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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (9 dicembre 2025)
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  • Foto di archivio

    Papa Francesco potrebbe partecipare alla COP28 a Dubai

    Secondo alcune fonti del Vaticano, Papa Francesco potrebbe partecipare alla conferenza sul clima COP28 che inizierà il mese prossimo a Dubai. Sarebbe la prima volta che un Papa partecipa ad una conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. A margine di un evento cattolico-ebraico a Roma, il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, ha infatti detto che “Francesco vuole andare a Dubai“, aggiungendo però anche che non è ancora stata presa alcuna decisione definitiva. Intanto, sin dalla settimana scorsa, il Papa ha incontrato il Presidente della COP28, Sultan al-Jaber.

    La COP28 nella "Laudate Deum"

    Due capitoli dell’Esortazione “Laudate Deum” sono dedicati ai vertici Onu sul clima, le cosiddette Cop, ovvero Conferenze dei firmatari della Convezione quadro sui cambiamenti climatici approvata nello storico summit di Rio del 1992. Da allora, ogni anno, gli i 197 Paesi parte del trattato più l'Ue si incontrano per fare il punto sulla situazione e cercare di portare avanti politiche comuni per arginare il riscaldamento globale sempre più accelerato.

    In particolare, dopo aver sintetizzato luci e ombre degli ultimi ventun anni di diplomazia climatica, papa Francesco conclude il capitolo 4 con questa drammatica presa di coscienza: «Gli accordi hanno avuto un basso livello di attuazione perché non si sono stabiliti adeguati meccanismi di controllo, di verifica periodica e di sanzione delle inadempienze. I principi enunciati continuano a richiedere vie efficaci e agili di realizzazione pratica. Inoltre, i negoziati internazionali non possono avanzare in maniera significativa a causa delle posizioni dei Paesi che privilegiano i propri interessi nazionali rispetto al bene comune globale. Quanti subiranno le conseguenze che noi tentiamo di dissimulare, ricorderanno questa mancanza di coscienza e di responsabilità».

    A questo punto si apre la parte successiva, che ha per titolo un interrogativo cruciale: «Che cosa ci si aspetta dalla Cop28 di Dubai?».

    Il vertice di Dubai, per il Papa, «può essere un punto di svolta, comprovando che tutto quanto si è fatto dal 1992 era serio e opportuno, altrimenti sarà una grande delusione e metterà a rischio quanto di buono si è potuto fin qui raggiungere».

    La Cop28 non sarà un’altra occasione perduta e ripristinerà la credibilità della politica internazionale solo se garantirà «delle forme vincolanti di transizione energetica che abbiano tre caratteristiche: che siano efficienti, che siano vincolanti e facilmente monitorabili». Questo attende papa Francesco dal summit di Dubai.

    (Avvenire, Agenzie, red)

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