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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (13 dicembre 2025)
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  • I vescovi del Myanmar: “Il Papa organizzerà un incontro internazionale per i Rohingya”

    Papa Francesco vuole organizzare una conferenza internazionale per la minoranza Rohingya, popolo senza Patria costretto spesso a subire violenze e persecuzioni. Lo afferma a Vatican News il cardinale Charles Bo, arcivescovo di Yangon e presidente della Conferenza episcopale birmana ricevuta ieri in visita ad limina dal Pontefice in Vaticano. 

     

    «Abbiamo chiesto a Papa Francesco di promuovere una conferenza per aiutare questi due milioni di profughi senza una Patria. La Birmania e il Bangladesh, da soli, non possono risolvere questa situazione», spiega il porporato.  

     

    «I Rohingya, il popolo che vive nello stato di Rakhine, sono senza una Patria. Nessuno Stato vicino, nemmeno i Paesi islamici, che parlano tanto e con tanta forza ai media, è pronto ad accettarli. Così abbiamo chiesto al Papa, attraverso la Segreteria di Stato, di organizzare una conferenza internazionale nella quale questa popolazione possa essere aiutata dalla comunità internazionale. Abbiamo detto che Myanmar e Bangladesh da soli non sono capaci di risolvere questa situazione di due milioni di persone che non sono accettate», aggiunge Bo.  

     

    Da parte sua Francesco ha assicurato ai presuli del Myanmar che approfondirà la loro proposta chiedendo alla Segreteria di Stato di organizzare questo evento entro l’anno e probabilmente a Roma. 

     

    Nel suo viaggio in Myanmar e Bangladesh di fine novembre e inizio dicembre del 2017, Papa Francesco - che già in altre occasioni aveva lanciato vigorosi appelli pubblici in difesa dei Rohingya - ha voluto incontrare un gruppo di profughi al termine di un incontro interreligioso a Dhaka. «Vi siamo vicini, la vostra situazione è molto dura. In nome di tutti quelli che vi hanno fatto del male, per l’indifferenza del mondo, chiedo perdono», disse il Pontefice, aggiungendo: «La presenza di Dio oggi anche si chiama Rohingya. Ognuno di noi dia la propria risposta». 

    VaticanInsider 

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