tavola rotonda

    È tempo di reinventarsi. Anche gli ordini antichi possono evolversi. Ma come? Alcuni spunti sono emersi durante le discussioni del 13 agosto presso l'abbazia di Engelberg.

    Diocesi di Losanna, Ginevra e Friburgo: al via uno studio per l’introduzione di un registro digitale del clero

    Ai colleghi della NZZ e poi alla RTS, mons. Charles Morerod ha spiegato che la Diocesi di Losanna, Ginevra e Friburgo sta studiando l’introduzione di un registro digitale che raccolga i dati dei sacerdoti. Il vescovo considera la misura un ulteriore strumento per la prevenzione degli abusi.

    News più lette