Il cardinale Kurt Koch, ex vescovo di Basilea, ha commemorato il 75° anniversario della canonizzazione di Fra Klaus von Flüe a Sachseln il 15 maggio 2022. Il santo patrono della Svizzera era soprattutto un costruttore di pace, ha detto.
Salutando la canonizzazione di Fra Nicola 75 anni fa, il cardinale Koch ha ricordato che "la santità non consiste in qualche eroismo inimitabile, ma risiede nella vita quotidiana dei cristiani, a partire da Dio".
Il 15 maggio 1947, Papa Pio XII ha proclamato santo Nicolao della Flüe. 75 anni dopo, il cardinale Koch ha presieduto una messa solenne nel luogo di lavoro di Fra Nicolao a Sachseln, nel cantone di Obvaldo. Nella sua omelia, il cardinale ha ricordato che un santo è una persona che cerca la volontà di Dio nella sua vita ed è disposto ad acconsentire ad essa. La vocazione cristiana alla santità non è né elitaria né egualitaria.
Sono necessarie le "pulizie di primavera"
Attraverso il battesimo, tutte le persone sono chiamate alla santità, ha aggiunto. Il giorno della commemorazione della canonizzazione di Fra Nicolao solleva la questione "se vogliamo diventare sempre più santi". Inoltre, solleva la questione "se siamo veramente 'abitabili' per Dio e quindi ricettivi nei confronti dei nostri simili". Oppure la nostra dimora interiore è così ingombra di affari quotidiani che non c'è spazio per Dio e per le persone?". In questo caso, è necessaria una "pulizia di primavera".
Fra Nicolao, costruttore di pace, e il miracolo di Stans
Senza menzionare la guerra in Ucraina, Kurt Koch ha ricordato che Fra Nicolao è stato un costruttore di pace: "Il miracolo politico di Stans, cioè l'instaurazione della pace nel 1481, non è concepibile senza il miracolo religioso della sua amicizia con Dio al Ranft. Come amico di Dio, era anche amico dell'umanità", ha concluso il cardinale. (cath.ch/kath.ch/rr/mp traduzione catt.ch)
