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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (17 dicembre 2025)
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  • Mons. Lazzeri: da Maria al servizio dei più deboli

    C’è una presenza, a Lourdes, silenziosa e accogliente: è quella della Vergine Maria, che permette a ciascuno di noi di entrare in contatto profondo e personale con la forza del Vangelo, Gesù Cristo, con quella sua misericordia capace di riconciliare il nostro animo. Una consolazione che rafforza e ravvia in noi l’esigenza autentica di perseverare nel nostro quotidiano nonostante la fatica, di sorridere all’altro anche in mezzo alla molta tribolazione che vediamo attorno a noi. È sicuramente una grazia speciale questa, che ognuno di noi può vivere singolarmente, ma che ci viene donata ogni anno in occasione del pellegrinaggio diocesano, segno vivo di una Chiesa in cammino che cerca il senso da dare alle cose che capitano in noi e fuori di noi. Come Maria dopo l’annuncio dell’angelo che «si domandava che senso avesse un saluto come questo » (Lc 1,29) e dopo la nascita di Gesù custodendo «tutte queste cose, meditandole nel suo cuore» (Lc 2,19). Ci accompagneranno quest’anno, nel nostro pellegrinaggio, le parole che la Madre del Salvatore rivolse alla piccola Bernadette «Io sono l’Immacolata concezione». Una frase che nella sua semplicità apparente racchiude tutta l’essenza di quel Grembo materno dove ciascuno di noi può deporre ogni pesantezza, ogni tristezza, ogni dolore e ferita ed essere rigenerato dall’alto alla vita vera! Perché Lourdes è anche questo, il miracolo sempre attuale di un’umanità umile e povera, che cerca il Signore, confida nella sua infinita bontà, si mette al servizio dei più deboli, con la convinzione di essere guidati nel nostro pellegrinaggio terreno dalla mano salda del Padre che è nei cieli, che aspetta solo un nostro accenno di libero consenso per dare compimento alla sua opera in noi. Maria, nostra Madre, «termine fisso d’etterno consiglio» (Divina Commedia, Paradiso 33,3), ci guidi nel cammino di preparazione al pellegrinaggio, per poter accogliere con tutto il cuore il dono che ci attende alla grotta di Lourdes.

    Mons. Lazzeri, Vescovo di Lugano

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