Consenso Cookie

Questo sito utilizza servizi di terze parti che richiedono il tuo consenso. Scopri di più

Vai al contenuto
Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (9 dicembre 2025)
Advertisement
  • Il Papa durante il video messaggio ai rappresentanti delle Chiese del Sud del mondo riunite a Belem in Amazzonia

    Il Papa: "Non è l'accordo di Parigi del 2015 sul clima che sta fallendo, ma è la nostra risposta a fallire"

    Non è l’Accordo di Parigi del 2015 “che sta fallendo, ma siamo noi che stiamo fallendo nella nostra risposta”, perché “manca la volontà politica di alcuni”. “Azioni e politiche climatiche più forti sono entrambe un investimento in un mondo più giusto e stabile”.

    Denuncia e proposta contenute nel videomessaggio, in inglese, che Papa Leone XIV ha inviato nella notte di oggi, 17 novembre - pomeriggio in Brasile - alle Chiese particolari del Sud del Mondo, riunite nel Museo Amazzonico di Belém. Chiese che sabato 15 hanno partecipato con molti rappresentanti alla “Marcia dei popoli”, mentre nella città brasiliana nel cuore dell’Amazzonia è in corso il vertice Onu sul clima Cop30.

    Amazzonia simbolo della creazione che ha bisogno di cure

    Nel suo saluto in video, il Papa si unisce “alla voce profetica dei miei fratelli cardinali che hanno partecipato alla Cop30”, che, in rappresentanza degli Episcopati di America Latina, Asia e Africa hanno presentato un documento per la giustizia climatica e la casa comune, dicendo al mondo “che la regione amazzonica continua a essere un simbolo vivente della creazione con un bisogno urgente di cure”.

    Per tanti il cambiamento climatico non è minaccia lontana

    Leone XIV ringrazia quindi le Chiese del Sud del Mondo per aver costruito “una comunità globale che lavora insieme”, preferendo “la speranza e l’azione alla disperazione”. Questo, riconosce, ha prodotto progressi, ma speranza e determinazione “devono essere rinnovate”, anche attraverso azioni concrete.

    Il creato sta gridando attraverso inondazioni, siccità, tempeste e caldo implacabile. Una persona su tre vive in situazione di grande vulnerabilità a causa di questi cambiamenti climatici. Per loro, il cambiamento climatico non è una minaccia lontana, e ignorare queste persone significa negare la nostra comune umanità.

    L’Accordo di Parigi è ancora lo strumento più forte

    C’è ancora tempo “per mantenere l’aumento della temperatura globale al di sotto degli 1,5°C – assicura il Pontefice - ma la finestra si sta chiudendo”. Per questo, da “custodi del creato di Dio”, dobbiamo agire rapidamente, “con fede e profezia, per proteggere il dono che Lui ci ha affidato”.

    L’Accordo di Parigi ha portato progressi concreti e continua a essere il nostro strumento più forte per proteggere le persone e il pianeta. Ma dobbiamo essere onesti: non è l’Accordo che sta fallendo, ma siamo noi che stiamo fallendo nella nostra risposta. Quel che manca è la volontà politica di alcuni.

    Azioni climatiche forti per un mondo più giusto

    Papa Leone chiede allora ai leader del mondo di fare “la differenza”, attraverso “azioni climatiche più forti” che “creeranno sistemi economici più forti e più equi”. Azioni e politiche climatiche più forti, sottolinea, “sono entrambe un investimento in un mondo più giusto e stabile”. Con scienziati, leader e pastori di ogni nazione e credo, prosegue il Papa, “Siamo custodi del creato, non rivali per le sue spoglie”.

    Inviamo insieme un segnale globale chiaro: nazioni che sostengono con incrollabile solidarietà l’Accordo di Parigi e la cooperazione climatica.

    Che questo Museo Amazzonico, è l’auspicio finale, “sia ricordato come il luogo in cui l’umanità ha preferito la cooperazione alla divisione e alla negazione”.

    vaticanmedia/red

    News correlate

    Il Papa: "Le società facciano pressione sui governi a favore di politiche ambientali"

    In occasione del Convegno “Raising Hope” promosso dal Movimento dei Focolari nel decennale dell’enciclica Laudato si’, Prevost, sulla scorta di papa Francesco, afferma che “le soluzioni più efficaci non verranno solo da sforzi individuali, ma soprattutto dalle grandi decisioni della politica”.

    Papa Francesco potrebbe partecipare alla COP28 a Dubai

    Lo ha riferito, a margine di un evento cattolico-ebraico a Roma, nelle scorse ore, il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin.

    Anche il Vaticano diventa "plastic free", l'enciclica verde del Papa fonte di motivazione

    Lo Stato della Città del Vaticano avanza sulla strada della diminuzione del consumo di plastica e si prepara, entro fine anno, a diventare completamente 'plastic free'. Ha infatti disposto lo stop alla vendita della plastica monouso.

    Il pianeta ci è stato donato, dobbiamo custodirlo

    Il Papa riceve l’«Istituto italiano per la donazione»: il dono non è semplicemente un regalo, tanti regali possono essere «interessati», non gratuiti.

    Francesco: “Contro la desertificazione adottare un approccio integrale”

    Messaggio-appello alla XIII Conferenza degli Stati Parte alla Convenzione che la contrasta: «È quasi una malattia fisica. Necessarie soluzioni coscienziose».

    Ambiente, il Papa annuncia messaggio congiunto con Bartolomeo

    Lo ha rivelato Francesco durante l’udienza generale. Appello per la Giornata mondiale del creato: «I potenti ascoltino il grido dei poveri». Catechesi sulla memoria che ravvia la speranza: «Non diamo retta alle persone deluse e infelici».

    News più lette