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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (15 dicembre 2025)
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  • L'Associazione whatSport: l'attività sportiva come strumento di integrazione sociale

    I milioni di ucraini in fuga dalla guerra nel loro Paese dalla fine di febbraio 2022 si aggiungono al massiccio afflusso di migranti provenienti da svariati Paesi del Sud del mondo. A causa della sua natura unilaterale, del suo carattere coercitivo e della velocità con cui viene attuata, la migrazione può lasciare segni permanenti nella vita di una persona soprattutto se minorenne. Lo sport costituisce un'opportunità efficace per offrire a queste persone esiliate uno strumento per costruire il loro benessere a livello fisico, psicologico e sociale. L'Associazione whatSport si sta mobilitando in Svizzera romanda per facilitare il loro accesso alle attività sportive.

    L'associazione, nata a Losanna nello spirito dei Giochi olimpici della gioventù del 2020, è figlia della tragedia umana della migrazione. Tutto ha inizio grazie alla sensibilità di Mattia Piffaretti e a sua moglie Elisabeth Alli, di origine nigeriana, nata in Svizzera da genitori in fuga dalla guerra civile del Biafra. Al momento del loro incontro, Elisabeth aveva 20 anni e mostrava una sorprendente integrazione grazie in particolare allo sport, nel suo caso l’atletica leggera, vissuto come una vera scuola di vita. Già laureato in lettere, Mattia ha proseguito gli studi universitari in psicologia, specializzandosi in psicologia dello sport attraverso una formazione negli Stati Uniti e un dottorato. Dopo oltre 20 anni di esperienza come ricercatore, clinico e insegnante, ha ora messo in pratica il suo progetto a lungo meditato di sostenere le popolazioni migranti attraverso lo sport.

    Nel 2019 è nata l'Associazione whatSport, il cui nome pone la domanda "Che sport vuoi fare?" ai giovani migranti. Il progetto di punta dell'Associazione si chiama “République des sports” (Repubblica degli sports). La sua immagine è quella di un territorio accogliente e inclusivo, e si rivolge ai giovani sradicati dai loro luoghi d'origine. Durante l'anno, il progetto offre corsi d’iniziazione sportiva, campi multisport (in Svizzera e si spera un giorno di andare anche a Tenero), la possibilità di fare volontariato in occasione di grandi eventi cantonali e di partecipare come spettatori ai principali eventi sportivi della regione. A dipendenza della stagione si predilige lo sport più opportuno offrendo gli abbonamenti e l’attrezzatura necessaria. Ma vengono proposti anche corsi di rilassamento, molto utili per mitigare i soventi disturbi del sonno dovuti agli incubi per le esperienze disumane vissute. Queste attività permettono ai giovani con un background migratorio di sperimentare lo sport in modi diversi e di entrare gradualmente a far parte della vita pulsante della società ospitante.

    WhatSport spera che sempre più giovani si uniscano all'Associazione e completino così il loro processo di integrazione. In un momento in cui la Svizzera accoglie un grande numero di rifugiati dall'Ucraina, whatSport offre ai giovani ucraini una rapida integrazione nei club sportivi per ridurre al minimo gli effetti negativi dell'interruzione delle loro attività sociali e sportive a causa della guerra.

    fonte: republiquedessports.org / red

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