Consenso Cookie

Questo sito utilizza servizi di terze parti che richiedono il tuo consenso. Scopri di più

Vai al contenuto
Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (15 dicembre 2025)
Advertisement
  • Unità e fedeltà capisaldi del matrimonio

    È «triste» che «una coppia che vive da tanti anni insieme non fa notizia» mentre «fanno notizia gli scandali, le separazioni, i divorzi»: Papa Francesco ha ricevuto il Tribunale della Rota Romana per l’inaugurazione dell’Anno giudiziario, sottolineando che «questa è la buona notizia: che la fedeltà è possibile» e che «tanti sposi cristiani sono una predica silenziosa per tutti». Unità e fedeltà, ha ribadito, sono «due fondamentali capisaldi» del diritto matrimoniale canonico.

    Ai prelati uditori, officiali, avvocati e collaboratori del tribunale vaticano, che in analoghi appuntamenti aveva esortato ad applicare la sua riforma della nullità matrimoniale, Jorge Mario Bergoglio quest’anno ha posto l’accento sul fatto che «è quanto mai opportuno, anzi, necessario coinvolgere le comunità ecclesiali» nella formazione matrimoniale. Ricordando, in particolare, l’esempio dei santi sposi Aquila e Priscilla, che san Paolo considerava «collaboratori in pieno dell’ansia e del lavoro dell’Apostolo», il Papa ha sottolineato che «i coniugi che vivono il loro matrimonio nell’unità generosa e con amore fedele, sostenendosi a vicenda con la grazia del Signore e con il necessario supporto della comunità ecclesiale, rappresentano a loro volta un prezioso aiuto pastorale alla Chiesa. Infatti, offrono a tutti un esempio di vero amore e diventano testimoni e cooperatori della fecondità della Chiesa stessa».

    «Davvero tanti sposi cristiani sono una predica silenziosa per tutti – ha rimarcato Francesco – una predica “feriale” direi, di tutti i giorni, e dobbiamo purtroppo constatare che una coppia che vive da tanti anni insieme non fa notizia, è triste, mentre fanno notizia gli scandali, le separazioni, i divorzi», ha proseguito citando una sua omelia pronunciata il 25 maggio 2018 a Casa Santa Marta: «Gli sposi che vivono nell’unità e nella fedeltà riflettono bene l’immagine e la somiglianza di Dio. Questa è la buona notizia: che la fedeltà è possibile, perché è un dono, negli sposi come nei presbiteri».

    Nel suo discorso il Papa ha messo in evidenza il fatto che «la società in cui viviamo è sempre più secolarizzata, e non favorisce la crescita della fede, con la conseguenza che i fedeli cattolici fanno fatica a testimoniare uno stile di vita secondo il Vangelo, anche per quanto riguarda il Sacramento del matrimonio».

    In particolare «l’unità e la fedeltà» sono «due fondamentali capisaldi non solo della teologia e del diritto matrimoniale canonico, ma anche e ancor prima dell’essenza stessa della Chiesa di Cristo», che «prima di essere, anzi, per essere obblighi giuridici di ogni unione coniugale in Cristo, devono essere epifania della fede battesimale» e rappresentano la condizione perché il matrimonio «sia validamente contratto».

    Unità e fedeltà, peraltro, «sono due valori importanti e necessari non solo tra i coniugi, ma in generale nei rapporti interpersonali e in quelli sociali. Tutti siamo consapevoli degli inconvenienti che determinano, nel consorzio civile, le promesse non mantenute, la mancanza di fedeltà alla parola data e agli impegni assunti». Unità e fedeltà, infine, devono essere al centro dell’azione pastorale della Chiesa in una «triplice preparazione al matrimonio: remota, prossima e permanente». Anche il diritto matrimoniale, correttamente interpretato, «si pone al servizio della salus animarum e della fede degli sposi» e per questo, ha rimarcato Francesco, le sentenze rotali fanno riferimento alla dottrina cattolica «per quanto riguarda l’idea naturale del matrimonio, con relativi obblighi e diritti, e ancor più per quanto concerne la sua realtà sacramentale».

    Il decano del Tribunale della Rota Romana, monsignor Pio Vito Pinto, che ha introdotto l’udienza, ha presentato al Papa tre persone presenti la cui presenza sottolineava aspetti significativi dell’insegnamento della Chiesa, monsignor José Carballo, segretario della Congregazione vaticana per i religiosi; Antonio Uricchio, rettore dell’Università di Bari intitolata ad Aldo Moro, e Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale del sindacato Confsal.

    «Santità – ha concluso – a gennaio scorso ci avete detto che nostro compito non è solo quello di soccorrere ed accudire le famiglie nei loro fallimenti ma anche assistere e sostenere i pastori in queste sfide epocali, che solo se tutti uniti intorno a voi, Cristo in terra, potremo essere capaci di vincere, divenendo così presupposto di una Chiesa famiglia di famiglie che non temerà il confronto con le culture, le fedi portate dai migranti che bussano alla porta dell’Europa cristiana».

    (Vatican Insider - La Stampa)

    News correlate

    «La crisi matrimoniale capita, dipende poi cosa ne fai»

    La testimonianza di due coppie di sposi, animatori di pastorale familiare.

    Il matrimonio: scelta per uomini coraggiosi e donne veramente libere

    Occorre imparare a sorridere dei propri difetti e di quelli del partner, praticare regolari esercizi di perdono e di accoglienza. Questi sono solo alcuni dei suggerimenti che l’autrice Anna Porchetti rivela ai lettori in Amatevi finché morte non vi separi (Effatà, 2022).

    Giovani coppie verso il matrimonio. In diocesi ripartiti i percorsi

    Con l’inizio del nuovo anno sono ripartiti nei diversi vicariati i percorsi in preparazione al matrimonio cristiano. Ne parliamo con Fabia Ferrari che da decenni accompagna i fidanzati.

    In pieno lockdown un’esperienza online di preparazione al matrimonio

    Don Mario Miclos, che si occupa di preparazione dei fidanzati al matrimonio, racconta di come le difficoltà incontrate nel periodo del Covid abbiano rafforzato il desiderio del «per sempre».

    Giovane coppia di fidanzati ticinesi: "Nonostante la pandemia ci sposiamo"

    La storia di Ivan e Valentina, futuri sposi a luglio. I preparativi a distanza, le videochiamate quotidiane e il desiderio di condividere ogni giorno un momento di preghiera, perché da soli "possiamo fare ben poco".

    Diocesi di Lugano: un nuovo sussidio per introdurre le coppie al matrimonio

    Una novità è in arrivo nella Diocesi di Lugano. La Commissione per la Pastorale della famiglia ha preparato un sussidio, da molti richiesto e atteso, per i Corsi di fidanzati intenzionati a sposarsi in Chiesa. Sarà presentato ufficialmente giovedì 4 aprile alle 20.30 presso il Collegio Pio XII a Lucino/Breganzona.

    News più lette