Consenso Cookie

Questo sito utilizza servizi di terze parti che richiedono il tuo consenso. Scopri di più

Vai al contenuto
Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (11 dicembre 2025)
Advertisement
  • La Cattedrale di Lugano

    La vicinanza del vescovo alle persone vittime del prete abusatore e ai loro familiari

    Successivamente alla sentenza emanata dalle assise del Tribunale penale cantonale alle ore 18 del 14 agosto 2025 nei confronti di un presbitero ticinese arrestato nell’agosto 2024, reo di abusi e condannato a 18 mesi, la Curia vescovile ha pubblicato un comunicato con il quale “prende atto della sentenza”.

    Nel testo, l’Amministratore apostolico Alain de Raemy “esprime la vicinanza sua personale e della Diocesi alle persone coinvolte negli episodi, condividendo con loro, con i loro familiari e con tutti coloro che sono toccati da questa vicenda dolorosa, la sofferenza vissuta e assicura la costante disponibilità di ascolto e di supporto”.

    La Curia informa inoltre che in merito alla situazione attuale del Presbitero, “proseguono l’indagine canonica nei suoi confronti e le opportune valutazioni circa la sua prossima residenza”.

    red

    News correlate

    COMMENTO

    Lugano: una veglia in ascolto del dolore eloquente delle vittime di abusi

    Martedì 18 novembre al Sacro Cuore un centinaio di persone con il vescovo Alain hanno pregato per le vittime di questa piaga e si sono messe in ascolto della testimonianza di Daniel Pittet, il diacono permanente friburghese che da ragazzo subì violenza da un religioso.

    Veglia di preghiera per le vittime di abusi il 18 novembre a Lugano

    Nella basilica del Sacro Cuore è previsto un momento per accompagnare, con la preghiera, il cammino molto tortuoso di chi ha vissuto traumi indescrivibili. Iniziativa della Diocesi di Lugano, della parrocchia del Sacro Cuore e del gruppo GAVA.

    Il vescovo Alain rilegge con catt.ch la vicenda del prete ticinese reo di abusi

    Mons. de Raemy si dice molto addolorato per tutte le persone coinvolte. Ritorna sul suo incontro con la vittima che ha sporto la prima denuncia e parla della sofferenza di chi subisce questi reati. Al prete è interdetto fino al pronunciamento della sentenza canonica di Roma l'esercizio del ministero.

    Il gruppo GAVA interviene sulla sentenza nei confronti del prete ticinese abusatore

    GAVA giunge il giorno successivo al processo che ha condannato a 18 mesi il presbitero reo di diverse forme di abuso, anche su minori, con un comunicato dove si lamenta che la sentenza dia l'impressione che la gravità degli atti compiuti dipenda solo da criteri qualitativi e quantitativi e non dalla ferita prodotta alle vittime.

    COMMENTO

    Il coraggio e la carità di chi ha denunciato il prete abusatore: valori su cui costruire

    In sede processuale e nelle parole dello stesso presbitero colpevole di abusi è stato sottolineato il coraggio della prima vittima che ha portato alla scoperta degli altri casi, aprendo la strada alla denuncia da parte di altre giovani vittime.

    Condanna a 18 mesi per il prete ticinese accusato di abusi

    18 mesi sospesi, riconosciuti quattro episodi di atti sessuali con fanciulli, tre episodi di coazione sessuale e un episodio di atti sessuali con persone inette a resistere. Prosciolto dal reato di pornografia, l'uomo potrà rientrare a casa già da questa sera, 14 agosto. Divieto ad esercitare attività con minori

    News più lette