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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (15 dicembre 2025)
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  • L'interno della abbazia. © Maurice Page

    Un lungo restauro per l'abbazia di Hauterive

    L'abbazia di Santa Maria di Hauterive, nel Canton Friburgo, subirà un restauro della durata di cinque anni che comprenderà il recupero sia della parte esterna sia di quella interna, al termine del quale l'antico edificio ritroverà tutta la sua bellezza.

    La Fondazione d’Hauterive, proprietaria dell'abbazia dal 1996, si appresta ad avviare il grande cantiere di restauro della chiesa che prevede una spesa di 12,1 milioni di franchi. L'ultima ristrutturazione dell'edificio risale a più di un secolo fa, esattamente tra il 1903 e il 1913.

    La chiesa non è solamente monumento del patrimonio friborghese, ma è anche e soprattutto sede della comunità monastica che si raccoglie in preghiera sette volte al giorno e una di notte, come ha ricordato l’Abate Fra Marc de Pothuau a cath.ch. Il restauro ha l'obbiettivo di restituire ai monaci e ai visitatori un luogo di pace e di bellezza.

    Una spesa di 12,1 milioni di franchi

    Il Consigliere di Stato Georges Godel, Le Conseiller d’Etat Georges Godel ha definito il restauro come un lavoro ambizioso. Dei 12,1 milioni necessari, 6 verranno donati dal piano di rilancio dell'economia friborghese stabilito dal Consiglio di Stato. La "Loterie Romande" stanzierà altri 3 milioni di franchi; mentre Confederazione e cantone contribuiranno ciascuno con altri 800’000 franchi. L'associazione degli amici d'Hauterive e la comunità forniranno altri 800’000 franchi. I rimanenti 700’000 franchi saranno a carico della Fondazione.

    Un restauro necessario

    La Chiesa medievale ha mantenuto globalmente il suo fascino, spiega l'architetto Jean Luc Rime. Ma analizzando l'Abbazia più da vicino, si comprende la necessità di un serio restauro. Il cantiere, che avrà la durata di cinque anni, inizierà dalla parte esterna con il rifacimento delle facciate e del tetto, un miglioramento dell'isolamento termico e la riqualificazione del piazzale, in particolare per permettere l'accesso alle persone disabili.

    Per quanto riguarda l'interno, il restauro riguarderà il recupero di quadri di autori del XV secolo, di vetrate del XIV secolo e di dipinti che risalgono dal XII al XX secolo. Anche l'impianto di riscaldamento verrà cambiato; lavori indispensabili saranno inoltre quelli riguardanti l'illuminazione, la sicurezza e l'elettricità.

    «Restaurare lo spazio interno sarà una sfida delicata. Sarà infatti molto difficile rispettare il carattere monastico del luogo, la conservazione del patrimonio e il desiderio di uno spazio che possa accogliere tutti i fedeli per le celebrazioni», spiega l'Abate.

    Una cappella provvisoria

    Il cantiere sarà incompatibile con l'utilizzo quotidiano della chiesa da parte dei monaci che si sposteranno in una cappella provvisoria allestita all'interno dell'attuale refettorio, nell'ala sud dell'abbazia, che sarà aperta ai visitatori.

    cath.ch/red

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