Consenso Cookie

Questo sito utilizza servizi di terze parti che richiedono il tuo consenso. Scopri di più

Vai al contenuto
Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (14 dicembre 2025)
Advertisement
  • È vitale annunciare il Vangelo in tutto il mondo

    E’ necessario che i cristiani annuncino il Vangelo in tutto il mondo, senza paura, come ci testimoniano tanti credenti che subiscono persecuzioni: è questo, in sintesi, quanto ha detto il Papa ricevendo ieri in Vaticano i membri del Comitato per i Rapporti con le Chiese delle “United Bible Societies”, l’Alleanza biblica universale, un'organizzazione fondata nel 1946 che riunisce circa 150 Società Bibliche nazionali con lo scopo di diffondere la Bibbia in tutti i continenti.

    Francesco ha espresso la propria gratitudine a quanti “compiono ogni sforzo per far conoscere il Vangelo, facilitando l’accesso alla Bibbia nelle lingue più diverse” e “attraverso le molteplici forme di comunicazione sociale”. “Siamo servitori della Parola di salvezza - ha detto - che non torna al Signore a vuoto. Lasciarsi quindi ‘ferire’ dalla Parola è indispensabile per esprimere con la bocca ciò che dal cuore sovrabbonda”:

    “Con l’aiuto dello Spirito Santo, dobbiamo nutrirci alla mensa della Parola tramite la lettura, l’ascolto, lo studio e la testimonianza di vita. Noi dedichiamo tempo a coloro che amiamo, e qui si tratta di amare Dio, che ci ha voluto parlare e ci offre parole di vita eterna”.

    E’ giusto - ha affermato - “aspettarci un nuovo impulso alla vita spirituale dall’accresciuta venerazione per la Parola di Dio”, che non va tenuta per se stessi:

    “È vitale che oggi la Chiesa esca ad annunciare il Vangelo a tutti, in tutti i luoghi, in tutte le occasioni, senza indugio, senza repulsioni e senza paura (cfr Esort. ap. Evangelii gaudium, 23). E lo facciamo in obbedienza al mandato missionario del Signore e con la certezza della sua presenza in mezzo a noi fino alla fine del mondo (cfr Mt 28,20)”.

    La Parola di Dio - ha spiegato - "illumina, protegge e difende, guarisce e libera" e “non è incatenata!”: “Per essa molti dei nostri fratelli e sorelle sono in prigione e molti di più hanno versato il loro sangue come testimonianza della loro fede in Gesù Signore”.

    La Parola di Dio è anche Parola di riconciliazione tra i cristiani, ma nello stesso tempo - ha precisato - siamo servitori della Parola di verità:

    “Siamo convinti che «l’unità voluta da Dio può realizzarsi soltanto nella comune adesione all’integrità del contenuto della fede rivelata. In materia di fede, il compromesso è in contraddizione con Dio che è Verità. Nel Corpo di Cristo, il quale è ‘via, verità e vita’ (Gv 14,6), chi potrebbe ritenere legittima una riconciliazione attuata a prezzo della verità?» (Lett. enc. Ut unum sint,18)”.

    Il Papa invita, infine, a camminare insieme affinché la parola si diffonda (cfr At 6,7): “Preghiamo insieme perché «sia fatta la volontà del Padre» (cfr Mt 6,10). Lavoriamo insieme affinché si compia in noi ciò che il Signore ha detto (cfr Lc 1,38)”.

    News correlate

    Leone XIV all'Angelus: "Gesù ci chiede di rischiare nell’amore"

    All’Angelus in piazza S. Pietro, Leone XIV spiega che non è sufficiente compiere "atti religiosi se questi non trasformano il cuore”. “La nostra fede - ha spiegato - è autentica quando abbraccia tutta la nostra vita, quando diventa un criterio per le nostre scelte”.

    «Cosa può un saluto?», il nuovo libro di Giovanni Cesare Pagazzi

    La recensione a cura di Cristina Uguccioni, per riscoprire, secondo la lettura e le parole del teologo offerte nel libro, segretario del Dicastero per la Cultura e l'Educazione, il saluto gesto di viva umanità e speranza.

    Rete Mondiale di Preghiera, il nuovo direttivo punta su digitale e creatività

    Presentati in Sala Stampa della Santa Sede i nuovi vertici dell'Opera Pontificia. Il direttore internazionale eletto, padre Claro: rinnovare il "cuore della missione della Chiesa". Padre Fornos: mobilitare i cattolici per affrontare le sfide dell'umanità.

    Il Papa all'Angelus: "Le Chiese non si toccano. Si lasci pregare chi vuole farlo"

    Francesco, nei saluti dopo l’Angelus, esprime i suoi timori nati dalla decisione di Kyiv di mettere al bando la Chiesa ortodossa legata al Patriarcato di Mosca. Il suo appello: “Non sia abolita direttamente o indirettamente nessuna Chiesa cristiana”.

    La Regina del Regina Caeli da Venezia: il Papa invoca pace, dialogo e riconciliazione

    Il pensiero di Francesco va alle “tante situazioni di sofferenza nel mondo”.

    La supplica del Papa a Fatima: Il mondo ottenga la pace

    Francesco lascia Lisbona e vola nella cittadina mariana, già visitata nel 2017, per pregare il Rosario nella Cappellina delle Apparizioni.

    News più lette