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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (11 dicembre 2025)
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  • Svizzera romanda: Corso online con la piattaforma di etica sociale della Chiesa

    di Laura Quadri

    Fondata nel 2015 su incoraggiamento del vescovo di Losanna, Ginevra e Friborgo mons. Charles Morerod, la Piattaforma francofona «Dignité et Développement» ha tra i suoi obiettivi quello di riunire esperti di diverse discipline che possano contribuire a una lettura cristiana della società. Prenderà avvio a questo proposito, il prossimo 3 ottobre, un corso, interamente online e accessibile da chiunque a casa, dal titolo «L’etica sociale cristiana per nutrire la vita» e dedicato all’approfondimento di alcuni aspetti specifici della Dottrina sociale della Chiesa. Il corso, che avrà luogo in alcune date prestabilite lungo il semestre autunnale, è coordinato dalla studiosa ticinese Alessandra Maigre e diretto da Paul Dembinski, fondatore della Piattaforma e professore di economia presso l’Università di Friborgo.

    Professor Dembinski, perché proprio ora un corso sulla Dottrina sociale della Chiesa (DSC)?

    «Con l’insegnamento e la lettura data dalla Chiesa delle grandi sfide sociali –di cui la “Dottrina sociale” è una parte – i cristiani dispongono di un tesoro che può alimentare in senso positivo la loro riflessione e la loro azione. Il problema è che questo tesoro è poco conosciuto. A questo proposito, abbiamo sviluppato un metodo pedagogico che parte dalle situazioni concrete, proponendo otto moduli su cui lavorare via Zoom individualmente o a gruppi nel modo più autonomo possibile. La durata complessiva è di sei mesi; l’invito è esteso a tutti, ma in modo particolare a coloro che si chiedono come poter essere dei buoni cristiani nella loro vita professionale».

    Quale può essere oggi, nel concreto, il contributo della DSC alla società?

    «Da una quindicina di anni, o comunque dal crollo finanziario del 2007-2008, si succedono nel mondo crisi di tutti i tipi, favorendo un’incertezza sistemica. La complessità della situazione ha messo in discussione anche quei punti certi cui ci si rifaceva in ambito economico per prendere delle decisioni. In questo contesto, emerge in tutta la sua forza la Dottrina sociale della Chiesa, che propone non tanto dei modelli da seguire, bensì dei principi per orientare l’azione a livello globale. Essi partono dall’uomo considerato come figlio di Dio, dalla sua dignità inviolabile sin dal concepimento e fino alla sua fine, per culminare nella nozione di bene comune. Tra questi principi troviamo quello di solidarietà, della sussidiarietà, della destinazione universale dei beni, della giustizia, nonché l’attenzione ai poveri e al valore del lavoro, prima ancora che al capitale ottenuto. Tocca poi al singolo decidere nella situazione concreta come metterli in opera. Il corso intende contribuire a questo».

    Come vede il contributo di papa Francesco degli ultimi anni a questi temi?

    «Dal canto suo, papa Francesco ha insistito fortemente su due aspetti chiave. La prima è la questione dell’ecologia integrale che ricorda come non si possa tenere separata la crisi ecologica da quella sociale. Non ci sono, a questo riguardo, delle soluzioni “tecniche”, ma solo delle soluzioni più “umane” che dovranno coinvolgere in prima persona gli esclusi e gli emarginati, i migranti e coloro che sono stati feriti dalla vita. La Dottrina sociale della Chiesa può essere il vademecum per quegli “uomini di buona volontà” – non solamente i cristiani – che intendono impegnarsi in tal senso. Inoltre, il Papa insiste sul “prendersi cura” di ciò che ci circonda: il pianeta, il prossimo, la società. È un principio che alimenta tutti gli altri e che fortunatamente può essere applicato subito, qui ed ora».

    Per iscriversi al corso, entro il 25.9: dignitedeveloppement.ch. Info scrivendo a alessandra.maigre@unifr.ch.

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