Consenso Cookie

Questo sito utilizza servizi di terze parti che richiedono il tuo consenso. Scopri di più

Vai al contenuto
Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (13 dicembre 2025)
Advertisement
  • Una teologia al servizio del dialogo e facoltà più aperte a donne e laici

    Qual è il ruolo della teologia nell’attuale trasformazione dei saperi e delle conoscenze? E in che modo questa disciplina può interagire davvero con le dinamiche della società? A queste domande dà risposta il discorso tenuto da Papa Francesco a Napoli, alla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale.

    Due sono gli elementi importanti che debbono essere sottolineati in questo discorso. Il primo è il richiamo alla libertà di ricerca anche in teologia: la «libertà teologica», come la chiama Papa Francesco. Senza la possibilità di sperimentare strade nuove, come viene detto, «non si crea nulla di nuovo e non si lascia spazio alla novità dello Spirito del Risorto». Non si tratta solo di lasciare spazio a quella creatività che è insita in ogni indagine. Parlare di «libertà teologica» significa anche ribadire l’autonomia scientifica dei saperi teologici, ai fini di una loro collocazione, con un ruolo riconosciuto, nell’ambito delle altre discipline e degli altri saperi. Il secondo punto sul quale il Papa insiste – e non è la prima volta – riguarda poi la funzione della teologia. Non si tratta di un sapere astratto. Si tratta di una ricerca che si ricollega strettamente alla comunità in cui si svolge. La teologia, infatti, ha un compito concreto da realizzare, una specifica missione, proprio perché nasce da esigenze concrete. Essa nasce dall’incontro con gli esseri umani in carne e ossa, con i loro bisogni e le loro esigenze, e di questo si fa carico. Perciò deve andare incontro alle persone, e non restare chiusa nelle biblioteche. Perciò dev’essere l’espressione di una «Chiesa in uscita». C’è dunque una motivazione di fondo che guida il lavoro teologico. Fare teologia, come dice Papa Francesco, è «un atto di misericordia ».

    Da qui segue tutta una serie di conseguenze sia per il modo in cui la teologia dev’essere insegnata, sia per quanto riguarda il ruolo specifico che essa deve giocare nella società. L’insegnamento teologico, oltre a essere la base per la formazione dei sacerdoti, deve rivolgersi a tutti coloro che vogliono approfondire il senso della loro vita. Le facoltà teologiche devono aprirsi ancora di più ai laici, alle donne. E infine la teologia dev’essere posta al servizio del dialogo, anzitutto del dialogo interreligioso, e promuovere la costruzione della pace. Si tratta dunque, come potremmo dire, di una «teologia incarnata» che cerca e favorisce l’incontro. Di essa, conclude il Papa, non mancano esempi, anche recenti: come quelli di tutti coloro che hanno testimoniato e stanno testimoniando in tante parti del mondo, spesso a costo della vita, la vitalità e la gioia dell’essere cristiani.

    Prof. Adriano Farbis, Direttore Istituto ReTe, Facoltà di teologia di Lugano

    News correlate

    Diploma per 45 neolaureati della Facoltà di teologia di Lugano

    Il 17 novembre 2025 al LAC la consegna dei titoli agli allievi della FTL che hanno concluso diversi percorsi di studi. La cerimonia si è svolta nell'ambito della consegna di tutti i diplomi di tutte le facoltà e gli istituti della Università della Svizzera italiana. I nomi dei diplomati della FTL

    Cibo, etica e sapienza biblica: il 27 agosto, a Lugano una giornata di studi internazionale

    Al convegno Biblical Wisdom and the Ethics of Eating, alla Facoltà di teologia di Lugano, studiosi internazionali esploreranno come i principi biblici di tutela del creato e ospitalità possano guidare il dibattito odierno su etica alimentare, sostenibilità e relazioni. Con il prof. Marco Menon anticipiamo alcuni punti salienti dell'evento.

    COMMENTO

    Il Sacerdote nel Popolo di Dio: Crisi e rinascita dell’identità

    Una riflessione sulla crisi d’identità sacerdotale. Don Marcin Krzemien - in questo quarto contributo - analizza le cause interiori, i meccanismi di disintegrazione, e propone un cammino di guarigione fondato su relazione, verità, fraternità e ritorno alle fonti della vocazione.

    COMMENTO

    René Roux, rettore della Facoltà di Teologia di Lugano: "Il Papa, prima che teologo, profeta"

    Papa Francesco ha lasciato un’impronta teologica viva e concreta: non da teologo accademico, ma da profeta della misericordia. Ha promosso una teologia missionaria, vicina alla vita reale, alle periferie, ai lontani, riformando gli studi ecclesiastici e invitando al discernimento pastorale.

    Alpi e espressione della religione: un’indagine dall’Austria al Ticino

    Domani alle 18.30 alla Biblioteca Salita dei Frati di Lugano, la presentazione del progetto co-diretto dalla prof.ssa ticinese, insegnante a Monaco, Daria Pezzoli-Olgiati, e con la partecipazione del ricercatore Baldassare Scolari, «Grenzgänge. Religion und die Alpen».

    La Facoltà di teologia di Lugano guarda al «Vicino Oriente»: storico accordo con un ateneo siriano

    L'accordo è stato stipulato grazie alla mediazione della Fondazione Federica Spitzer. Il 31 agosto anche un convegno sulle Chiese Orientali.

    News più lette