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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (14 dicembre 2025)
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  • Eugenio Scalfari

    È morto Eugenio Scalfari. Dialogava con il Papa

    La morte all’età di 98 anni di una delle figure chiave del giornalismo italiano. Creò nel 1976 il giornale che dirigerà per vent'anni. Negli ultimi anni i contatti con Papa Francesco. Mattarella: testimone lucido e appassionato della storia repubblicana. Il cardinale Ravasi: è stato un protagonista della cultura laica.

    Una figura centrale del giornalismo italiano, durante e anche successivamente all'uscita dalla direzione del quotidiano La Repubblica cui il suo nome è indissolubilmente legato. Classe 1924, nato a Civitavecchia, Eugenio Scalfari si è spento a Roma all’età di 98 anni. Il mondo dell'informazione lo ha visto protagonista sin dai suoi primi passi, mondo che ha contribuito profondamente a innovare con le due pubblicazioni che diresse: il settimanale L’Espresso e soprattutto La Repubblica, fondata nel 1976 e portata in pochi anni ai vertici nell’interesse dei lettori. Scalfari non fu solo un giornalista, fu un uomo di cultura a tutto tondo. Pubblicò vari libri a partire dal primo, nel 1998, dal titolo “Il labirinto”.

    Immediate le espressioni di cordoglio nel mondo del giornalismo, della cultura e della politica per la morte di colui che, comunque, è stato un capofila nella sua attività di comunicatore. Tra i primi messaggi, quello del presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, che in una dichiarazione si è detto "particolarmente addolorato per la scomparsa di Eugenio Scalfari giornalista, direttore, saggista, uomo politico, testimone lucido e appassionato della nostra storia repubblicana. Scalfari - continua Mattarella - ha sempre costituito un punto di riferimento coinvolgente per generazioni di giornalisti, intellettuali, classe politica e un amplissimo numero di lettori. Da sempre convinto assertore dell’etica nella società e del rinnovamento nella vita pubblica, si era magistralmente dedicato, negli ultimi tempi, ai grandi temi esistenziali dell’uomo - conclude il capo dello Stato - con la consueta efficacia e profondità di riflessione". “Ricordo con stima e amicizia Eugenio Scalfari, fondatore di Repubblica – scrive in un tweet il cardinale Gianfranco Ravasi – protagonista della cultura laica. Conservo nei miei ricordi il nostro appassionante dialogo del 2013, nel vero spirito del ‘Cortile dei Gentili’, su sfide e futuro dell’informazione”.

    Dopo l’elezione alla cattedra di San Pietro, Papa Francesco ha avuto con Eugenio Scalfari contatti epistolari e un colloquio sui temi del rapporto tra fede e laicità, pubblicato in un volume edito da Einaudi-La Repubblica. Un dialogo, pur se da due posizioni differenti, che ha suscitato l’attenzione del grande pubblico. Proprio in risposta a Eugenio Scalfari, Papa Francesco il 4 settembre 2013 così scriveva fra l'altro su Repubblica all'ideatore del giornale: "La Chiesa, mi creda, nonostante tutte le lentezze, le infedeltà, gli errori e i peccati che può aver commesso e può ancora commettere in coloro che la compongono, non ha altro senso e fine se non quello di vivere e testimoniare Gesù". Il direttore di Civiltà Cattolica, padre Antonio Spadaro, sottolinea: “Mi ha sempre colpito lo stile della sua interlocuzione con il Pontefice”.

    Vatican News

    Leggi anche questo articolo di Avvenire: Il Papa e Scalfari: dialogo che sorprende. Perché un'amicizia non è un'intervista

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