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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (11 dicembre 2025)
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  • Indulgenze per i defunti: proroga per tutto novembre

    È di ieri il nuovo decreto della Penitenzieria apostolica vaticana, che informa che, a causa dello stato di perdurante pandemia, e come già fatto lo scorso anno, le indulgenze plenarie per i fedeli defunti vengono prorogate per tutto il mese di novembre 2021. Il documento è firmato dal penitenziere maggiore, il cardinale Mauro Piacenza, e dal reggente, monsignor Krzysztof Nykielm.

    Il decreto rimanda in concreto a quanto statuito lo scorso anno per il medesimo periodo. Ovvero: «L’indulgenza plenaria per quanti visitino un cimitero e preghino per i defunti anche soltanto mentalmente, stabilita di norma solo nei singoli giorni dal 1° all’8 novembre, può essere trasferita ad altri giorni dello stesso mese fino al suo termine. Tali giorni, liberamente scelti dai singoli fedeli, potranno anche essere tra loro disgiunti».

    Inoltre, si ricorda che «l’indulgenza plenaria, stabilita in occasione della Commemorazione di tutti i fedeli defunti, per quanti piamente visitino una chiesa o un oratorio e lì recitino il “Padre Nostro” e il “Credo”, può essere trasferita non solo alla domenica precedente o seguente o al giorno della solennità di Tutti i Santi, ma anche ad un altro giorno del mese di novembre, a libera scelta dei singoli fedeli».

    Infine, «gli anziani, i malati e tutti coloro che per gravi motivi non possono uscire di casa, ad esempio a causa di restrizioni imposte dall’autorità competente per il tempo di pandemia, onde evitare che numerosi fedeli si affollino nei luoghi sacri, potranno conseguire l’Indulgenza plenaria purché, unendosi spiritualmente a tutti gli altri fedeli e con l’intenzione di ottemperare appena possibile alle tre consuete condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre), davanti a un’immagine di Gesù o della Beata Vergine Maria, recitino una preghiera per i defunti è [...] o si intrattengano nella lettura meditata di uno dei brani evangelici proposti dalla liturgia dei defunti, o compiano un’opera di misericordia offrendo a Dio i dolori e i disagi della propria vita».

    L'auspicio finale del nuovo decreto è che «dalla rinnovata generosità della Chiesa i fedeli attingano vigore spirituale per indirizzare la propria vita secondo la legge evangelica, in filiale comunione e devozione verso il Sommo Pontefice, visibile fondamento e pastore della Chiesa cattolica».

    (Avvenire/red)

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