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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (15 dicembre 2025)
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  • Gli ultimi restauri della chiesa di Negrentino

    La parrocchia di Prugiasco proprietaria della chiesa di San Carlo avendo da sempre cura di questo importante monumento, ha avviato sin dal 2005 una fase di studi volti a mettere a punto un progetto di conservazione dell’importante manufatto, si è giunti nel 2014 alla presentazione di un progetto all’Ufficio cantonale dei beni culturali che dopo le verifiche tecniche e finanziarie è stato approvato e sussidiato sia dal Cantone che dalla Confederazione.

    L’obbiettivo primario dell’intervento di conservazione era di intervenire sul degrado causato in particolare dall’umidità di risalita e dalle intemperie. Di seguito mantenere lo stato del manufatto con il ricco apparato pittorico e le superfici materiche esterne nelle caratteristiche stabilite dai precedenti restauri.

    Parallelamente si è profuso grande impegno nella documentazione e negli studi approfondendo le conoscenze sulla millenaria genesi della chiesa. I lavori, sempre seguiti dall’Ufficio dei beni culturali, si sono svolti in due fasi tenendo conto delle difficoltà climatiche e d’accesso al cantiere.

    Dapprima seguiti dall’architetto Johannes Rigozzi ed in seguito dal collega Gabriele Geronzi, la prima fase ha interessato l’interno: il rifacimento degli intonaci di calce degradati dall’umidità in seguito i cicli pittorici con operazioni mirate di pulitura, consolidamento e integrazioni puntuali. Si sono svolti anche interventi sulle parti lignee: la carpenteria del tetto, i soffitti cassettonati i serramenti esterni e i banchi.

    All’esterno in seguito dopo il rifacimento del muro a secco contro montagna si sono restaurate le superfici murarie intonacate e a vista di nuovo pulendo, consolidando e sostituendo malte incompatibili.

    Il prezioso edificio risulta ora ad un primo sguardo poco cambiato, ma ad un’osservazione attenta si percepiscono i cambiamenti e soprattutto potrà affrontare le sfide del tempo senza perdere il suo valore storico e artistico. Le frequentissime visite possibili, anche grazie all’impegno della parrocchia che si prodiga a gestire la quasi continua apertura, attestano della bellezza e del continuo interesse di un vasto pubblico proveniente non solo dalla Svizzera.

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