Per permettere di vivere al meglio il postsinodo, anche la Pastorale giovanile della Diocesi di Lugano offre, nei prossimi mesi, diversi appuntamenti: si incomincia con «Voliamo in alto», da domenica 3 marzo a venerdì 8 marzo per un’esperienza ad alta quota fisica e spirituale, ovvero una settimana di sport e approfondimento della propria fede sulle Dolomiti. A seguire, diversi incontri con mons. Lazzeri, Vescovo di Lugano: dalle formazioni il 30 marzo e l’11 maggio al Liceo diocesano Pio XII a Breganzona, al ritiro spirituale per tutti i giovani tra i 17 e i 35 anni tra il 15 e il 17 marzo a Castelveccano, in provincia di Varese. Il 13 aprile, invece, ci sarà la grande GMG diocesana nella chiesa di S. Nicolao a Lugano- Besso, mentre l’8 giugno l’annuale ritrovo sul Monte Tamaro. Per finire, durante il periodo estivo, da sabato 21 luglio a domenica 3 agosto il pellegrinaggio a Santiago de Compostela.
Sentiamo don Rolando Leo, assistente pastorale della Pastorale giovanile.
Come pastorale giovanile come avete affrontato il Sinodo sui giovani? “Il sinodo dei vescovi su Chiesa e giovani è stato da noi affrontato l’anno scorso proponendo delle serate di riflessione. Abbiamo posto ai giovani alcune domande che affrontavano il loro sentire la Chiesa nella loro vita, nel loro intimo, come occasione o meno di crescita: quantité négligeable o presenza importante? Cosa fa la Chiesa per i giovani? Cosa può far meglio? Cosa possiamo fare di più come Pastorale Giovanile Diocesana per avvicinare gli altri, i molti lontani, non raggiunti, indifferenti?”.
Cosa è emerso da questa serie di interrogativi?
“Sono sorte anzitutto delle proposte di maggiore sforzo per essere più presenti nel mondo, organizzando eventi aperti a tutti, integrando la proposta cristiana nella società, in piazza, nel mondo. C’è chi però è dell’idea che prima di tutto si debba proporre un cammino spirituale ai giovani che già ci sono, che stanno compiendo un serio discernimento, senza troppo disperdersi. Senz’altro la risposta ideale sta nel mezzo, come sempre. Frattanto noi procediamo col nostro calendario, in attesa di ascoltare i giovani, ancora una volta, e ideare nuove sfide creative. L'ultima Giornata della gioventù ha messo in movimento molte cose nel cuore dei giovani, che ci chiedono quindi degli appuntamenti per poter approfondire i loro desideri, i loro sentimenti”.
