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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (13 dicembre 2025)
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  • “Legge sul clima”: votare SI il prossimo 18 giugno. La posizione di Caritas Ticino

    Pubblichiamo il comunicato stampa di Caritas Ticino in merito al referendum sulla Legge sul clima in programma il prossimo 18 giugno.

    La legge sulla quale siamo chiama ad esprimerci, a livello federale, il prossimo 18 giugno ci chiede di provvedere affinché entro il 2050 l’impatto delle emissioni di gas serra causate dall’uomo in Svizzera sia pari a zero con: riduzione delle emissioni di gas serra e impiego di tecnologie a emissioni negative; adattamento agli effetti dei cambiamenti climatici e protezione contro tali effetti; orientamento dei flussi finanziari verso uno sviluppo a basse emissioni di gas serra e resiliente ai cambiamenti climatici.
    Questo attraverso obiettivi intermedi così previssti dalla Confederazione: in media, nel periodo 2031–2040, almeno del 64 per cento; entro il 2040, almeno del 75 per cento; in media, nel periodo 2041–2050, almeno dell’89 per cento.

    Queste scelte riguardano tutti noi: il nostro pianeta, ma anche nazioni come la nostra che vivono un generale benessere. I cambiamenti climatici stanno assumendo conseguenze importanti sui territori e sulla comunità mondiale con manifestazioni sempre più radicali, come lo scioglimento dei ghiacciai.
    Gli elementi che caratterizzano questa votazione hanno quindi due focus portanti: l’impatto sui cambiamenti climatici dell’attività antropica e una visione planetaria delle conseguenze socio-economiche e ambientali che il problema porta con sé. Il punto di questa votazione non è dunque unicamente l’influsso degli effetti negativi che l’ambiente sta subendo direttamente qui da noi, con responsabilità collettive ed individuali, ma anche quanto succede nel mondo. Il nostro benessere infatti si fonda anche su prodotti e attività realizzate all’estero che impattano fortemente sull’ambiente e sul clima là dove sono generati.

    Da questa dinamica il nostro sistema economico trae benefici e profitti lasciando spesso le conseguenze maggiori e le ricadute ambientali e climatiche lontano dai nostri occhi.
    Emerge forte anche un tema intergenerazionale che pone molti interrogativi per la sostenibilità ambientale futura. Ci ritroviamo così ad avere cambiamenti climatici ingiusti legati ad un modello di produzione e consumo energivoro e impattante incarnato in modo paradigmatico dal ricco Occidente.
    Pertanto continuare a pensare che anche a livello climatico la nostra nazione sia estranea a quanto avviene a livello globale, oltre che sbagliato è ingiusto verso le popolazioni più deboli.
    In tal senso la Lettera enciclica di papa Francesco Laudato si’, sulla cura della casa comune e l’ecologia integrale ci sollecita e non possiamo continuare a pensare -senza catastrofismi ma con sano realismo che le conseguenze del peggioramento climatico riguardino unicamente altre persone o solo qualche paese subsahariano: "Quando parliamo di “ambiente” facciamo riferimento anche a una particolare relazione: quella tra la natura e la società che la abita. Questo ci impedisce di considerare la natura come qualcosa di separato da noi o come una mera cornice della nostra vita. Siamo inclusi in essa, siamo parte di essa e ne siamo compenetrati (139)".

    È in questi termini che Caritas Ticino invita a votare SI il prossimo 18 giugno alla Legge sul clima.

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