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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (16 dicembre 2025)
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  • "Cresce i figli, dare gioia e aiutare il prossimo"

    Volti in foto con un cartello tra le mani  che riporta una frase scritta forse  di getto. Si presentano così nei social  i protagonisti de #LaMiaMissione,  l’azione mondiale proposta dalla  Chiesa cattolica nel mese straordinario  della missione indetto da papa  Francesco (ottobre 2019). Un mese  per riflettere e condividere qual è il  senso dell’essere cristiani. Anche in  Svizzera e in particolare in Ticino ci  sono cristiani e cristiane che condividono  online in questi giorni, nel  profilo facebook della Conferenza  Missionaria della Svizzera italiana, le  loro foto.

    «La nostra missione è crescere  i figli con valori cristiani, per  donare loro un futuro di amore e verità» hanno scritto Mauro e Luana  Silacci di Locarno. I coniugi Silacci  hanno due figli: una ragazza di 13 anni  e un ragazzo di 9. Mauro lavora in  banca, mentre la moglie è casalinga.  «Crescere i figli - spiega Mauro Silacci-  oggi è una sfida epocale. Giorno  dopo giorno incontriamo input  esterni alla famiglia in antitesi con i  valori che desideriamo per i nostri  ragazzi». La complessità della vita di  oggi chiede ai genitori di rispondere  a domande sempre nuove, spesso  anche mediatiche, tecnologiche, che  arrivano dai canali più diversi, irrompono  nei telefonini con proposte  di valori e controvalori. Mauro  sottolinea l’importanza capitale del  dialogo con i figli, dialogo che è discernimento  riguardo a tutti questi  input esterni, negativi o positivi che  siano.

    Poi c’è un altro desiderio. «Ci  piacerebbe che i ragazzi scoprissero  nel cammino della loro vita una verità  che va oltre la nostra capacità immediata  di cogliere la realtà, che è la  verità di Gesù Cristo. Io sono nato in  una famiglia cristiana ma non praticante.  Ad un certo punto, dopo i 30  anni, ho cominciato a cercare un  senso alla vita, un significato che non  trovavo negli aspetti solo immanenti.  Ho capito che doveva esserci un  trascendente, qualcosa che va oltre  ciò che vediamo. La fede mi ha dato  delle risposte». Una fede coltivata,  non lasciata al caso quella di Mauro,  che di recente con Luana è andato in  Israele, nella terra del Vangelo. «Andare  nei luoghi dove Gesù è stato, vedere  dove ha parlato, dove è morto,  dove è risorto, è stato qualcosa di  straordinario», conclude Mauro. 

    Annamaria De Filippis di Rivera è  una mamma e nonna felice di cinque  nipoti. Annamaria alterna la vita  in famiglia al volontariato, in particolare  nella parrocchia di San Nicolao  a Besso. #LaMiaMissione per  Annamaria è ispirata al Vangelo:  «avere attenzione al prossimo» quindi  dedicarsi alla cura delle relazioni,  vera e propria sfida oggi, tra ritmi frenetici  e tecnologia dirompente.  «Desideriamo tutti quanti essere  considerati, essere apprezzati -dice  Annamaria- ma questo nostro desiderio  buono può anche tradursi in  egoismo, per questo mi sono detta  che la mia missione qui dove vivo, in  famiglia, con gli amici, nella comunità  parrocchiale, in ogni luogo o situazione,  deve essere quella dell’attenzione  all’altro, superando l’egoismo  dei miei bisogni, i giudizi e i pregiudizi  che mi porto dentro, per vivere  spontaneamente l’incontro». Una  missione di prossimità quindi.

    Le fa  eco Silvia Belgeri di Locarno che ha  scritto sul cartello dell’iniziativa: «La  mia missione è portare la gioia agli  altri». Silvia dà voce al suo cuore e alla  sua esperienza di anni di insegnamento  quale maestra di scuola  dell’Infanzia a Muralto. In classe ha  incontrato bambini di tante provenienze  culturali. Ha capito in quel  contesto multietnico l’importanza di  portare la gioia, nel senso di avere  un’attenzione a sanare, anche con  un sorriso e una parola chiara, le relazioni  ferite. Lei, Annamaria, Mauro  e Luana ci dicono con i loro messaggi  che la missione si vive anche in  Ticino, nella semplicità di una vita  che vuole essere attenta al bello, al  vero e al buono. 

    Cristina Vonzun

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