Ad attenderci nella sua finca Agua fria troviamo Claudina Loaiza e le sue nipoti. Indossa un vestito bianco, colore che mette in risalto la sua pelle scura, tradendo il suo essere afro-colombiana, ma anche le ore e ore passate all’aperto a prendersi cura della terra. Ci ha preparato un bellissimo “mandala” fatto di semi di ogni forma e colore e la tradizionale chicha, bevanda corroborante fatta con la fermentazione del mais. Claudina qui è la capofamiglia e si occupa di tutto. Annesso alla bella casa con grande portico è situato il suo piccolo orto che fornisce la base per l’alimentazione quotidiana ed è il luogo per la replicazione delle sementi tradizionali. Il campo di mais è situato dietro il fitto bosco di manghi, papaie, palmitos, limes e altri alberi ad alto fusto. In un angolo del giardino, in cui scorrazzano le galline e perfino un pavone, Claudina ha allestito un vero e proprio bosco in miniatura, a scopo didattico: serve per illustrare come si fa a creare le condizioni migliori per la crescita vegetale. Al centro è posizionato un piantone, in questo caso di mango e alto circa 10 centimetri. Intorno, in cerchi concentrici ha seminato mais, manioca, fagioli, zucche e altre verdure; ai margini ha messo un palmito che secondo lei, non deve mai mancare. Il principio è che mentre l’albero al centro cresce, è “aiutato e accompagnato” dalle altre colture destinate al consumo famigliare. È un metodo tradizionale e di grande efficacia, e la finca Agua fria ne è la dimostrazione vivente, a giudicare dalla folta macchia di vegetazione che la circonda.Claudina Loaiza è arrivata qui una trentina di anni fa, non dice se in fuga di sua propria volontà o se sotto minaccia. Ha dovuto ricominciare da zero, costruire una baracca e poi coltivare la terra per il sostentamento della sua famiglia. Non è difficile immaginare quanto sia stato faticoso e quanta costanza ci sia voluta perché, oltrepassato il perimetro della sua finca, tutto intorno, il territorio è rimasto come lo ha trovato un tempo: una prateria, un territorio spoglio, deforestato per far posto all’allevamento del bestiame. Oggi però le mandrie non ci sono più perché manca l’erba. Grupo Semillas, partner di progetto di Azione Quaresimale, ha coinvolto Claudina nelle sue attività di formazione per le famiglie contadine della zona. Più volte all’anno ad Agua fria si tengono atelier e incontri sulle tecniche di riforestazione e di coltivazione agrobiologica. Alla fine delle giornate di pratica agricola, le contadine e i contadini ripartono verso le loro fincas con le tasche piene di sementi criolle e convinti che riusciranno a far tornare fertile e produttivo anche la loro terra. Organizzazione partner di progetto La Corporación Grupo Semillas è una ONG che dal 1994 sostiene organizzazioni indigene, afro-colombiane e contadine nei dipartimenti di Cauca e Tolima. I suoi temi sono la protezione e il controllo locale del suolo, la biodiversità, i metodi di produzione sostenibili in agricoltura e la sovranità alimentare.Il progetto di cui fa parte Claudina Loaiza si svolge in cinque comuni nel sud del dipartimento di Tolima, una regione in cui vi sono preoccupanti indicatori di povertà diffusa. La regione è stata gravemente impattata dal conflitto armato, che sta ancora causando molte tensioni territoriali.L'obiettivo del progetto è migliorare la disponibilità di cibo sano e coltivato in fattoria. Questo avviene attraverso l'uso di semi nativi (criolli), l'agroecologia e tecniche di adattamento al mutamento climatico. Allo stesso tempo, Grupo Semillas promuove i diritti della popolazione contadina, la protezione dell'acqua, la cura e la conservazione delle sementi e dei suoli e lo sviluppo di un concetto energetico comunitario.Il progetto raggiunge circa 390 famiglie contadine (circa 1’400 persone delle quali più della metà sono donne) e interagisce con 36 organizzazioni e/o comunità. di Daria Lepori
